Unica certezza: entro dicembre, la Regione dovrà indicare gli accorpamenti
Entro dicembre, la Commissione Regionale Sanità dovrà preparare la bozza di progetto per gli accorpamenti ospedalieri. La misura è prevista dal piano sanitario che risulta in fase di elaborazione. La certezza è che, una volta approvato, il piano regionale disporrà l’azzeramento e la ricostruzione di diverse strutture sanitarie. Intanto, arriva una pioggia di indiscrezioni sui possibili nomi di ospedali che verranno fusi insieme. Primo fra tutti gli accorpamenti, potrebbe essere quello degli Ospedali Papardo e Piemonte.
I piccoli ospedali territoriali, cosiddetti di 3° livello, che dipendono dalle ASL, verranno scorporati per creare una rete ospedaliera. Per semplificare, si tratta delle aziende dotate del solo direttore sanitario. Nasceranno le “Aziende Riunite- il cui capofila potrebbe essere l’Ospedale “San Vincenzo- di Taormina, conosciuto come “Sirina-. Invece, le ASL si occuperanno di servizi ambulatoriali e farmaceutici.
Il destino dei manager. Tra ipotesi e voci inesistenti di nomi papabili, non dobbiamo perdere di vista la novità sconcertante degli eventuali accorpamenti. Chi gestirà le “Aziende Riunite-? Chi avrà gli incarichi amministrativi? E’ in arrivo il commissariamento delle aziende ospedaliere. La notizia giunge direttamente dall’Assessorato Regionale alla Sanità. Una volta fuse più strutture sanitarie, i manager in carica dovranno lasciare la poltrona e verranno sostituiti dai commissari, addirittura per un anno. Le nomine scatteranno non appena verranno indicate le fusioni. Questo potrebbe avvenire anche a gennaio del 2008, solo quando l’Assemblea Regionale Sanità avrà vagliato il piano della Commissione Regionale Sanità. Lo scenario non sembra dei più rosei, soprattutto per Messina che attende il commissariamento del Sindaco.
Per completare il quadro delle ipotesi, anche altre città della Sicilia potrebbero subire gli accorpamenti come Palermo, dove si vocifera la fusione di “Villa Sofia- con l’Ospedale “Cervello-, Catania dove si pensa alla fusione tra Azienda “Vittorio Emanuele- e il Policlinico e, infine, Caltagirone dove si ipotizza l’eliminazione dell’Azienda Ospedaliera.