Inchiesta alluvione: come sono stati spesi i finanziamenti in questi anni? La Procura nomina un consulente tecnico-contabile

Inchiesta alluvione: come sono stati spesi i finanziamenti in questi anni? La Procura nomina un consulente tecnico-contabile

Inchiesta alluvione: come sono stati spesi i finanziamenti in questi anni? La Procura nomina un consulente tecnico-contabile

venerdì 08 Ottobre 2010 - 14:02

I magistrati vogliono far luce sui finanziamenti ottenuti dopo il nubifragio del 25 ottobre 2007 e su come siano stati spesi quei soldi per la messa in sicurezza del territorio.

Il 25 ottobre 2007 un nubifragio mise in ginocchio Giampilieri Superiore ed altri villaggi della zona sud. Crollò una parte del costone che il primo ottobre dell’anno scorso spazzò via la zona più a nord del villaggio collinare. Un campanello lanciato da un territorio che si stava sbriciolando pericolosamente e che nessuno ha raccolto. Da qui la possibilità che la tragedia dello scorso anno, che provocò 37 morti, poteva in parte essere evitata.

Ora la Procura di Messina vuol far luce proprio su questo aspetto . I magistrati che indagano sull’alluvione del primo ottobre 2009 vogliono capire se si poteva mettere in sicurezza il territorio utilizzando i finanziamenti che nei mesi successivi furono stanziati per Messina.

Il pool di magistrati, coordinato dal procuratore capo Guido Lo Forte, ha nominato un consulente tecnico-contabile, il dottor Corrado Taormina di Messina.

Il perito dovrà iniziare il suo lavoro proprio dal giorno del nubifragio di tre anni fa. I danni furono notevoli anche se non si registrarono vittime. Gli abitanti di Giampilieri Superiore chiesero che venisse realizzate opere per la messa in sicurezza del territorio ma fu fatto poco o nulla. Il Comune installò solo alcuni gabbioni contenenti grosse pietre che avrebbero dovuto rendere più solido e resistente il costone a ridosso delle case. Ma l’alluvione del primo ottobre 2009 dimostrò l’inutilità di quelle opere. I gabbioni furono portati via dal fiume di fango che invase il villaggio, seminando terrore e morte. Nei mesi successivi Protezione Civile e Ministero dell’Ambiente stanziarono delle somme per la messa in sicurezza della collina. Ora toccherà al dottor Taormina accertare il totale dei finanziamenti ottenuti dopo il nubifragio di tre anni fa e accertare se quelle cifre furono impiegate ed in che maniera. Dopo aver esaminato l’ampia documentazione contabile acquisita dai Carabinieri in questi mesi il perito, entro 90 giorni, dovrà depositare le conclusioni. La nomina del nuovo perito segue di qualche giorno il deposito della prima parte della relazione sul disastro da parte dei consulenti nominati dal procuratore Lo Forte, dagli aggiunti Barbaro e Merrino e dai sostituti Ciranna e Sciglio. Nelle prossime settimane dovrà essere consegnato il resto della perizia e solo dopo potrebbero scattare i primi provvedimenti giudiziari dell’inchiesta.

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