L'assessore De Cola: "La vera storia del tubo di Fiumefreddo, come una situazione a "3 tubi" ha risolto la crisi"

L’assessore De Cola: “La vera storia del tubo di Fiumefreddo, come una situazione a “3 tubi” ha risolto la crisi”

L’assessore De Cola: “La vera storia del tubo di Fiumefreddo, come una situazione a “3 tubi” ha risolto la crisi”

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giovedì 19 Novembre 2015 - 23:04

L'assessore Sergio De Cola, in forma di diario, fa la cronistoria di quanto accaduto nei 20 giorni della peggiore crisi idrica che Messina ricorda. Racconta la sua verità, giorno per giorno, tra ostacoli, vittorie, sconfitte, riflessioni. Di seguito la nota che ci ha inviato

La vera storia del tubo del Fiumefreddo

ovvero come una situazione “a tre tubi” ha risolto la crisi idrica a Messina

24/10 Sabato – alle 8, 20 un movimento franoso rompe la conduttura dell’acquedotto del Fiumefreddo. Amam si reca sul posto con immediatezza ma il sindaco di Calatabiano con ordinanza impedisce l’accesso ai luoghi fino a lunedì successivo, di questo il presidente di Amam informa la prefettura nel pomeriggio di sabato e il prefetto nelle comunicazioni dei giorni successici dà conferma di questa comunicazione. Il comune attiva il COC per la distribuzione di acqua con le proprie autobotti e istituisce due punti fissi di distribuzione all’autoparco e al Gasometro.

26/10 lunedì – Finalmente si può accedere ai luoghi e operai e tecnici di AMAM intervengono, tracciano una pista sulla collina per arrivare sul luogo e iniziano a lavorare per riparare la conduttura. Alle 15 la Prefettura convoca un tavolo tecnico per fare un punto della situazione (io sono presente per il comune) e emette un comunicato in cui esprime apprezzamento per l’operato dell’Amministrazione (comunicato stampa n. 48). Al tavolo è presente anche la protezione Civile regionale quindi la regione (oltre alle telefonate di Renato a Crocetta) è ufficialmente informata.

27/10 martedì – a fine pomeriggio viene conclusa la riparazione e riaperta l’acqua che arriva a Messina la mattina del mercoledì e va quindi in distribuzione. Guido Signorino ed io incontriamo Galatà , che ci dice della sua bravura e competenza ci dice che lui ha fatto tutto l’acquedotto. Ma allora la responsabilità di questo disastro di rete cittadina è sua o comunque in gran parte sua eppure nei giorni successivi i media gli danno spazio e pubblicano pagine di nessuna utilità per la situazione.

28/10 mercoledì – alle 16 AMAM mi informa che c’è stato un altro movimento franoso e la conduttura è nuovamente rotta, si convoca una riunione alle 17 per valutare la situazione, alle 17, 20 informo il viceprefetto che, visto il protrarsi del danno, il comune avrà difficoltà a gestire da solo la situazione del rifornimento idrico con le autobotti anche perché al momento non si sa per quanto si protrarrà. Viene chiesta verbalmente l’attivazione del CCS, tuttavia il viceprefetto dopo essersi consultata con il prefetto comunica sempre verbalmente che non ritengono ci siano le condizioni per convocare il CCS, alle 18 circa il gabinetto del sindaco invia una PEC con la richiesta di convocazione urgente di un tavolo. In Amam si lavora all’ipotesi bypass.

29/10 giovedì –alle 10 viene convocato il tavolo, a seguito della richiesta del giorno precedente, Io partecipo fino alle 12,30 poi vado a Calatabiano e resto li fino a tarda sera, aggiornando la prefettura ogni 2 ore circa. Il tavolo conferma che è il Comune che continua a gestire la distribuzione con le autobotti che ancora sono solo quelle del comune più le tre della forestale più 1 dei VVFF. Al tavolo viene richiesto dal vicesindaco al viceprefetto, di poter presentare la richiesta dello stato di emergenza ma la richiesta non viene accolta.

30/10 venerdì – alle 9,30 si riapre l’acqua dal Fiumefreddo, arriverà in città in pomeriggio e andrà in distribuzione nella notte.

Dal 30/10 al 2/11 l’acquedotto funziona e la città torna lentamente alla normalità tuttavia ci sono giorni di fortissima pioggia (100 mm in 48 ore, due codici rossi) che sicuramente peggioreranno le condizioni della frana.

4/11 – nelle prime ore della mattina i presidi lasciati da AMAM sono costretti a chiudere nuovamente l’erogazione del Fiumefreddo perché a causa di un forte movimento della frana si è nuovamente avuta una rottura nella conduttura. Mi reco sui luoghi, la situazione è davvero brutta ci sono colate di fango in movimento e si sono evidenziate numerose nuove lesioni nel pendio, anche il tracciato fatto per poter far salire i mezzi d’opera presenta delle fratture. Siamo costretti ad andare via per evitare danni a persone e cose.

5/11 – vengono effettuati numerosi sopraluoghi ed accertamenti anche dal Dip Nazionale della Protezione civile e finalmente sembra che qualcuno capisca la gravità della situazione della frana, che oltre a danneggiare la tubazione del Fiumefreddo incombe in modo pericolosissimo sull’abitato di Calatabiano. AMAM inizia a redigere il progetto per la realizzazione di un bypass della frana con tubi flessibili e ne parla al tavolo tecnico in prefettura.

6/11 – io vado a Roma al MIT. Al rientro vado in prefettura e resto fino alle 22,30 e si parla del progetto del bypass che è ancora in fase di definizione ma che viene esposto con chiarezza a Curcio da tecnici e prof Universitari che lavorano con Amam. Al tavolo l’ing. Santoro dichiara che la soluzione illustrata è “la peggiore tra quelle possibili” ma non propone soluzioni alternative. I tecnici vanno via lavorano tutta la notte e il giorno dopo il progetto è pronto. Il Consiglio dei Ministri delibera l’emissione di una Ordinanza e stanzia 2 mln di €.

7/11 – alle 9 ad AMAM visioniamo l’esecutivo del bypass comprensivo anche di elaborati tecnico amministrativi (stima, capitolato, computo,…) , chiamo Foti alle 10 per dirgli che siamo pronti per illustrare il progetto nei dettagli e alle 16 ci vediamo. I loro esperti apprezzano il lavoro, approvano per la parte idraulica e rinviano a domani 8/11 per una valutazione geotecnica dopo aver visto la frana. Sulla base della delibera del CdM, il dipartimento nazionale della protezione civile emette OCDPC 295 in cui si legge (art. 1 ) “Il commissario delegato … definisce gli interventi da realizzare … a valere sulle risorse finanaziarie … “ e tra questi al punto b) del comma 3 dell’art. 1 “ ripristino, anche in termini di somma urgenza, della funzionalità dell’Acquedotto del Fiumefreddo…”. E’ sicuramente una buona notizia, Comune ed Amam possono spingere al massimo per accelerare i lavori di rispristino; tra l’altro anche se ancora non è di dominio pubblico è stato scelto di far partire comunque il tubo dalla Germania (è partito il 6 sera e arriverà lunedì 9) per tentare di limitare al massimo il disagio in città.

8/11 – in pomeriggio si riunisce il tavolo con tutti gli esperti convocati dal Dip nazionale della protezione civile (geologi, idraulici, geotecnici, Università di Firenze, CNR,…) che hanno fatto sopraluoghi e anche sorvoli in elicottero della zona. Dopo una lunghissima discussione si approva il progetto proposto da Amam e il commissario Foti chiede di attivarsi per la sua rapida realizzazione. Il progetto è esattamente quello già presentato in prefettura la sera del 6/11 .

9 e 10/11 –A Calatabiano si attivano le lavorazioni necessarie per preparare gli innesti del bypass a monte e a valle della frana, mentre in officina si preparano i pezzi necessari per il collegamento del supertubo con la conduttura e viene tracciata e delimitata la pista dove poggiare le nuove condutture. Vengono posizionate le strumentazioni per monitorare la frana ma nessun intervento è ancora avviato da parte della PC per la sistemazione della frana perché la società che ha vinto l’appalto non ha accettato (fino a mercoledì) la consegna dei lavori. Girano delle voci infondate in merito ad una sospensione dei lavori mai intervenuta ma, purtroppo per Messina, la notizia raggiunge anche i TG nazionali . Nel pomeriggio si chiede al Genio militare che si era offerto di realizzare la parte logistica del lavoro (piste, piazzole,…), di tracciare la pista per poter portare la bobina del tubo in quota, visionano il lavoro e dicono che hanno bisogno di 15 gg. (esiste una mail scambiata con l’ing. Bonetti in merito).

12/11 – Alle 7 di mattina una ruspa che lavora con i cantieri di Amam, inizia a tracciare la pista per cui si era chiesto aiuto al Genio Militare, alle 11 (4 ore dopo) completa il lavoro e arriva in quota dove verrà realizzato l’attacco a valle del tubo) tutte le lavorazioni sono ultimate e si iniziano a montare i raccordi, la bobina con il supertubo viene portata in quota per essere posizionata. La PC fa salire il coordinatore per la sicurezza per i cantieri ma ancora nessuna lavorazione per l’avvio della messa in sicurezza della frana è avviata. C’è un momento di nervosismo con la ditta Benassi che non è abituata alle lentezze dei lavori pubblici e ancora non ha firmato il contratto. La dott.ssa Titti Postiglione fa i complimenti a Nina Santisi per come ha gestito la parte sociale.

13/11 Si effettuano i controlli sulle saldature, si montano i raccordi e si stendono i tubi, si montano le flange si eseguono tutte le piccole sistemazioni per avviare l’erogazione. Si lavora tutta la notte. Il commissario Foti dice alla RTP che Amam dovrà pagare i lavori!! Su questo andrà fatta chiarezza, l’ordinanza (295) al primo punto recita “approvvigionamento idrico della città di Messina” al secondo “ ripristino anche in termini di somma urgenza, della funzionalità dell’acquedotto del Fiumefreddo”

14/11 alle 8 viene messo in pressione il primo tubo che riempirà la condotta fino a Messina mentre nelle ore successive verranno innestati gli altri due tubi che porteranno fino a 750 l/sec l’erogazione. In mattinata, finalmente, hanno iniziato a tracciare le piste che consentiranno l’avvio dei lavori di sistemazione della frana. Insieme con il vicesindaco incontriamo l’ing. Curcio e affrontiamo il problema soldi. Ci dice che è stata emessa una seconda ordinanza (la 297 del 13/11/2015) che noi non conosciamo, che chiarisce questi aspetti. L’ordinanza non è neanche sul sito, e non ne è stata data notizia, apprendiamo che è stata firmata la sera del 13/11 quando cioè i lavori erano finiti! La nuova ordinanza emenda la precedente e elimina, dopo che i lavori sono finiti, la possibilità di finanziare la realizzazione del bypass. Ci confrontiamo con i nostri legali, dopo una prima lettura dei documenti ci dicono che la 297 sembra illegittima.

In tutti questi giorni il COC “capitanato” dall’Assessore Pino e con la collaborazione importante e fondamentale delle circoscrizioni e dei volontari ha seguito la distribuzione dell’acqua con autobotti ed è riuscito a rispondere alla quasi totalità delle richieste alleviando in modo fondamentale il fortissimo disagio che si è vissuto in città, dimostrando, ancora una volta, che lavorare insieme alla risoluzione dei problemi è il metodo di lavoro da adottare sempre.

Questo diario, almeno per la sua parte più viva, finisce oggi 15/11/2015 anche se ancora molto si discuterà anche sulla strana ordinanza 297, sugli episodi avvenuti in queste due settimane e sul perché si sia potuta generare una situazione come quella che purtroppo abbiamo vissuto.

Sergio De Cola

34 commenti

  1. c’è poco da ridere, pochissimo

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  2. c’è poco da ridere, pochissimo

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  3. La cosa che apprezzo di questa Giunta è che non si fa scrupolo a dire come stanno le cose anche se la conseguenza è scontrarsi con altre istituzioni (sul merito delle cose e non su ideologie o astrazioni politiche).
    Regione, Genio Civile, esercito e soprattuto Protezione Civile nel merito del cambio di ordinanza, non ci fanno bella figura..

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  4. La cosa che apprezzo di questa Giunta è che non si fa scrupolo a dire come stanno le cose anche se la conseguenza è scontrarsi con altre istituzioni (sul merito delle cose e non su ideologie o astrazioni politiche).
    Regione, Genio Civile, esercito e soprattuto Protezione Civile nel merito del cambio di ordinanza, non ci fanno bella figura..

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  5. De Cola speriamo che con il masterplan non ci sia lo stesso atteggiamento perché è forse l ‘ultima possibilità di dare slancio al territorio e..lavoro

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  6. De Cola speriamo che con il masterplan non ci sia lo stesso atteggiamento perché è forse l ‘ultima possibilità di dare slancio al territorio e..lavoro

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  7. Gentile Assessore, noto qualche “omissis” lei dimentica di riferire sul comunicato del presidente Termini sulla soluzione del problema in “anticipo di 16 ore”, stupidità e leggerezze di questo tipo in un paese normale bastano e avanzano per fare un passo indietro, fortunatamente per il Sig.Termini non siamo in un paese normale e lui può fare il presidente Amam.Ha minimamente un’idea dei disagi che questo comunicato ha provocato ? Per il resto non riesco francamente a congratularmi con nessuno, siete pagati per risolverli i problemi non per crearli.Riguardo la delibera gradirei conoscere i futuri sviluppi anche perchè se paga l’Amam praticamente paghiamo noi cittadini.

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  8. Gentile Assessore, noto qualche “omissis” lei dimentica di riferire sul comunicato del presidente Termini sulla soluzione del problema in “anticipo di 16 ore”, stupidità e leggerezze di questo tipo in un paese normale bastano e avanzano per fare un passo indietro, fortunatamente per il Sig.Termini non siamo in un paese normale e lui può fare il presidente Amam.Ha minimamente un’idea dei disagi che questo comunicato ha provocato ? Per il resto non riesco francamente a congratularmi con nessuno, siete pagati per risolverli i problemi non per crearli.Riguardo la delibera gradirei conoscere i futuri sviluppi anche perchè se paga l’Amam praticamente paghiamo noi cittadini.

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  9. Molti cittadini sono rimasti senza acqua per 23 giorni. L’unico fatto incontestabile e’ questo. Le parole dell’assessore sono assolutamente condivisibili dal “suo punto di vista”, ma non forniscono alcuna spiegazione chiara sulla catena di comando e responsabilità. Pensare che la giunta e l’amam (unitamente a prefettura regione e vari livelli di protezione civile) non abbiano responsabilità, o ne abbiano poche, e’ davvero scorretto.
    Domande:
    – da quanto si conoscono i pronti di frana?
    – cosa è stato fatto per la messa in sicurezza?
    – si sa in quali zone i punti di frana (se conosciuti) mettono a rischio la conduttura?
    – quanto ha speso amam in manutenzione e controllo negli ultimi 5 anni?
    Continua

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  10. Molti cittadini sono rimasti senza acqua per 23 giorni. L’unico fatto incontestabile e’ questo. Le parole dell’assessore sono assolutamente condivisibili dal “suo punto di vista”, ma non forniscono alcuna spiegazione chiara sulla catena di comando e responsabilità. Pensare che la giunta e l’amam (unitamente a prefettura regione e vari livelli di protezione civile) non abbiano responsabilità, o ne abbiano poche, e’ davvero scorretto.
    Domande:
    – da quanto si conoscono i pronti di frana?
    – cosa è stato fatto per la messa in sicurezza?
    – si sa in quali zone i punti di frana (se conosciuti) mettono a rischio la conduttura?
    – quanto ha speso amam in manutenzione e controllo negli ultimi 5 anni?
    Continua

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  11. continua dall’intervento precedente
    – esiste uno schema del percorso delle condutture da potere sovrapporre ai punti di frana?
    – se esiste chi lo possiede?
    – perché il primo giorno (sabato 24), dopo l’ordinanza del sindaco di Caltabiano non si è provveduto a verificare immediatamente piani alternativi (alcantara, navi costerna, autobotti etc.)
    – se lo si è fatto, perché non vengono mostrate subito le per e i fax di richiesta? Non bastano gli annunci, chiunque sa che le amministrazioni non funzionano per telefono…
    – come mai non viene costituita una unità di crisi fin da giorno 25? Si ritiene normale che la cittadinanza rimanga senza acqua anche solo un giorno?
    – e’ credibile che nel 2015 ci vogliano ore e giorni per predisporre pec?

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  12. continua dall’intervento precedente
    – esiste uno schema del percorso delle condutture da potere sovrapporre ai punti di frana?
    – se esiste chi lo possiede?
    – perché il primo giorno (sabato 24), dopo l’ordinanza del sindaco di Caltabiano non si è provveduto a verificare immediatamente piani alternativi (alcantara, navi costerna, autobotti etc.)
    – se lo si è fatto, perché non vengono mostrate subito le per e i fax di richiesta? Non bastano gli annunci, chiunque sa che le amministrazioni non funzionano per telefono…
    – come mai non viene costituita una unità di crisi fin da giorno 25? Si ritiene normale che la cittadinanza rimanga senza acqua anche solo un giorno?
    – e’ credibile che nel 2015 ci vogliano ore e giorni per predisporre pec?

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  13. continua da intervento precedente
    – chi è galata’?
    – la giunta ha provveduto a sporgere denunce per eventuali inefficiente responsabilità altrui?
    – nella comunicazione dell’assessore si da per scontato che sia stata la frana a causare al rottura. Sono stati peroziati dei rilievi che lo possano dimostrare? Oppure dobbiamo aspettarci un successivo intervento da calata bianco in cui si ribadisce che è stata la rottura a causare la franza?
    – il sindaco e’ stato o no esautorato ad un certo punto?
    – quando si afferma che il 5 novembre “finalmente” qualcuno capisce la gravità, all’assessore non viene il dubbio che forse la gravità non è stata fatta presente in modo adeguato?
    Basta…. potrei continuare. Ma basta

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  14. continua da intervento precedente
    – chi è galata’?
    – la giunta ha provveduto a sporgere denunce per eventuali inefficiente responsabilità altrui?
    – nella comunicazione dell’assessore si da per scontato che sia stata la frana a causare al rottura. Sono stati peroziati dei rilievi che lo possano dimostrare? Oppure dobbiamo aspettarci un successivo intervento da calata bianco in cui si ribadisce che è stata la rottura a causare la franza?
    – il sindaco e’ stato o no esautorato ad un certo punto?
    – quando si afferma che il 5 novembre “finalmente” qualcuno capisce la gravità, all’assessore non viene il dubbio che forse la gravità non è stata fatta presente in modo adeguato?
    Basta…. potrei continuare. Ma basta

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  15. Fa bene DE COLA a ricostruire con precisione i fatti,parla a nuora(i messinesi) perché suocera(Prefetto Trotta) intenda. Ricostruzione e commenti di mariedit nei giorni dell’evento,andate a rileggerli,si sovrappongono, a me è bastato navigare nei siti new del catanese,Prefettura di Messina,Protezione Regionale,infatti vi fornii i link dei comunicati di TROTTA, ordinanza e comunicati di Calatabiano,il cui sindaco,già sabato 24,comunicò al Prefetto di Catania e alla Protezione Regionale la sua impossibilità a fronteggiare l’evento.DE COLA ci dice che TROTTA fu avvertito addirittura sabato 24, e che mercoledì 28 fu restio ad attivare il CCS. Venni deriso sugli acronimi, ribadisco, il CCS coordinato dal Prefetto di fatto si attivò lunedì 26.

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  16. Fa bene DE COLA a ricostruire con precisione i fatti,parla a nuora(i messinesi) perché suocera(Prefetto Trotta) intenda. Ricostruzione e commenti di mariedit nei giorni dell’evento,andate a rileggerli,si sovrappongono, a me è bastato navigare nei siti new del catanese,Prefettura di Messina,Protezione Regionale,infatti vi fornii i link dei comunicati di TROTTA, ordinanza e comunicati di Calatabiano,il cui sindaco,già sabato 24,comunicò al Prefetto di Catania e alla Protezione Regionale la sua impossibilità a fronteggiare l’evento.DE COLA ci dice che TROTTA fu avvertito addirittura sabato 24, e che mercoledì 28 fu restio ad attivare il CCS. Venni deriso sugli acronimi, ribadisco, il CCS coordinato dal Prefetto di fatto si attivò lunedì 26.

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  17. LA VERA STORIA DEI MESSINESI
    24.10 SABATO
    IL sindaco di Calatabiano non da l’accesso, il comune attiva il COC ma i cittadini non hanno acqua e non sanno un CAZ.
    NON AVETE ATTIVATO UN PIANO B, un piano C, ANCHE PERCHE’ NON l’AVETE MAI AVUTO UN PIANO DI EMERGENZA.
    dal 25.10 in poi
    Manca l’acqua anche agli anziani che la usano per bere, comunicate male e gestite peggio.
    La colpa è sempre della natura, dell’acqua, della frana, della montagna.. degli altri, di tutti.
    Mi chiedo piuttosto che fermare la cronostoria al 15 novembre, pianificate immediatamente la redazione di un piano di emergenza atto a prevenire che si rimanga ancora senza ACQUA, ACQUA ho detto no CHAMPAGNE.
    A livello di assunzione di responsabilità siete come SCHETTINO.

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  18. LA VERA STORIA DEI MESSINESI
    24.10 SABATO
    IL sindaco di Calatabiano non da l’accesso, il comune attiva il COC ma i cittadini non hanno acqua e non sanno un CAZ.
    NON AVETE ATTIVATO UN PIANO B, un piano C, ANCHE PERCHE’ NON l’AVETE MAI AVUTO UN PIANO DI EMERGENZA.
    dal 25.10 in poi
    Manca l’acqua anche agli anziani che la usano per bere, comunicate male e gestite peggio.
    La colpa è sempre della natura, dell’acqua, della frana, della montagna.. degli altri, di tutti.
    Mi chiedo piuttosto che fermare la cronostoria al 15 novembre, pianificate immediatamente la redazione di un piano di emergenza atto a prevenire che si rimanga ancora senza ACQUA, ACQUA ho detto no CHAMPAGNE.
    A livello di assunzione di responsabilità siete come SCHETTINO.

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  19. Nella sua ricostruzione a DE COLA sfugge un fatto, forse non gli da molta rilevanza, inserito nei miei commenti di quei giorni, le mie fonti erano i siti new del catanese. LUNEDI’ 26 mattina sul fronte della frana c’erano DUE GEOLOGI, della Protezione Civile Regionale e del Comune di Messina, sarebbe interessante sapere se hanno relazionato a qualcuno. SCHOPENAUER usava dire che ogni verità passa attraverso tre fasi, prima viene ridicolizzata, poi è violentemente contestata, sono le fasi accadute a RENATO sindaco, infine viene accettata come ovvia.Solo chi era accecato dal pregiudizio non poteva non pensare all’ovvietà: il Sindaco di Messina,uno qualunque,CALABRO’ compreso, non poteva avere responsabilità rilevanti sui disagi ai messinesi.

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  20. Nella sua ricostruzione a DE COLA sfugge un fatto, forse non gli da molta rilevanza, inserito nei miei commenti di quei giorni, le mie fonti erano i siti new del catanese. LUNEDI’ 26 mattina sul fronte della frana c’erano DUE GEOLOGI, della Protezione Civile Regionale e del Comune di Messina, sarebbe interessante sapere se hanno relazionato a qualcuno. SCHOPENAUER usava dire che ogni verità passa attraverso tre fasi, prima viene ridicolizzata, poi è violentemente contestata, sono le fasi accadute a RENATO sindaco, infine viene accettata come ovvia.Solo chi era accecato dal pregiudizio non poteva non pensare all’ovvietà: il Sindaco di Messina,uno qualunque,CALABRO’ compreso, non poteva avere responsabilità rilevanti sui disagi ai messinesi.

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  21. la vera storia assessore e chi u tubu si rumpiu ed a tutti noi “mannacassi”per 23 gg.Poi gli specchi sono per arrampicarsi mica per guardarsi…poteva starsene zitto ed invece ha avuto pure il coraggio di parlare senza chiedere scusa ai buddaci.Il sindaco non c’entra ,parchè non è sperto ma lei con tutta l’amam non avete il dovere di dimettervi,invece di raccontare le barzellete?

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  22. la vera storia assessore e chi u tubu si rumpiu ed a tutti noi “mannacassi”per 23 gg.Poi gli specchi sono per arrampicarsi mica per guardarsi…poteva starsene zitto ed invece ha avuto pure il coraggio di parlare senza chiedere scusa ai buddaci.Il sindaco non c’entra ,parchè non è sperto ma lei con tutta l’amam non avete il dovere di dimettervi,invece di raccontare le barzellete?

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  23. Innanzitutto vorrei ricordare a TUTTI che siamo ancora in emergenza,
    che finirà solo dopo i lavori di contenimento della frana e dopo il ripristino effettivo della tubatura.
    Non conosco i tempi tecnici per chiudere definitivamente l'”emergenza acqua”, certo se in cantiere lavorassero 20/30 unità lavorative penso che il tutto si potrebbe chiudere prima, ma nutro molti dubbi in proposito.
    Nello specifico dell’articolo, oltre i vertici Amam che se non sbaglio NON si sono neanche SCUSATI con la popolazione, arroccandosi sempre a frasi di comodo…(ci vengano a spiegare ad esempio se i 1000/1100 litri al secondo che servono la città di Messina siano forse FIGLI di una rete idrica fatiscente, di centinaia di ALLACCI ABUSIVI, di una -segue…

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  24. Innanzitutto vorrei ricordare a TUTTI che siamo ancora in emergenza,
    che finirà solo dopo i lavori di contenimento della frana e dopo il ripristino effettivo della tubatura.
    Non conosco i tempi tecnici per chiudere definitivamente l'”emergenza acqua”, certo se in cantiere lavorassero 20/30 unità lavorative penso che il tutto si potrebbe chiudere prima, ma nutro molti dubbi in proposito.
    Nello specifico dell’articolo, oltre i vertici Amam che se non sbaglio NON si sono neanche SCUSATI con la popolazione, arroccandosi sempre a frasi di comodo…(ci vengano a spiegare ad esempio se i 1000/1100 litri al secondo che servono la città di Messina siano forse FIGLI di una rete idrica fatiscente, di centinaia di ALLACCI ABUSIVI, di una -segue…

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  25. di una distribuzione basata solo sulla PRESSIONE dell’acqua…)
    emerge a mio avviso L’INADEGUATEZZA DEL PREFETTO che non ha compreso, o voluto comprendere la gravità della situazione.
    Come rappresentante del governo centrale,DOVEVA subito prendere prendere in mano la situazione personalmente (e non mandare il viceprefetto alla prima riunione!)
    Richiedere immediatamente POTERI E MEZZI SPECIALI al governo, e se NON DATI, SI DOVEVA DIMETTERE PER FAR CAPIRE LA GRAVITA’ DEL MOMENTO.
    E invece, ci siamo dovuti affidare dopo 4 giorni ad un messaggio di FIORELLO per avere la sacrosanta risonanza politica, ma per favore, di cosa stiamo parlando…
    A proposito, proprio ora L’Accademia della Crusca ha eliminato dall’Italiano la parola:DIMISSIONI..

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  26. di una distribuzione basata solo sulla PRESSIONE dell’acqua…)
    emerge a mio avviso L’INADEGUATEZZA DEL PREFETTO che non ha compreso, o voluto comprendere la gravità della situazione.
    Come rappresentante del governo centrale,DOVEVA subito prendere prendere in mano la situazione personalmente (e non mandare il viceprefetto alla prima riunione!)
    Richiedere immediatamente POTERI E MEZZI SPECIALI al governo, e se NON DATI, SI DOVEVA DIMETTERE PER FAR CAPIRE LA GRAVITA’ DEL MOMENTO.
    E invece, ci siamo dovuti affidare dopo 4 giorni ad un messaggio di FIORELLO per avere la sacrosanta risonanza politica, ma per favore, di cosa stiamo parlando…
    A proposito, proprio ora L’Accademia della Crusca ha eliminato dall’Italiano la parola:DIMISSIONI..

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  27. Come prima cosa più che fare la cronistoria di quanto è successo credo che a noi cittadini interessi poco o nulla, visto che le sofferenze di 24 senza acqua non esiste proprio in una città civile!seconda cosa tutti sia a livello tecnico o politico che amministrativo dovrebbero farsi un bel esame di coscienza e trarre le conseguenze..!!!terza cosa ripeto da tempo è che di emergenza si potrà dire la parola fine solo quando sarà ripristinata la condotta e a proposito volete dirci quanto tempo ci vorrà ….mesi anni !!Credo che ai cittadini interessi solo sapere se è quando tutto quello che è stato promesso venga realizzato!anche se ne dubitò fortemente..chiacchiere tante e fatti pochi!

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  28. Come prima cosa più che fare la cronistoria di quanto è successo credo che a noi cittadini interessi poco o nulla, visto che le sofferenze di 24 senza acqua non esiste proprio in una città civile!seconda cosa tutti sia a livello tecnico o politico che amministrativo dovrebbero farsi un bel esame di coscienza e trarre le conseguenze..!!!terza cosa ripeto da tempo è che di emergenza si potrà dire la parola fine solo quando sarà ripristinata la condotta e a proposito volete dirci quanto tempo ci vorrà ….mesi anni !!Credo che ai cittadini interessi solo sapere se è quando tutto quello che è stato promesso venga realizzato!anche se ne dubitò fortemente..chiacchiere tante e fatti pochi!

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  29. Assessore ing. De Cola, ma anziché fare il giornalista, o meglio il cronista, non dice che avete fatto una figuraccia nazionale, che non avete saputo gestire l’emergenza, lasciando la città senza acqua per tantissimi giorni, con due soli autobotti per rifornire una città in ginocchio. Ma la decenza di voi caduti dal basso è un opzional. Siete stati sempre abituati a comandare ed a non essere contraddetti. Per non farlo adirare, quindi, le dirò che è stato bravissimo come assessore, senza di Lei non immagino cosa sarebbe potuto succedere di peggio.

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  30. Assessore ing. De Cola, ma anziché fare il giornalista, o meglio il cronista, non dice che avete fatto una figuraccia nazionale, che non avete saputo gestire l’emergenza, lasciando la città senza acqua per tantissimi giorni, con due soli autobotti per rifornire una città in ginocchio. Ma la decenza di voi caduti dal basso è un opzional. Siete stati sempre abituati a comandare ed a non essere contraddetti. Per non farlo adirare, quindi, le dirò che è stato bravissimo come assessore, senza di Lei non immagino cosa sarebbe potuto succedere di peggio.

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  31. Mi scuso, ma non avevo visto il servizio delle Iene, l’ho fatto adesso e non posso fare a meno di allegare il link http://www.iene.mediaset.it/video/180/golia-messina-senza-acqua-da-20-giorni_575180.shtml . Ma di cosa parliamo ? Ma c’è qualcuno in grado di mandarli a casa ? Siete senza ritegno, VERGOGNA !!!

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  32. Mi scuso, ma non avevo visto il servizio delle Iene, l’ho fatto adesso e non posso fare a meno di allegare il link http://www.iene.mediaset.it/video/180/golia-messina-senza-acqua-da-20-giorni_575180.shtml . Ma di cosa parliamo ? Ma c’è qualcuno in grado di mandarli a casa ? Siete senza ritegno, VERGOGNA !!!

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  33. In definitiva tutti colpevoli = nessun colpevole. Di scuse neanche l’ombra e per tutti i cittadini vale la legge del menga. chi l’ha presa …… se la tenga. Complimenti !

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  34. In definitiva tutti colpevoli = nessun colpevole. Di scuse neanche l’ombra e per tutti i cittadini vale la legge del menga. chi l’ha presa …… se la tenga. Complimenti !

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