Il “Fragile a Palazzo” danneggiato per fare spazio al Giro: il dispiacere dell’artista Viola Mondello

Il “Fragile a Palazzo” danneggiato per fare spazio al Giro: il dispiacere dell’artista Viola Mondello

Il “Fragile a Palazzo” danneggiato per fare spazio al Giro: il dispiacere dell’artista Viola Mondello

domenica 15 Maggio 2011 - 13:42

L’opera, realizzata in occasione del Natale degli Angeli e poi collocata in piazza Unione Europea, è stato spostato perché ostruiva l’allestimento di un palco. Non potrà più tornare di fronte al Municipio. Ecco cosa è accaduto

In occasione del Giro d’Italia che è partito oggi da Messina, il Comune ha deciso di spostare -Fragile a Palazzo-, una delle opere realizzate in occasione del “Natale degli Angeli” e successivamente collocate in piazza Unione Europea su stessa iniziativa di palazzo Zanca (vedi correlato). Che fine ha fatto il “Fragile” però, ci viene raccontato direttamente dall’artista che lo ha realizzato, Viola Mondello, che ha scritto alla nostra redazione per raccontare quanto segue:

“Il fragile è stato spostato perchè ostruiva il passaggio ai mezzi che dovrebbero occuparsi dell’allestimento di un palco. Fino a qui niente di male. Purtroppo però hanno compromesso l’opera irrimediabilmente danneggiando la struttura interna che le permetteva di stare in piedi. In poche parole, gli hanno spezzato la schiena. Sono stata avvertita da un amico, che passando per caso ha assistito alla scena. Io e mio fratello ci siamo precipitati sul posto, ma era ormai troppo tardi: fragile era già morto. Riverso su se stesso come se stesse dormendo. Non vi posso descrivere la pena ed il dolore. L’assessore alle Manutenzioni Pippo Isgrò si è difeso dicendo che l’opera è del Comune e ne può fare ciò che ne vuole. Ma un’opera pubblica non è del Comune ma è di ogni cittadino. Io penso che in nessuna città al mondo le opere d’arte vengono trattate in questo modo, la nostra città dovrebbe essere orgogliosa di portare avanti artisti giovani che fanno sacrifici immensi per poter svolgere il proprio lavoro. Sarebbe bastato telefonarmi ed io avrei coordinato lo smontaggio e lo spostamento dell’opera e l’avremmo messa al meglio dove loro avrebbero voluto. Invece è stata affidata nelle mani di persone che per quanto abbiano potuto metterci tutto l’impegno possibile, non si sono mai occupati di opere d’arte. Ovviamente le persone che ho contattato per mettermi in contatto con i giornalisti perché scrivessero qualcosa in proposito, si sono rifiutati di aiutarmi. Hanno avuto paura anche solo di darmi un numero di telefono. Non vi chiedo altro che parlarne, non lasciamo che questa storia passi inosservata. Adesso Fragile si trova a Salice (vedi prima foto), dov’è nato, non posso rimetterlo su, ma lo lascerò così…immaginando che stia semplicemente dormendo…Grazie per avermi ascoltata”.

Viola Mondello

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