Secondo la Filt-Cgil «tra pochi giorni l'ATM ripiomberà nel caos»

Secondo la Filt-Cgil «tra pochi giorni l’ATM ripiomberà nel caos»

Redazione

Secondo la Filt-Cgil «tra pochi giorni l’ATM ripiomberà nel caos»

venerdì 12 Dicembre 2008 - 09:19

Considerazioni dure quelle fatte dal segretario Pino Foti e dal responsabile del comparto autoferrotranviari Franco Silipigni per i quali è necessario procedere al più presto alla trasformazione in S.P.a.

Considerazioni dure quelle fatte dal segretario Pino Foti e dal responsabile del comparto autoferrotranviari Franco Silipigni per i quali è necessario procedere al più presto alla trasformazione in S.P.a.

Ne sono convinti il segretario della filt Cgil Pino Foti e il responsabile del settore autoferrotranviari Franco Silipigni: “tra pochi giorni l’ATM ripiomberà in un nuovo e stavolta, forse, lunghissimo periodo di crisi-. Un quadro decisamente allarmante, dunque, quello delineato da entrambi, che dovrebbe spingere la proprietà comunale a non perdere tempo e ad utilizzare questi pochi giorni di tregua per affrontare la nuova emergenza.

“I problemi principali dell’ATM – affermano- sono soprattutto i debiti accumulati, il mancato rinnovo e potenziamento della sua flotta e, non ultimo, la mancata trasformazione in società di capitali, che a breve potrebbe anche

pregiudicargli la possibilità di accedere ai trasferimenti regionali-. La scommessa per il Comune di Messina secondo Foti e Silipigni dovrebbe essere quella di creare una nuova società, una s.p.a. appunto,libera dai debiti e quindi capace di contrarre mutui per aumentare i mezzi in circolazione, per essere competitiva e per allargare sul territorio i propri servizi, incrementando così i propri ricavi al fine di pesare sempre meno sulla collettività messinese.

“Questa società – sostengono – potrebbe essere creata in tempi brevissimi e vedere la presenza di altri enti locali, quali ad esempio la provincia regionale, e potrebbe avere quale dotazione patrimoniale, per attingere in condizioni convenienti al credito bancario, gli immobili di via Cavallotti e di via La Farina, che in una nuova società, senza nulla da spartire con la vecchia ATM, sarebbero quindi al riparo da qualsiasi pignoramento. Si potrebbe addirittura accettare un c.d.a. di nomina politica se a guidarla, così come compete in un s.p.a., sarà chiamato un amministratore delegato competente, ed anziché parlare a vanvera di esuberi si porrebbe invece il problema opposto, quello dell’allargamento e della riconversione del personale attraverso la formazione nelle specifiche mansioni richieste-.

Foto Dino Sturiale

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