Dopo l'allagamento, soltanto ieri, sono stati tolti i sigilli
Il reparto di Cardiologia dell’Ospedale Papardo è stato dissequestrato. L’ordinanza, firmata dal sostituto procuratore Paola Santangelo, è arrivata ieri pomeriggio.
I pluviali che corrispondono alla sala multimediale del quarto piano erano ostruiti. Lo sentenzia il perito, incaricato dal magistrato, che ha effettuato il sopralluogo ieri mattina. Lo conferma la perizia congiunta dell’ingegnere Oteri, direttore dei lavori del Polo Oncologico, e di Roberto Arlotta, responsabile del settore tecnico dell’azienda ospedaliera.
Dopo l’allagamento dello scorso 7 ottobre, la Procura aveva aperto un’inchiesta e apposto i sigilli in alcune zone interessate dal crollo del controsoffitto. I locali messi sotto sequestro erano due stanze di degenza, i corridoi annessi e un laboratorio di emodinamica.
“Questa mattina, i tecnici della ditta Cofathec sono già impegnati negli interventi di ripristino della Cardiologia-, annuncia il direttore generale, Gaetano Sirna. “La ditta in questione è quella che ha in appalto i lavori del Polo Oncologico. Gli operai stanno anche lavorando al quarto piano, ovvero il piano sovrastante la Cardiologia, da dove si è propagato l’allagamento-.
“Tra domani o al massimo due giorni, potremmo anche accettare i ricoveri. Questo, comunque, avverrà dopo un attento sopralluogo dello staff tecnico del Papardo-, conclude Sirna. -Soltanto, in quel momento, ufficializzeremo la riapertura al primario Rosario Grassi. Speriamo di riprendere l’attività a pieno regime senza inconvenienti per l’utenza-.
(Foto Dino Sturiale)