Il coordinamento provinciale del contro il sindaco: "A che sono serviti gli interventi?". Chiesto un tavolo permanente
MESSINA – “Risposte preoccupanti, individui i responsabili”. Il Pd torna ad attaccare Federico Basile e la Giunta comunale. Il tema è quello della crisi idrica e secondo il coordinamento provinciale del Partito democratico le risposte arrivate fin qui sono “risibili e preoccupanti”. E ancora: “Gli assessori ai rapporti con le partecipate, Francesco Caminiti, e alla Protezione Civile, Massimo Minutoli, se non sono in grado di reagire e mettere in campo proposte operative concrete, dovrebbero trarne le opportune conclusioni per non avere programmato, prevenuto e definito una strategia che almeno limitasse i danni”.
L’attacco al sindaco: “La realtà è molto diversa”
“Il sindaco – dichiara – pare non comprendere l’aggravamento di una situazione che non è dovuta unicamente alla cosiddetta ‘emergenza’ siccità, ma che invece rappresenta una conseguenza di quello che si è fatto, anzi di quello che non si è fatto in questi anni. A fronte in una strategia di comunicazione farlocca, che trasformava semplici interventi di manutenzione ordinaria della condotta del Fiumefreddo, in azioni straordinarie, oggi arriva in città sempre meno acqua! La realtà è molto diversa. Se le perdite rimangono oltre il 55% come al momento dell’insediamento della Giunta De Luca, ci si domanda a cosa sono serviti tali interventi se la condotta principale del Fiumefreddo rimane né più né meno quella di sei anni fa”.
E ancora: “Non solo non si è manutenuta la rete esistente ma non si sono cercate nuove fonti di approvvigionamento, preferendo impegnare le maestranze dell’Amam nella discutibile realizzazione di fontane luminose e musicali, buone per qualche spot elettorale, ma non sicuramente per ristorare le assetate famiglie messinesi. Abbiamo centinaia di segnalazioni che confermano come in molte zone della città l’acqua non arriva, o comunque l’erogazione si limita a qualche ora e con una pressione non sufficiente a consentire il riempimento dei serbatoi collocati ai piani superiori. In questa situazione drammatica l’amministrazione Comunale ostenta invece totale controllo. In città mancano anche le autobotti necessarie e quelle poche non riescono ad approvvigionare i tanti palazzi dotati di serbatoi privati”.
“La città è a secco”
Per il Pd il sindaco è più preoccupato a compiacersi “per aver ricevuto i complimenti dal presidente Schifani, che pare abbia dichiarato, in merito all’emergenza idrica, che a Messina si sta facendo un ottimo lavoro”. Complimenti che arrivano, per i dem, da “chi non si è reso conto che si stava prosciugando un lago come quello di Pergusa e che 1/3 della Sicilia si stava desertificando, c’è da crederci… Lo stesso Schifani che non avrebbe finanziato i progetti del Comune che ‘troveremo il modo di finanziare’, dice Basile. Troveremo, faremo, ma quando? La città è a secco!”.
E infine: “L’amministrazione Basile-De Luca la smetta con questa insopportabile propaganda e prenda atto di disservizi e del peggioramento complessivo della situazione. Ammetta di avere sottovalutato la situazione, nei tempi e nei modi, offra alla città dati reali sia sull’attivazione che sulla portata reali dei pozzi, nonché sui tempi dell’erogazione. La misura è colma, la città non ha più fiducia in un’amministrazione che ha trascurato una questione così importante. Basile individui i responsabili e provi a costruire soluzioni a breve termine, coinvolgendo le altre istituzioni operanti sul territorio”.
Le richieste
La richiesta è di istituire “un tavolo permanente a cui partecipino i rappresentanti del genio civile, della prefettura, del comune e di Amam e di tutti quegli enti coinvolti nella gestione idrica per monitorare quotidianamente l’approvvigionamento idrico, le misure messe in atto per fronteggiare la crisi.
Si definisca una ‘road map’ a breve termine concreta e sostenibile. Si parta dall’immediata interruzione dell’irrigazione delle aree a verde cittadine che utilizzano l’acqua potabile dell’acquedotto, si obblighino tutti i proprietari di fonti e pozzi privati cittadini, a contribuire in maniera solidale alla crisi idrica cittadina e si ottimizzi la gestione dei pozzi Amam. Il Partito Democratico con responsabilità non si sottrae, specie in una situazione di questo tipo, a dare il proprio contributo di proposte, ma chiediamo all’amministrazione comunale uno scatto di serietà e trasparenza, altrimenti meglio sperare in ulteriore commissariamento come quello già avvenuto sul bilancio dell’ente”.
Al Pd ha replicato il coordinamento provinciale di Sud chiama Nord.
Il PCI giustamente cavalca la tigre. Al governo della città avrebbero portato lacqua con la pipì dei loro pochi sostenitori.
La siccita’ e’ un fenomeno naturale, dare la colpa a Sindaco e giunta e veramente bassa politica
Certo se ci fosse stato il PD a governare la citta’ la pioggia cadeva a Luglio e nevicava ad Agosto in maniera tale che l’acqua fosse stata abbondante nei nostri rubinetti e le falde acquifere si riempuvano
Il cittadino non vi vota per questa politica squallida che mettete in campo, quando lo capirete e’ troppo tardi.
Non pagare più la bolletta dell’acqua per i prossimi 2 anni cosi vediamo se qualcuno si sveglia…….
Ma il PD che parla di dimissioni di Basile che avrebbe fatto? Più di rafforzare condotte costruire nuove cisterne cercare nuove fonti d’acqua che avrebbe Fatto di più? Parlano a sproposito in una situazione del genere il PD deve fare sapere al nostro governo che la Sicilia necessita l’infrastrutture essenziali come acquedotti e dissalatori oltre al rafforzare il trasporto ferroviario e quello marittimo
Pronto chi parla? Il PD chi, quello che fa le prove di inciucio con lo Zelenskj del Nisi? Andate voi e sudchiamasoldi a combattere contro i Russi