Le operazioni di dragaggio andranno avanti ancora per alcuni giorni, non è da escludere una riapertura parziale del bacino
Si trova già al lavoro presso gli approdi di Tremestieri il motopontone “Pegaso”, appartenente alla ditta veneziana “F.lli Scuttari”, che è giunto l’altro ieri in riva allo Stretto. Lungo 55 metri e largo 10, con una stazza lorda di 1437 tonnellate ed una capacità di carico di 1500 metri cubi al giorno, il mezzo è entrato subito all’opera non appena attraccato nel piccolo porto peloritano (intorno alle 13). Da fonti dell’Autorità portuale è emersa incertezza sulla effettiva durata delle operazioni di dragaggio che, in ogni caso, dovrebbero durare per tutta questa settimana ed almeno un paio di giorni della prossima.
Sono quasi 10mila, infatti, i metri cubi di sabbia da asportare all’imbocco del bacino. Tuttavia non è da escludere la possibiltà, già verificatasi nei precedenti insabbiamenti, di una parziale riapertura del bacino in corrispondeza dell’invasatura di terra meno interessata dal deposito di sedimenti.
La viabilità cittadina, dunque, ne avrà da soffrire ancora per alcuni giorni. Saranno le “solite” arterie di via La Farina e viale Europa, oltre che i viali Boccetta e della Libertà, a subire la ormai quotidiana “invasione” dei mezzi pesanti (3mila al giorno, ndr). Naturalmente ci sarà da mantenere la massima allerta, anche alla luce degli immancabili “intoppi” fatti di tir in panne e “toccatine” alle auto messinesi.
Durante lo svolgimento dei lavori, infine, le imbarcazioni in transito nella acque prospicenti Tremestieri dovranno rispettare alcune prescrizioni fissate dalla Capitaneria di Porto. In particolare è vietato ancorare e sostare con qualsiasi unità navale ed effettuare attività di immersione nello specchio di mare al centro dei lavori e in quello limitrofo; bisognerà, inoltre, mantenersi a distanza di sicurezza e, comunque, a non meno di 500 metri dal motopontone, procedendo con la massima cautela nonché a velocità ridotta.
