Presentato, presso i locali della II Circoscrizione, il progetto “Cu.F.U. leggere il passato, narrare il presente, disegnare il futuro”.
MESSINA – Progettare il futuro parte dalla conoscenza del passato e dalla difesa del presente, e non vi è strumento migliore per farlo che la cultura. Proprio questo si propone di fare “Cu.F.U. leggere il passato, narrare il presente, disegnare il futuro”, un progetto che parte dalle periferie, rendendole protagoniste. Periferie che dimostrano di avere ben poco di periferico.
Il progetto, presentato presso i locali della II Circoscrizione, grazie al finanziamento ottenuto dal MBAC (Ministero per i beni e le attività culturali), nell’ambito del quadro Piano Cultura Futuro Urbano, vuole valorizzare e stimolare quelle aree urbane che, troppo spesso, si sentono tagliate fuori poiché, in realtà, disconosciute nelle loro potenzialità.
L’interesse principale è sviluppare il ruolo delle scuole, con presidi culturali, istituzionali e sociali; incentivare la conoscenza delle peculiarità del territorio e la sua storia per disegnarne un futuro migliore. A realizzarlo saranno diverse attività culturali e creative organizzate grazie all’ineguagliabile valore del far rete, della solidarietà e della collaborazione. Numerosissime sono, infatti, le associazioni del territorio che fanno da partner: l’associazione culturale Terremoti di Carta, l’associazione Teatro dei 3 Mestieri, l’associazione Pro Loco Messina Sud, l’associazione Ionio – Circolo ARCI, l’associazione ANMIG (associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra e fondazione), l’associazione Docenti Virtuali, la Confraternita San Nicolò di Bari, la II Circoscrizione del Comune di Messina.
I principali destinatari saranno i villaggi di S. Lucia sopra Contesse, CEP, UNRRA e di riflesso i rioni vicini. Le scuole centro di questa rete: l’Istituto Comprensivo “G. Catalfamo“, capofila del progetto e l’Istituto Comprensivo “S. D’Acquisto“.
Davide Siracusano, presidente del quartiere, apre l’incontro ritenendosi molto soddisfatto di questa proposta innovativa e di intensa partecipazione, ringraziando l’Assessore alla Cultura Enzo Caruso, responsabile del progetto. L’assessore Caruso ha precisato: “i quartieri costituiscono una forza propulsiva per la comunità, mi rendo conto di questa grandissima ricchezza che possiedono ma che, ancora, non conosciamo bene poiché manca una regia a metterne insieme le potenzialità. Questo è, allora, ciò che cerchiamo di fare. A partire da Natale con l’iniziativa ‘Natale a Messina e nei casali’, per mostrarne la nobiltà, antica e radicata; a seguire chiederò a di fare un censimento delle opere architettoniche, storiche ed ambientali qui presenti per, poi, preparare dei percorsi ai tour operator e far loro toccare con mano la nostra realtà”.
L’Istituto Comprensivo G. Catalfamo si fa capofila del progetto, con grande orgoglio per la direzione intrapresa e il riscontro. “L’acronimo ‘Cu. F.U.’ riassume il Progetto Cultura Futuro Urbano e per noi messinesi è emblematico, diciamo ‘cu fu?’ per chiedere chi è stato. Qui siamo stati tutti noi, siamo tutti responsabili perché abbiamo scardinato, con le nostre attività, una concezione assodata di cultura, che la distingue tra una bassa e una alta. Invece no, la cultura è sempre una, grazie alla quale e tramite della quale vogliamo capire la storia del nostro territorio, le direttrici, la tradizione dei nonni accanto alle innovazioni del nostro tempo; comprendere dove si sta andando è fondamentale ed è ciò che ci proponiamo di fare. Ci lamentiamo della zona sud ma, in verità, proprio qui stiamo compiendo qualcosa di incredibile” dichiara Angelo Cavallaro, preside dell’Istituto Comprensivo G. Catalfamo.
Accanto all’Istituto Catalfamo vi è l’Istituto Comprensivo S. D’Acquisto, dimostrando come grandi risultati siano raggiungibili decidendo di sostenersi vicendevolmente. “È la prima volta che due istituzioni di un territorio periferico con molte problematiche si trovano a collaborare per una finalità educativa importante. Vogliamo dare un segnale che permetta di ragionare su cultura e futuro partendo dalle tradizioni che conosciamo e facendo conto, però, dell’evoluzione tecnologica che ci pervade; un segnale di collaborazione in difesa della cultura” afferma Pietro Ruggeri, preside dell’Istituto Comprensivo Salvo D’Acquisto.
Nonostante l’assenza di sponsor e, conseguentemente, i finanziamenti inferiori al dovuto, la forza di Cu. F.U. sta nel gioco di squadra tra quartieri, scuole e le tante associazioni, pronti ad entrare in campo per sfoderare l’incredibile potenza attrattiva della cultura.
“Non siamo un ‘progettificio’, tutto nasce dalla volontà delle persone, il seme esiste già, noi lo accompagniamo in un percorso di auto – organizzazione, per difendere il territorio nelle sue esigenze. La partecipazione è il concetto che anima il tutto, contro l’individualismo e la disaffezione al bene comune. Ramificato in attività artistiche, teatrali, turistiche, all’interno e all’esterno delle scuole, grazie ai nostri partner” conferma Margherita Puccio.
In tanti hanno a cuore questo medesimo obiettivo e si impegneranno per realizzarlo.
Per esempio l’Associazione Ionio, presentata dal suo presidente Piera Costantino: “l’associazione nasce quasi 10 anni fa da un gruppo di giovanissimi che desideravano prendere in mano una battaglia già portata avanti per il recupero della Chiesa Normanna di Mili San Pietro, da questo primo obiettivo sono stati tanti i traguardi conseguiti, avendo sempre a cuore la periferia sud di Messina. Nel 2015 ci costituiamo come Circolo Arci e ci ampliamo, acquisendo sempre maggior consapevolezza grazie all’ascolto e all’esperienza sul campo, nonostante difficoltà e problematiche. Cu. F.U. sposa, perfettamente, i nostri ideali e le nostre ambizioni; ci impegneremo a reperire informazioni per fare da gancio alla comunità, coinvolgendo i cittadini con la cultura, la bellezza, l’arte”.
Nel 2015, nasce da una costola dell’Associazione Ionio, l’Associazione Pro Loco Messina Sud, introdotta da Eugenio Enea: “il nostro intento è valorizzare il patrimonio culturale e artistico dei villaggi, se non siamo noi cittadini attivi non possiamo pensare di accogliere il visitatore, diffondiamo un turismo responsabile ed efficiente. Grazie a Cu. F.U. abbiamo un centro creativo, uno slancio per ripartire nel nostro borgo; è una grande occasione per sperimentare l’idea stessa di democrazia, da noi vissuta prima a scuola, come ora speriamo di fare con i piccoli studenti e, poi, con l’associazionismo”.
Altro fondamentale partner è il Teatro dei 3 mestieri grazie al quale, anche nella periferia sud, è possibile entrare a contatto, apprezzare e conoscere il vero teatro, la vera arte. Lo spiega l’art director Stefano Cutrupi: “il Teatro dei 3 Mestieri opera da marzo del 2016 e sceglie il nome partendo proprio dal quartiere in cui vuole essere ubicato: Tremestieri. Inoltre, sono proprio 3 i mestieri di cui ci occupiamo e cui vogliamo dare valore: teatro, danza e canto. Abbiamo voluto ribadirlo perché è ancora difficile identificarli come reali mestieri e noi ci impegniamo affinché venga fatto. Ci occupiamo di formazione e non potremmo essere più contenti del posto scelto, c’è tanta fame in tutta la zona sud, lavoriamo 365 giorno l’anno e siamo accolti molto positivamente, non ci fermiamo mai, investiamo interamente la nostra vita in quei 200 m² di struttura con 70 posti a sedere, nella quale ci mettiamo sempre in gioco. Perché per noi il teatro è terapeutico”.
La creatività è protagonista di un ulteriore partner dell’evento, l’associazione Terremoti di carta di Nancy Antonazzo che racconta il bellissimo lavoro realizzato lo scorso anno con l’Istituto Catalfamo, tramite della scrittura creativa, e riproposto quest’anno. “Il preside ci ha coinvolto nuovamente sebbene non apparteniamo a questo territorio ma amiamo fare rete, in particolar modo in una realtà come questa e, ancor di più, per la scuola. Partiamo proprio dai più giovani, da più di 10 anni ci occupiamo di scrittura creativa per loro; non è una scuola ma un’esperienza di scrittura e lettura come centro di scambio e di possibilità; incontreremo Nadia Terranova e Mario Falcone e ripresenteremo Cartoon School, la realizzazione di un vero e proprio cartone animato, già svolta con l’Istituto Catalfamo e adesso estesa anche alle altre scuole”.
Insieme a loro a partecipare sono la Confraternita San Nicolò di Bari a Pistunina, presenza fondamentale a testimoniare l’importanza di valori e tradizioni; l’associazione ANMIG (associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra e fondazione), perché è necessario ricordare il passato per generare un futuro di pace e sviluppo non violento della società; l’associazione Docenti Virtuali di chi ha tanto da raccontare sul passato ma vuole fortemente vivere il presente e la II Circoscrizione del Comune di Messina.
Un progetto unico e valente per Messina il cui augurio è poter cancellare ogni confine ed espandersi in tutta la città. Perché siamo pieni di cultura, dobbiamo solo imparare a difenderla. Il primo appuntamento sarà il 20 dicembre con un evento artistico e tante sorprese.