Crisi idrica. Il disagio di una famiglia a Villaggio Aldisio

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Segnalazione WhatsApp

Crisi idrica. Il disagio di una famiglia a Villaggio Aldisio

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venerdì 25 Ottobre 2024 - 14:07

Vivere da giorni senz'acqua senza interventi risolutivi da parte dell'Amam. Lo sfogo di un cittadino esasperato

MESSINA – Ancora storie di carenza idrica a Messina. Segnalazione WhatsApp al 366.8726275: “Sono un residente di Villaggio Aldisio. Spero con queste poche righe di farvi immaginare il disagio che da quattro giorni siamo costretti a vivere io, mia moglie e il nostro piccolo di soli 3 anni. Ma iniziamo dalle 17.10 di mercoledì 23 ottobre, ben oltre 24 ore dopo il momento in cui abbiamo cominciato a vivere senza un litro d’acqua. Chiamo la “grande azienda” Amam per avere delle delucidazioni ma soprattutto rassicurazioni e cercare di capire come poter fare. Al telefono mi viene chiesto se volevo un autobotte, ovviamente rispondo di sì. Prendono in consegna la mia richiesta ma dell’autobotte neanche l’ombra”.

“Impegni non mantenuti dall’Amam”

Continua il cittadino: “Richiamo dopo circa 2 ore e mezza e mi viene detto che alle 21.00 avrebbero erogato l’acqua, cosa mai avvenuta. Ieri mattina, 24 ottobre, alle 7.30, con mia moglie andiamo a vedere se magari, chissà, per grazia di Dio, abbiano erogato l’acqua. Ma niente. Allora, alle 7.35, chiamo nuovamente l’Amam e per l’ennesima volta viene registrata la mia richiesta. Alle ore 10.30, all’orizzonte, nessuna autobotte.Allora nuovamente chiamo e mi viene detto che avevano bloccato l’istanza di autobotti perché intorno alle 13.00 avrebbero erogato l’acqua. Arriviamo fino alle 15.00 di pomeriggio senza alcun esito. Mia moglie chiama e le viene risposto nuovamente che hanno bloccato le richieste di autobotti e che nel tardo pomeriggio avrebbero erogato l’acqua. Alle 21.43 dell’acqua neanche l’ombra.

E ancora: “La situazione è rimasta immutata anche nella giornata di oggi, venerdì 25 ottobre. Per l’ennesima volta ho chiamato Amam e ci ho anche litigato. Poi per vie traverse sono riuscito a fare arrivare nella mia zona un tecnico Amam che, accortosi del problema che persiste e di cui comunque non si ha una specifica spiegazione, ha fatto lui stesso richiesta di un’autobotte che ancora non è arrivata. Tutto questo già dalle 9 di questa mattina”.

“Disagio insostenibile con un bimbo di tre anni”

Continua il cittadino: “Viviamo in una situazione veramente drammatica con un bimbo di tre anni che da tre giorni, ahimè, non possiamo lavare. In qualche modo usiamo solo dei fazzoletti imbevuti per dargli un po’ di frescura e sollievo. Spero con tutto il cuore di non essere stato noioso. Quello che chiedo è di condividere questo mio sfogo, con la speranza che domani, non appena ci svegliamo, possiamo finalmente sguazzare nell’acqua”.

Infine un messaggio a Federico Basile: “Adesso mi rivolgo al signor sindaco e a tutta l’amministrazione Amam. Quando sarà finita questa crisi, non vantatevi di aver risolto tutto e di aver aiutato la cittadinanza perché, credetemi, sareste poco credibili. Quello che vi chiedo è solo di continuare a fare silenzio, quel silenzio assordante con il quale ci avete abbandonato e se avete un briciolo di coscienza prima chiedete scusa e poi dimettetevi tutti”.

La rabbia del cittadino è legittima e chi amministra deve farsene carico, ammettendo quando le cose non vanno per il verso giusto e correggendo il tiro il prima possibile. L’augurio è che il sindaco faccia tesoro di queste segnalazioni per intervenire là dove è necessario.

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