Le sarde in un piatto della domenica?! Certo, perché no? Questo piatto vi stupirà per il suo sapore, la semplicità dell'esecuzione, la "scena" in tavola e... il costo! Non potete chiedere di più a del pesce azzurro...
Il pesce azzurro è buonissimo, sano, versatile e, cosa non da poco, molto economico.
Oggi vedremo come realizzare un piatto degno del pranzo della domenica con poca spesa e tanto sapore.
Il concetto del pesce fritto con la cipolla in agrodolce o comunque acidificata con l'aceto, è vecchio, anzi, vintage, per usare un termine più di tendenza…
Questo piatto ricorda un po' le sarde in saor o il più vicino pesce con la cipuddata delle nostre nonne, un accostamento vincente che si arricchisce di un piccolo particolare: la pastella delle sarde è realizzata con la farina di mais, particolare che renderà il pesce ancora più croccante, oltre che dargli quel sentore quasi di polenta che ben si abbina sia al fritto che all'agrodolce della cipolla.
Un piatto da provare… Buona domenica!
Ingredienti (per 4 persone)
16 sarde desquamate, spinate e aperte a libro
4-5 cucchiai di farina di mais "fioretto"
acqua q.b.
1 uovo
1 grossa cipolla rossa
2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di pinoli
olio extravergine di oliva q.b.
aceto q.b.
1 cucchiaio raso di zucchero
olio di arachidi q.b.
sale q.b.
Preparazione
Pulite e affettate la cipolla.
Mettete l'uvetta a bagno in acqua tiepida per almeno 20 minuti e tostate i pinoli in un padellino senza aggiungere grassi.
In una ciotola battete l'uovo e aggiungete mezzo bicchiere di acqua. Mescolate bene fino ad amalgamare il tutto. Quindi aggiungete la farina di mais (fioretto) e stemperatela bene. Dovrete ottenere la consistenza sostenuta di uno yogurt o di una crema, non troppo soda né troppo liquida.
Coprite la ciotola con un telo e fate riposare 20 minuti.
In un ampio tegame fate scaldare un giro di olio e, quando ha preso calore, versateci le cipolle affettate. Fate rosolare qualche minuto, aggiungete un pizzico di sale e fate stufare, coperte e a fuoco medio, per 5 minuti.
Quando sono diventate traslucide aggiungete l'uvetta ammollata, sciacquata e strizzata ed i pinoli tostati. Quindi sfumate con 2 cucchiai di aceto. Aggiungete lo zucchero e qualche cucchiaio di acqua.
Regolate l'agro-dolce a vostro piacimento, aggiungendo zucchero o aceto secondo il vostro gusto.
Aggiustate di sale e fate cuocere fino ad avere la cipolla lucida, caramellata. Serviranno circa 10 minuti.
Passate velocemente sotto l'acqua le sarde che avrete desquamato, spinato ed aperto a libro (potete far fare questo lavoro al pescivendolo), tamponatele per bene con carta da cucina fino ad asciugarle bene.
Fate scaldare abbondante olio di semi di arachidi (o girasole) in una pentola. L'olio deve essere alto, almeno 5-8 cm, quindi usate una pentola non troppo ampia.
Quando l'olio è giunto a temperatura passate le sarde, una alla volta, nella pastella preparata, quindi tuffatele nell'olio caldo, non più di due per volta, per non abbassare troppo la temperatura dell'olio.
Le sarde sono pronte in pochi minuti (3-4), ve ne accorgerete quando la pastella in cui sono avvolte avrà un bel colore dorato.
Scolate le sarde su carta per fritti. Mentre continuate a friggere conservate le sarde già cotte in un piatto in forno caldo (120-130°C) per evitare che si freddino e che quindi perdano croccantezza.
Preparate i piatti mettendo una cucchiaiata di cipolla in agrodolce ne piatto e le sarde caldissime sopra.
Servite il tutto bene caldo.
Mimma Aliberti