San Filippo del Mela, le opposizioni contro il commissario "negligente"

San Filippo del Mela, le opposizioni contro il commissario “negligente”

Giovanni Passalacqua

San Filippo del Mela, le opposizioni contro il commissario “negligente”

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giovedì 09 Novembre 2017 - 12:01

Il commissario straordinario Biancuzzo è stato accusato di favorire l'iter di approvazione del progetto con la sua condotta amministrativa. La replica: "So cosa fare, andrò avanti per la mia strada"

È scontro aperto tra il commissario straordinario del Comune di San Filippo del Mela, Alfredo Biancuzzo, e la maggioranza del Consiglio comunale. Secondo quest'ultima, Biancuzzo starebbe favorendo l'iter di approvazione dell'inceneritore del Mela con le sue negligenze; ma il commissario non ci sta.

Oggetto dello scontro è stata la redazione di un nuovo parere tecnico contro l'inceneritore. Il parere è stato redatto dagli esperti Cottone e Andaloro, e ribadisce in maniera esaustiva tutte le principali critiche al progetto. Tuttavia, è di un mese fa l'esito favorevole della commissione VIA all'inceneritore; la fase di discussione tecnica si è di fatto conclusa, e adesso tocca alla valutazione generale.

Proprio questo ritardo viene duramente contestato dalle opposizioni consiliari, che ritengono il documento inutile. "Il tavolo tecnico per redigere il parere si riunisce da agosto" – ha spiegato il consigliere Gabriele Saporita – "e già allora avevamo mandato una nota chiedendo alcuni chiarimenti per partecipare al percorso. I chiarimenti non sono mai arrivati, e nel frattempo è stata esitata la VIA. Ci chiediamo quindi a cosa serva, oggi, questo parere, e perchè non siamo stati coinvolti a tempo debito, se si voleva il nostro sostegno".

Saporita va oltre, ricostruendo quelli che, a suo parere, sono i sottintesi: "Il commissario straordinario è stato nominato dal governo Crocetta, sempre molto ambiguo sull'inceneritore del Mela; tutti i suoi gesti, dal parere favorevole espresso al progetto nella sua prima riunione a Roma all'invio del parere fuori tempo massimo, tradiscono la volontà occulta di favorire l'iter autorizzativo. Prendiamo atto del fallimento dell'azione amministrativa di Biancuzzo, e ci comporteremo di conseguenza".

Dal canto suo, Biancuzzo sembra avere le idee chiare su cosa fare. "Appena arrivato non avevo coscienza del problema, e ho commesso degli errori" – ha dichiarato – "tuttavia, ho approfondito la questione, consultandomi anche con diversi legali per capire quale strada percorrere. Sono convinto che il parere non sia inutile, perchè la procedura autorizzativa presenta diverse anomalie, e ha subìto una strana accelerazione; credo sia ancora possibile far valere ragioni tecniche, e comunque tanto vale provarci".

Il commissario ha anche risposto alle opposizioni sul mancato coinvolgimento: "C'è stato da parte mia un tentativo di incontrarvi, ma senza successo. Capisco che c'è un pregiudizio nei miei confronti, ma non mi aspettavo questo muro di gomma. Dai consiglieri non è arrivata alcuna critica, alcuna risposta; solo silenzio. Pazienza, andrò per la mia strada".

Insomma, da un lato c'è chi ritiene che Biancuzzo sia stato un commissario inadeguato, se non in malafede; dall'altro il commissario e chi crede nel percorso da lui intrapreso per contrastare l'inceneritore. Il parere, portato in aula da Biancuzzo nella speranza di una condivisione, si è rivelato un boomerang; e la seduta si è conclusa con l'abbandono dell'aula da parte delle opposizioni, che hanno fatto mancare il numero legale. "Biancuzzo poteva e doveva inviare il parere nei termini previsti, invece di coinvolgerci in questi giochetti; noi non ci stiamo" – ha concluso il consigliere Saverio Italiano. Al commissario spetterà ora il compito di smentire i suoi critici.

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