La mancata presentazione della lista Di Pietro alle regionali del 2001: non fu colpa del coordinatore cittadino di Fi
Il professor Giuseppe Rao, 67 anni, coordinatore cittadino di Forza Italia, è stato assolto dall’accusa di aver impedito la presentazione delle liste “Italia dei Valori-Lista Di Pietro- alle elezioni per l’Assemblea regionale del giugno 2001. La sentenza del giudice monocratico Valter Ignazitto chiude così la vicenda che aveva registrato una prima pronunzia di proscioglimento per Rao, da parte del giudice per l’udienza preliminare nel 2004. Ma la procura ha appellato la sentenza del Gup e Rao, già consigliere ed assessore di Palazzo Zanca, è tornato davanti al giudice, che lo ha assolto dall’accusa di essersi impossessato delle liste con le firme dei sostenitori ed aver così impedito la partecipazione alle elezioni della lista Di Pietro. La pubblica accusa, retta dal pm Salvatore Scalia, aveva chiesto la condanna a 2 anni. L’esponente forzista, assistito dall’avvocato Enzo Grosso, è stato invece condannato ad una multa per l’accusa minore di calunnia nei confronti di Salvatore Raiti, l’allora coordinatore regionale del movimento politico capeggiato dall’ex magistrato.