Con Sciotto un confronto a 360°. Sullo stadio Scoglio: "L'affidamento pluriennale non può essere la panacea"
MESSINA – Dopo Federico Basile e Franco De Domenico anche Maurizio Croce ha risposto all’appello del presidente dell’Acr Messina, Pietro Sciotto, sui programmi per il calcio messinese. Lo ha fatto incontrando personalmente Sciotto, insieme ad Antonio Barbera, assessore designato allo Sport.
Croce: “Tanti problemi, la città non ha risposto”
«Ho voluto fortemente questo appuntamento – sottolinea Croce – ma è bene ribadire che nella nostra campagna elettorale non ci sarà spazio per soluzioni e risposte buone per tutte le stagioni. La fase di ascolto è fondamentale, per questo motivo ho chiesto al presidente Sciotto una prima interlocuzione finalizzata, innanzitutto, a comprendere pienamente il quadro reale in cui si muove il club, considerando il contesto di importanti esborsi economici connaturati alla partecipazione ad un campionato di Serie C. Ho colto, in questo passaggio, le difficoltà patite nel quinquennio di gestione della famiglia Sciotto per tutta una serie di problemi sui quali ci siamo confrontati. Il tessuto imprenditoriale cittadino – prosegue il candidato del centrodestra – ha risposto in modo insufficiente alle continue sollecitazioni del club”.
Impianti, il “nodo” dello stadio Scoglio
«Abbiamo toccato anche il nodo spinoso dell’impiantistica – ha aggiunto Croce – il primo ostacolo è rappresentato dalle condizioni dello stadio Franco Scoglio, ma anche su questo fronte non sono incline ad avventurarmi in slogan campati in aria. Un bando di affidamento pluriennale – precisa Croce – non può essere la panacea: occorre, prima, una perizia dettagliata dell’impianto e un impegno reale dell’amministrazione per renderlo attrattivo. Modalità che dovrà diventare la nostra linea guida per il rinnovamento di tutti gli impianti esistenti sul suolo cittadino. In tal senso, peraltro, stiamo già valutando le aree in cui vogliamo fortemente far sorgere nuove strutture».
Sciotto: “Incontro proficuo”
Soddisfatto del colloquio anche il presidente dell’Acr Messina, Pietro Sciotto: «Con Maurizio Croce abbiamo dato vita ad un incontro assolutamente proficuo. A questo punto, a prescindere da chi trionferà in questa sfida elettorale, da presidente del club posso solo augurarmi che la prossima amministrazione comunale sia in grado, da subito, di manifestare un interesse concreto per le sorti della prima squadra di calcio della città di Messina, rispettandone il blasone e soprattutto quel potenziale, da decenni rimasto inespresso, che in futuro potrà regalare grandi soddisfazioni a chi ama i colori giallorossi».
Barbera: “Acr traino per tutto il movimento”
Presente all’incontro anche Antonio Barbera, assessore designato allo Sport: «La prima squadra della città deve diventare il traino per tutto il movimento del territorio. Occorre instaurare un percorso sinergico con tutte le realtà locali e con le scuole. Due generazioni di tifosi del Messina sono state perse: il lavoro per ritrovarle sarà duro, ma l’obiettivo è alla portata». Il discorso, poi, ha toccato il rapporto della città di Messina con l’attività sportiva: «Da uomo di sport so bene quanto questo rappresenti un valore sociale da non disperdere. Dobbiamo ricostruire la mentalità sportiva della città, avvilita anche da due anni di pandemia che hanno isolato e allontanato i ragazzi dall’attività quotidiana».
Non ci vuole la laurea per capire cosa vuole la dirigenza, così come tutte quelle precedenti. Vogliono la gestione dello stadio in modo da poter incassare i proventi derivanti dai vari concerti mentre le spese di gestione e manutenzione sarebbero a carico del comune.