L'Orsa Navigazione sul piede di guerra. Invasatura zero e personale della Garibaldi al centro del dibattito

L’Orsa Navigazione sul piede di guerra. Invasatura zero e personale della Garibaldi al centro del dibattito

L’Orsa Navigazione sul piede di guerra. Invasatura zero e personale della Garibaldi al centro del dibattito

lunedì 17 Dicembre 2007 - 10:23

Programmato per il 9 gennaio prossimo lo sciopero del personale addetto al servizio di pulizia e ristorazione

Dopo le recenti notizie relative alla concessione dell’invasatura zero di Villa S. Giovanni (di norma utilizzata esclusivamente da Rfi) ad un imprenditore privato, l’Orsa Navigazione è sul piede di guerra.

“Si tratta del revival di una storia già vissuta nel 2004 – sostiene il segretario regionale Mariano Massaro (nella foto). La temporanea soluzione non fu certo fornita dalla distratta RFI che, “dimenticando- di rinnovare la concessione dell’approdo consentì al gruppo privato Matacena di rivendicarne il diritto all’utilizzo, né si registrarono concreti interventi della Capitaneria di Porto e dell’allora ministro dei trasporti .

Furono solamente le vicende personali a mettere fine alla disputa fra i ferrovieri naviganti e il gruppo privato, mentre RFI individuava il rimedio annunciando candidamente il disarmo di due bidirezionali e il licenziamento di 200 lavoratori.

Discutibili raggiri burocratici consentono oggi ai Matacena di liberarsi di ogni pendenza e rilanciare la provocazione pretendendo, nonostante tutto, l’utilizzo di un approdo che allo stato dell’arte rappresenta una fonte di produzione irrinunciabile per la sopravvivenza del vettore pubblico di traghettamento.

Volendo tralasciare qualsiasi riflessione in merito alla legittimità di ciò, ci limitiamo a girare alle istituzioni competenti le stesse domande poste quattro anni or sono:

– Perché si consente al gruppo Caronte&Tourist il monopolio di quattro approdi mentre RFI dovrebbe condividere con Matacena l’unico scivolo a disposizione?

– Non sarebbe più logico dirottare le unità richiedenti verso gli approdi 6 e 7 di Villa S. Giovanni? Di gran lunga più agevoli ed accessibili per navi con scarsa capacità di manovra come quelle della flotta Matacena.

RFI ha il dovere di uscire dal guscio del silenzio tattico e pretendere parità di trattamento con il gruppo egemone Caronte&Tourist che, fra l’altro, solo pochi giorni fa ha ottenuto l’ennesima concessione della Rada S. Francesco.

Il Ministro Bianchi non può promettere il rilancio del traghettamento pubblico per poi limitarne la produzione attraverso le facili concessioni al privato di turno.

Nel 2004 i Ferrovieri Marittimi hanno difeso l’invasatura zero con la lotta frontale, mentre la dirigenza ferroviaria non accennava alla minima reazione; siamo pronti a mobilitarci ancora contro chi pensa di sbaraccare l’impianto approfittando dalla fitta coltre di omertà-.

Ma non è solo la vicenda legata all’invasatura a provocare la reazione del sindacato, che ha annunciato uno sciopero di otto ore previsto per il prossimo 9 gennaio. Protagonista il personale della cooperativa Garibaldi e della Nettuno Multiservizi.

Motivo della protesta il mancato riconoscimento delle spettanze economiche relative alla tredicesima e quattordicesima mensilità dell’anno in corso, nonché del mancato pagamento della mensilità di novembre 2007. Oltre a ciò, si contesta un ordine di servizio della cooperativa Garibaldi (datato 6 dicembre 2007) che con interpretazione distorta delle deroghe ministeriali, obbliga il personale addetto alle pulizie, sprovvisto di libretto di navigazione, a presenziare a bordo durante la navigazione.

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