Nubifragio nella zona sud, l'allarmante esperienza dell'associazione Prometeo

Nubifragio nella zona sud, l’allarmante esperienza dell’associazione Prometeo

Nubifragio nella zona sud, l’allarmante esperienza dell’associazione Prometeo

mercoledì 31 Ottobre 2007 - 12:11

E’ passata quasi una settimana dal nubifragio che ha sconvolto la zona sud di Messina ed alcuni paesi limitrofi. I disagi, però, permangono e la paura pure.

Proprio ieri ad Alì si sono vissuti attimi di tensione a causa del distaccamento di un masso dal costone di una montagna, il quale si è riversato sulla carreggiata stradale prima e sulla linea ferrata poi. Fortunatamente non vi sono stati danni a cose o persone, ma ciò solo perché l’Anas aveva già provveduto a chiudere il tratto di statale che da Itala porta ad Alì.

Preoccupa, tuttavia, il continuo movimento franoso, che si registra anche con condizione meteorologiche non avverse.

Le polemiche in merito allo sconvolgimento operato dall’uomo sul territorio e ad al ritardo nei soccorsi sono state molteplici ma, nonostante ciò, c’è ancora chi vuole fare sentire la propria voce per narrare l’esperienza vissuta.

Questa volta a farlo è il Cesv che tramite Agata De Luca, presidente dell’associazione turistica e culturale “Promoteo-, denuncia “Ritardi, mancanza di ascolto e di coordinamento. Sono tante, e molto preoccupanti, le carenze emerse in occasione del nubifragio che ha colpito la zona sud di Messina-.

Non si tratta di parole di rito, perché giovedì 25 ottobre tre componenti dell’associazione si trovavano ad Alì Terme, per accompagnare 54 studenti di scuola media in gita scolastica, tra i quali 4 disabili gravi, nell’ambito di un progetto di educazione alimentare finanziato dalla Regione Siciliana. Con loro la dirigente scolastica dell’Istituto “Paino- di Messina, Giuseppa Prestipino , quattro insegnanti e sette accompagnatori per diversamente abili.

“Dal pomeriggio di giovedì – racconta la presidente dell’associazione – siamo rimasti bloccati in un agriturismo di Alì Terme: il fiume ha divorato le strade, rendendo impossibile la nostra partenza in pullman. Fino a quando, il giorno dopo, non ha smesso di piovere, siamo rimasti lì, all’interno della struttura, senz’acqua e in condizioni difficili-.

“Ma non è questo il punto-, sottolinea la presidente di “Promoteo-. “Il problema è che, fino al pomeriggio di venerdì, quando finalmente è stato possibile ripartire, abbiamo dovuto prenderci cura di quattro studenti disabili, due dei quali bisognosi di terapia farmacologica. Ebbene, nonostante le nostre continue richieste di aiuto ai carabinieri, affinché ci procurassero entro la mattinata di venerdì questi farmaci, solo la mobilitazione dei familiari in città e il nostro personale intervento in paese, a rischio della nostra incolumità, ha permesso di far sì che i medicinali, indispensabili per i due ragazzi, arrivassero in tempo. Io stessa – continua Agata De Luca – ho dovuto mettermi in contatto direttamente con la farmacista di Alì Terme, che ci ha procurato due farmaci, mentre altri quattro sono arrivati da Messina, tramite i carabinieri, ma solo grazie alla mobilitazione da parte della vicepreside della scuola “Paino- e dei familiari. Dispiace dirlo, ma, in un frangente così delicato, prefettura e carabinieri non si dimostravano particolarmente attenti alle nostre richieste d’aiuto. Non riuscivamo a fare comprendere che, in assenza dei farmaci, la nostra situazione sarebbe diventata insostenibile. Non intendo accusare nessuno, ma solo sottolineare la necessità che in futuro, in situazioni simili, si possa riuscire a coordinarsi in maniera più efficace e più attenta alle esigenze dei più deboli-, conclude la presidente dell’associazione “Promoteo-.

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