Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm: «Non è più possibile inoltre procrastinare i tempi dell'assorbimento del personale ex Smeb»
Ancora le assunzioni dei cantieri Palumbo sotto i riflettori. Dopo le polemiche dei mesi scorsi, che hanno visto coinvolti anche il consigliere provinciale di Rifondazione Comunista Peppe Previti e la Confindustria, oggi i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm chiedono un incontro ai vertici della ditta, per «determinare le condizioni per un definitivo assetto del cantiere». Un confronto immediato per dare anche «un segno tangibile di solidarietà a quanti ancora attendono di tornare in produzione».
«A distanza di oltre un anno dall’insediamento presso i cantieri ex Smeb e dopo la prima significativa realizzazione produttiva di grande portata – scrivono i segretari di categoria Vincenzo Cambria, Enzo Sgrò e Pasqualino Rizzo – si ritiene necessario e urgente un confronto con l’azienda. Alla luce di quanto accaduto nei mesi scorsi è necessario, infatti, interrogarsi sul modello produttivo sin qui adottato che vede un esiguo numero di diretti ed uno sproporzionato utilizzo di ditte esterne, provenienti da altre province».
«Non è più possibile inoltre – prosegue la nota – procrastinare i tempi del completo assorbimento di tutto il personale ex Smeb, a maggior ragione nel momento in cui i lavoratori si vedranno presto privati del sostegno derivanti dagli ammortizzatori sociali. Tra l’altro la stessa dimensione produttiva che nel frattempo ha assunto l’azienda non giustifica – concludono – il ritardo nel completamento del piano di assunzioni».