Operazione -Don Rodrigo-: matrimoni combinati per regolarizzare clandestini, arrestate 13 persone

Operazione -Don Rodrigo-: matrimoni combinati per regolarizzare clandestini, arrestate 13 persone

Operazione -Don Rodrigo-: matrimoni combinati per regolarizzare clandestini, arrestate 13 persone

giovedì 24 Marzo 2011 - 13:37

L'organizzazione si occupava di trovare moglie e falsi testimoni per consentire a cittadini magrebini di ottenere i permessi di soggiorno. Un finto matrimonio costava intorno a 5000 euro

Cinquemila euro per sposare una donna italiana, ottenere la cittadinanza del nostro Paese e con essa il permesso di soggiorno. Con lo stratagemma dei matrimoni combinati molti clandestini magrebini riuscivano a regolarizzare la loro posizione anche quando venivano raggiunti da provvedimento di espulsione. I Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno smantellato un’organizzazione che provvedeva a combinare questo tipo di matrimoni. Si occupavano di tutto: trovavano la moglie, i falsi testimoni ed organizzavano il rito civile con il quale i due convolavano a nozze.

Due anni e mezzo di indagini hanno portato i Carabinieri ad arrestare tredici persone con le accuse di associazione per delinquere e favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. L’inchiesta era partita quasi casualmente nel settembre del 2008 quando un marocchino sposò una donna di Roccavaldina. Al comandante della locale stazione dei carabinieri non era sfuggito che la donna conviveva con un compaesano e proprio qualche mese prima aveva avuto da lui un figlio. Partendo da questo matrimonio palesemente falso i Carabinieri s’imbatterono nell’organizzazione al cui vertice si trovavano il tunisino Moez Larafa,34 anni, (foto 1) la convivente Raffaella Mirabello, 32 anni (che ha ottenuto i domiciliari perché madre di due bambini in tenera età) (foto 2) e dal marocchino El Moktar Zgaida, 41 anni tutti e tre residenti a Milazzo. In manette nell’operazione “Don Rodrigo” sono finiti anche Angelo Arcoraci, 27 anni, Angela e Michele Acquaro, 61 e 40 anni, di Milazzo, i tunisini Lamine Mohamed Jemaa ed Abdelkader Madouri, Giuseppina Munafò, 43 anni di Pace del Mela, Sebastiano Pirri, 49 anni di S.Filippo del Mela, Davide e Pasqualino Scoglio, 27 e 51 anni di Lipari ma residenti a Milazzo e Maria Tolomella, 25 anni di S.Lucia del Mela. All’organizzazione si rivolgevano i clandestini che volevano mettersi in regola con il permesso di soggiorno. L’organizzazione si rivolgeva a donne in gravi difficoltà economiche che per 1500 euro accettavano di aderire al finto matrimonio. Quindi con pochi spiccioli si trovavano dei testimoni ma l’organizzazione si preoccupava di preparare tutte le pratiche burocratiche e seguivano la coppia anche quando decideva di separarsi, il che avveniva quasi immediatamente. Gli appartenenti al gruppo si incontravano in un bar di contrada Grazia a Milazzo dove si mettevano a punto le strategie. Nel giro di due anni i Carabinieri hanno scoperto 14 falsi matrimoni: 7 celebrati a Milazzo, 3 a Pace del Mela ed uno ciascuno a S.Lucia del Mela, Lipari, Barcellona e Valdina.

Le altre foto sono disponibili in Fotogallery

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