Ieri mattina, solo l'annullamento di un provvedimento disposto dal commissario straordinario
I sindacati in difesa del personale del Policlinico contro il commissario straordinario, Antonio Mira, ottengono l’annullamento di uno solo dei provvedimenti assunti dal dirigente, in data 7 settembre. Accusato di comportamento antisindacale per alcune variazioni all’orario di lavoro, il funzionario palermitano ha ritirato la decisione di applicare il 5° turno infermieristico, difeso dal proprio legale ieri mattina, in Tribunale. Il ripensamento aziendale è stato illustrato, ieri, con una delibera ma, in realtà, è arrivato lunedì scorso, ufficiosamente. L’amministrazione ha annullato in autotutela la disposizione che coinvolge infermieri ed ausiliari, ma ha lasciato invariato l’orario delle guardie mediche. “I provvedimenti di Mira non hanno rispettato i termini sindacali-, affermano i sostenitori dell’organico sanitario. Emerge in modo esplicito nel ricorso presentato al giudice del lavoro.
Il giudice Alessandra Santalucia ha così fissato un’altra udienza per il prossimo 10 ottobre per discutere le sorti dei medici. In questa circostanza, è stato invitato a presenziare il rappresentante legale dell’azienda nonché commissario, Antonio Mira. Mentre il prossimo 11 ottobre, si discuterà la nota contrattazione che è stato l’iniziale pomo della discordia tra lavoratori e commissario. Ieri, l’udienza si è svolta alla presenza dei lavoratori e della Federazione della Conoscenza CGIL, rappresentata da Franco Di Renzo. Ma la causa è stata intentata da diverse sigle sindacali: CISL Università rappresentata da Nando Bonsignore, UILPA da Salvatore Feliciotto, CONFSAL SNALS Università Cisapuni da Mario Recupero e Alberto Grio e CSA della CISAL da Carmen Amato.
“A questo punto, dovrebbe essere scontata la reazione dell’azienda-, afferma l’esponente CISL Policlinico, Domenico Carnevale. “Se l’amministrazione non indietreggia, potrebbe subire una condanna comportamentale con relativa sanzione economica-, continua il sindacalista. “Siamo fiduciosi che la scelta avvenga curando gli interessi dei lavoratori-.