Croce non si dimette: "Per l'Anac nessuna incompatibilità"

Croce non si dimette: “Per l’Anac nessuna incompatibilità”

Giuseppe Fontana

Croce non si dimette: “Per l’Anac nessuna incompatibilità”

venerdì 21 Luglio 2023 - 12:25

"Posso fare il consigliere comunale - spiega - perché il mio è ruolo è statale, non regionale"

MESSINA – Il tanto atteso parere dell’Anac, Autorità nazionale anticorruzione, sull’incompatibilità è arrivato. Maurizio Croce resta consigliere comunale e soggetto attuatore per il dissesto idrogeologico. “È un parere molto dettagliato e che esamina la questione in maniera molto tecnica”, spiega lo stesso Croce, con le 8 pagine davanti a sé, a chiudere un capitolo durato settimane e non privo di attacchi subiti e polemiche.

Lo scontro con Pergolizzi

Croce parte proprio dalla cronistoria di quanto accaduto: “L’attuale presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi sollevò una presunta incompatibilità tra il mio ruolo di soggetto attuatore per il dissesto idrogeologico e quello di consigliere. Io ho risposto che sarei stato disposto a firmare quella sera stessa la richiesta di parere di incompatibilità. Io ho una responsabilità non indifferente ma non mi è stata data la possibilità nemmeno di leggere quella richiesta di parere. Conosco la risposta della segretaria generale e ci sono contenuti vaghi, perché giustamente non è il soggetto che deve rispondere. A Pergolizzi è stato quindi ricordato che solo l’Anac si sarebbe potuta esprimere. La vicenda è stata ripresa in maniera veemente dal consigliere Pippo Trischitta, che ha sciorinato una serie di atti che ho fatto da soggetto attuatore. E ho risposto in quella sede di aver presentato io stesso parere all’Anac, sottolineando il mio interesse nel fare chiarezza”.

Croce attacca Pergolizzi e Trischitta: “Porre un problema dopo un anno è solo una questione politica, infatti è stato sollevato durante la querelle sul presidente del Consiglio e ricordo che in tal senso il 27 luglio si pronuncerà il Tar”. Un altro parere che potrebbe scuotere il civico consesso, in un senso o nell’altro.

Il parere Anac

“Ieri – prosegue – è arrivato il parere dell’Anac. Io spero che nessuno ce l’abbia visto che contiene dati personali. Da diretto interessato l’ho letto e so che il presidente della Regione risponderà a questa richiesta trasmettendo un estratto del parere, ma sarà anche pubblicato sul portale oscurando i dati sensibili. Sarà un omissis virtuale perché sapete che il soggetto sono io”. E continua: “Il parere dice ciò che io dico dall’inizio. La questione era sulla natura giuridica del commissario, regionale o statale. L’incompatibilità di un consigliere comunale per Comuni sopra i 15 mila abitanti non c’è a livello statale. Per me era chiaro che la struttura del commissario fosse una longa manus del governo nazionale, e non regionale. L’ufficio del commissario, e lo dice in maniera chiara l’Anac, è nazionale, non può essere ricondotto alla Regione. Quindi l’incompatibilità viene meno. E nel documento si cita una sentenza della Corte costituzionale in cui si spiega che poco importa se ci sono attività all’interno del Comune in cui si fa il consigliere. Mi sembrava corretto dirvi anche che il mio spirito non cambia, perché non ho mai avuto dubbi sulla questione”.

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