Savoca. Riapre il Castello Arabo-Normanno, il 25 aprile le visite dei turisti

Savoca. Riapre il Castello Arabo-Normanno, il 25 aprile le visite dei turisti

Savoca. Riapre il Castello Arabo-Normanno, il 25 aprile le visite dei turisti

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sabato 23 Aprile 2016 - 09:50

La Giunta savocese, presieduta dal sindaco Antonino Bartolotta, ha esitato favorevolmente lo schema di intesa con la famiglia NIcotina, autorizzando l'ingresso nel corso della "Settimana della Cultura".

Il centro peloritano di Savoca si riappropria della propria identità culturale e per la prima volta nella sua storia riapre al pubblico il Castello “Arabo – Normanno”. Proprio ieri la Giunta savocese ha, infatti, esitato favorevolmente lo schema di intesa tra la famiglia Nicotina (storica famiglia savocese che a tutt’oggi vanta la proprietà dei ruderi del Castello) e l’Amministrazione, autorizzando il sindaco Antonino Bartolotta alla relativa sottoscrizione. In occasione del programma della “Settimana provinciale della cultura” – che ha visto la partecipazione attiva del Comune di Savoca nel comitato organizzatore, con il suo assessore alla cultura Enrico Salemi – per la prima volta nella sua storia, il 25 aprile riaprirà le sue “porte medievali” al pubblico, consentendo l’ingresso a uno dei luoghi più rappresentativi e misteriosi della storia locale. Dalle ore 10 alle ore 18 sono previste visite guidate con personale specializzato che accompagnerà i visitatori lungo i suggestivi sentieri del Castello che si snodano fino alla sommità del monte, ripercorrendo storia e antiche gesta. Il castello, risalente nella sua parte più antica all’epoca bizantina, venne ampliato nei secoli successivi fino a quando il terremoto della fine del ‘600 lo distrusse. Da allora in poi scesero buio e silenzio su uno dei luoghi più importanti della storia siciliana. Anche se molta della sua leggendaria storia rimane ancora “segreta e misteriosa” nel tredicesimo secolo, nel contesto della storia medievale, il castello ebbe un’importanza fondamentale per la sua posizione altamente strategica che ne faceva una roccaforte inespugnabile a controllo del territorio jonico e dell’Agrò. Residenza estiva dell’archimandrita, fu l’unica dimora/fortezza in Sicilia che assunse ora il titolo di “castello feudale” ora quello di “castello regio” (appartenente al demanio del Re), trasferendo di volta in volta la proprietà a secondo delle esigenze militari dell’epoca. Il castello fu restaurato ed abbellito per l’ultima volta nel 1631 dall’archimandrita Diego Requesenz che si pregiava anche del titolo di “Conte di Savoca” e dei suoi casali. L’intesa tra la famiglia Nicotina e l’Amministrazione comunale di Savoca era attesa da tempo e la soddisfazione in tal senso è stata espressa dal primo cittadino che, oltre a ringraziare la famiglia savocese – nella persona del professor Pierantonio Nicotina – per la disponibilità dimostrata, ha precisato che “la collaborazione con la proprietà continuerà anche in ambito di possibili interventi condivisi di riqualificazione dei ruderi e di messa in sicurezza dell’area circostante”.

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