Davanti al gip Maria Eugenia Grimaldi, che li ha interrogati, si sono dichiarati innocenti
Sono stati interrogati dal gip Maria Eugenia Grimaldi le cinque persone messinesi, farmacisti, medici ed informatori scientifici, finite agli arresti domiciliari nell’inchiesta Apotheke della DDA di Roma su una presunta truffa ai danni del sistema sanitario nazionale.
Il giudice ha sentito in successione i medici Giuseppe Iraci ed Anita Agnello, i farmacisti Carlo Rizzo e Viviana Verso e l’informatore scientifico Salvatore Arnaud, arrestati lo scorso 2 dicembre. Era già stato ascoltato nei giorni scorsi l’altro informatore scientifico Alberto Clary, unico fra i messinesi ad essere finito in carcere.
Tutti si sono difesi sostenendo la propria estraneità alle accuse mosse dalla Procura romana.
Medici, farmacisti ed informatori scientifici negano tutti gli addebiti. Respingono l’accusa di aver contraffatto ricette e soprattutto di aver ricevuto denaro o altri compensi dalle case farmaceutiche finite nell’inchiesta, in particolare una di Grottaferrata, l’altra napoletana.
I loro legali hanno preannunciato la presentazione di un’istanza di scarcerazione. Il gip Grimaldi, che ha effettuato gli interrogatori per rogatoria, invierà ora gli atti ai magistrati romani titolari dell’inchiesta Apotheke.