Uil medici: forte preoccupazione sullo stato delle strutture sanitarie

Uil medici: forte preoccupazione sullo stato delle strutture sanitarie

Uil medici: forte preoccupazione sullo stato delle strutture sanitarie

giovedì 13 Settembre 2007 - 09:23

Anche l'assistenza nei pronto soccorso non versa in floride condizioni

Cresce la preoccupazione della Uil Medici per la situazione in cui versano le strutture sanitarie in tutta la provincia. Ad intervenire oggi il segretario provinciale del sindacato, Mario Capitanio, che punta il dito sull’applicazione del Piano di Rientro, un intervento che rischia di creare non pochi danni alle strutture di Pronto Soccorso.

-La rimodulazione della rete ospedaliera attivata in questa prima fase del Piano di rientro, associata ad una prima riduzione dei posti letto per acuti – spiega Capitanio – determinerà non pochi danni agli operatori delle strutture di Pronto Soccorso. E’ indubbio, infatti, che la notevole mole di lavoro sarà qualitativamente peggiorata dalla mancanza di sbocchi nell’attività di ricovero che porterà alla spasmodica ricerca di posti letto in altre strutture con tutti i rischi clinici connessi-.

Una preoccupazione quella del segretario provinciale della Uil Medici che si lega alla richiesta di attivare immediatamente quanto previsto in ordine ai codici bianchi e all’area di Osservazione Breve Intensiva, necessaria al fine di evitare ricoveri impropri o inappropriati. Una preoccupazione che si lega poi alla denuncia delle gravi condizioni in cui si trova spesso costretto ad operare il personale di Pronto Soccorso. “Il notevole carico di lavoro qualitativo e quantitativo – dichiara Capitanio – fa letteralmente esplodere le strutture, specie in occasione delle grandi ondate di flusso turistico che in estate investono la città e la provincia-. Un problema che, secondo Capitanio, si lega a quello dell’istituzione di un protocollo univoco ed organico sulle modalità di afferimento del 118 ai Pronto Soccorso. “Un protocollo – spiega il segretario della Uil Medici – che non sia affidato solo alla vicinanza di un presidio ospedaliero ma anche all’insistenza di una determinata branca specialistica, pena l’allungamento dei tempi di intervento sul paziente per la necessità di ulteriori trasferimenti con mezzi dell’azienda-.

Un’ultima dichiarazione Capitanio, che in questi giorni ha scritto anche ai vertici dell’Azienda 5 e all’assessorato regionale alla sanità, la riserva al servizio di vigilanza, chiedendo che esso sia esteso a tutti i giorni in tutte le strutture di Pronto Soccorso della città e della provincia a tutela della sicurezza degli operatori.

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