Tariffe troppo basse contro rischi troppo alti del mestiere: chi opererà a bordo dell'elisoccorso?
Dall’1 novembre, il personale sanitario che lavora attualmente per il servizio “118- percepirà uno stipendio ridotto del 20%. Si attende solo l’ufficializzazione del decreto assessoriale, in arrivo il prossimo 15 ottobre.
E’ il risultato del Piano di Rientro della Finanziaria 2007-2008 che penalizza tutta la sanità siciliana, toccando anche i servizi d’emergenza. L’abbattimento dello stipendio, anzi, è inferiore rispetto alla proposta iniziale, pari al 50%. Bisogna precisare che i dipendenti vengono retribuiti ad ora svolgendo un’attività straordinaria, al di fuori di quella principale. All’Ospedale Papardo, sono 20 i medici-anestesisti e 100 gli infermieri reclutati per operare a bordo di un’ambulanza. Gli stessi avranno più di un dubbio ad esercitare la loro professione con tanti rischi, specialmente a bordo dell’elisoccorso. Intanto, le ore di lavoro complessive degli specialisti rianimatori non devono essere più di 48. Lo stabilisce una circolare del Direttore Generale dell’Azienda, Gaetano Sirna.
Un medico-anestesista percepiva 44 euro all’ora. Adesso, ne prenderà 37 euro all’ora. L’infermiere che, invece, ne guadagnava 22 all’ora, adesso, guadagnerà poco più di 15 euro. “La retribuzione, forse, non tutelerebbe l’incolumità del personale clinico-, dicono i sanitari. E’ comprensibile il malcontento dell’organico di pronto soccorso, ma la crisi economica deve essere risanata ridimensionando gli sprechi. “Certi risparmi, come questo rivolto alla categoria del “118-, hanno consentito di recuperare ulteriori tagli-, chiarisce il Direttore del servizio, Dino Alagna.
Scatta lo stato di agitazione della categoria colpita. Diverse sigle sindacali si stanno schierando dalla parte dei lavoratori e stanno organizzando le proteste.
“Se chi opera a bordo dei mezzi del “118- si dovesse rifiutare di lavorare con queste tariffe, è prevista la precettazione temporanea-, annuncia Alagna. “Il provvedimento provvisorio potrebbe durare al massimo un mese. E’ una disposizione data dall’Assessore Regionale alla Sanità, Roberto Lagalla-. “Comunque, se qualcuno degli attuali addetti non fosse più disponibile, ci rivolgeremmo alle guardie mediche-, dichiara il Direttore Generale, Gaetano Sirna. “Sarebbero validi sostituti che, tra l’altro, stanno perdendo il proprio posto di lavoro-. “Dobbiamo garantire gli interventi alle chiamate dell’utenza-, ribadisce Alagna. “Altrimenti, ci sarebbe un’interruzione del pubblico servizio. In alternativa ai rianimatori-, conclude il direttore del “118-, “ci sono anche cardiologi e medici del pronto soccorso-.
Entro l’1 marzo 2008, dovrà essere ritoccato anche il numero delle ambulanze. In tutta la Sicilia, ne verranno eliminate trenta. Nella Provincia di Messina, non dovrebbero esserne soppresse più di tre.