Il catasto degli incendi adesso c'è. A redigerlo il Coordinamento Mangiafuoco

Il catasto degli incendi adesso c’è. A redigerlo il Coordinamento Mangiafuoco

Il catasto degli incendi adesso c’è. A redigerlo il Coordinamento Mangiafuoco

sabato 17 Novembre 2007 - 11:30

Si è tenuto ieri, nella sede di Legambiente, l’incontro del Coordinamento Mangiafuoco il quale, dato che tutt’ora non esiste nessuna traccia di ciò, ha provveduto a realizzare il catasto degli incendi che hanno devastato la nostra provincia la scorsa estate.

Ed ecco i risultati divulgati, per il Coordinamento, da Giuseppe Restifo.

“1.865 ettari: questo è l’ammontare della superficie percorsa dal fuoco nell’estate scorsa. Il territorio di Messina ha perduto così, fra l’altro, 278 ettari di macchia mediterranea, 173 ettari di fustaie resinose e 122 di latifoglie. Il Catasto degli incendi il coordinamento Mangiafuoco se lo sta facendo da sé, visto che di quello -istituzionale- non c’è traccia. Compilarlo rientra nella normale amministrazione comunale, visto che è previsto dalla legge 353 del 2000, ma dai due responsabili dell’operazione – dr. Gaspare Sinatra e arch. Manlio Minatoli – non giunge alcuna comunicazione del suo completamento.

L’individuazione delle località maggiormente colpite dagli incendi 2007 riempie un lunghissimo elenco. In questo si segnalano con superfici da un ettaro in su: P.no Lacco (1), Zafferia (1), Mili S. Marco (1), C.po Italia (2), Ortoliuzzo Torrione (2), Annunziata Sorba (2), Pezzolo Casso (1), Larderia (1,5), Tarantonio (1), Spartà (1), Cumia (16), Annunziata (7), Casazza (1), S. Filippo (10), S. Filippo (2), Scala Ritiro (10), Pineta Roberto (350), S. Michele-Annunziata-Marotta (850), Ritiro-Casazza-S. Corrado (150), S. Filippo (150), Palari (1), Altolia (1), Briga Sup. (1), Mili (2), Panoramica (2), Landolina S. Stefano (5), Ponte Schiavo (2), Ferraro (2), Manti S. Stefano (3), M.nna del Tonnaro (2,5), S. Sostine (4), Briga S. Anna (2), S. Stefano (4), P.no Conti Larderia (1), Mili Canneto (3), Musarra Corridore (1), S. Placido (1,5), Tremestieri (1), C.da Luce Camaro (3), P. Ruttazza (1), S. Filippo C.da Miano (1), T. Guardia (1), C.po Italia (140), Mirto (3), Urni (1,5), C.po Italia (1), Massa S. Lucia (1), Pezzolo Rito (1), Camaro (1), Quateri (1,5), S. Costina (2), Cumia (2), Rizzina (2), Larderia (2), Mili Tanniti (1), Mezzana (1), Torrente Guidara (3), Mili-Galati (1), Altolia Bottari (1).

Nella riunione di ieri, si è concordato di chiedere un incontro al commissario straordinario del Comune, per chiedergli non solo del Catasto degli incendi, ma anche l’affidamento in gestione alla Forestale dei terreni di demanio comunale, in primo luogo il Burgensatico di Pezzolo (200 ettari) e la Foresta Vecchia di Camaro (92 ettari). Infine gli sarà richiesto di prevedere nel bilancio 2008 uno stanziamento di 35 mila euro, nel capitolo previsto per la Protezione civile, per la messa in sicurezza rispetto agli incendi almeno di una parte dei 10 mila ettari del territorio comunale non gestiti né dai Vigili del Fuoco, né dalla Forestale.

Con quest’ultima sarà proseguito uno stretto rapporto di collaborazione, che dovrebbe sfociare in corsi di formazione per la prevenzione degli incendi e i primi interventi, aperti a tutti i cittadini interessati, soprattutto ai più giovani cui si potrebbero offrire anche crediti formativi. Inoltre Legambiente curerà l’organizzazione di campi estivi, di carattere non solo locale. Il Catasto che Mangiafuoco si sta costruendo serve non tanto per -rimproverare- il Comune, quanto piuttosto ad individuare i punti maggiormente a rischio incendi sul territorio comunale. Peraltro è consapevolezza comune che incendi di ampie fasce del territorio e alluvioni sono strettamente collegati, per cui la prevenzione estiva può servire anche a diminuire il danno invernale del dissesto idro-geologico-.

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