Imprenditore edile vince la paura e denuncia i suoi estortori. Tre uomini del latitante Mulè in manette

Imprenditore edile vince la paura e denuncia i suoi estortori. Tre uomini del latitante Mulè in manette

Imprenditore edile vince la paura e denuncia i suoi estortori. Tre uomini del latitante Mulè in manette

venerdì 02 Novembre 2007 - 11:36

La denuncia di un imprenditore edile ha permesso alla squadra mobile di arrestare tre pregiudicati che avevano chiesto il pizzo per conto del boss latitante Giuseppe Mulè.

Rosario Abate, 20 anni, Giovanni Ro, 22, cognato di Mulè e Peppe Molonia, 25, sono stati raggiunti da un’ordinanza custodiale in carcere siglata dal gip Giovanni De Marco su richiesta del pm Maria Pellegrino e del collega della Dda Giuseppe Verzera.

I tre nel giugno dello scorso anno avevano preso di mira un imprenditore edile di via Palermo, ed avevano dato il via ad una serie di atti intimidatori. Prima l’incendio di un mezzo all’interno di un cantiere di via Palermo, poi la bottiglia incendiaria estorsiva con una richiesta di 50.000 euro e l’incendio della porta dell’abitazione dell’imprenditore, sempre in via Palermo.

Spaventato, l’uomo ha cercato un’intermediazione per avere un incontro con gli estortori, regolarmente avvenuto al bar Madison sul viale Giostra, nel corso del quale l’imprenditore ha offerto una somma di 1500 euro promettendo un ulteriore “regalino- per le festività natalizie. Per tutta risposta i malviventi qualche giorno dopo hanno fatto irruzione in un cantiere di via Panoramica appartenente all’imprenditore sparando tre colpi di pistola 7,65 contro un furgone della ditta.

Atto finale è stato poi la comparsa della scritta “morirete tutti- tracciata con una bomboletta spray all’interno dello stesso quartiere.

A quel punto l’imprenditore ha deciso di rivolgersi alla polizia che comunque aveva già tenuto sott’occhio tutti i contatti tra la vittima e i suoi estortori, compreso l’incontro al bar Madison; vinta la paura l’uomo è riuscito a raccontare alla squadra mobile quanto era successo e da lì sono scattate le intercettazioni telefoniche che hanno chiuso il cerchio intorno ai tre malviventi.

Per gli investigatori ci sono pochi dubbi che dietro il tentativo di imporre il pizzo a quell’imprenditore ci sia la “longa manu- di Giuseppe Mulè, ricercato da un paio di mesi.

(nella photogallery le immagini degli arrestati)

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