Andrea, Federica e il progetto Farisusu: il sogno presto realizzato di una "casa" per artisti

Andrea, Federica e il progetto Farisusu: il sogno presto realizzato di una “casa” per artisti

Giuseppe Fontana

Andrea, Federica e il progetto Farisusu: il sogno presto realizzato di una “casa” per artisti

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domenica 18 Giugno 2023 - 08:00

Andrea Morabito e Federica Quattroni, tornati in città dalla Spagna, vogliono creare un'oasi a Faro Superiore: "Lo Stretto è un luogo magico"

MESSINA – Hanno vissuto in Spagna ma sono tornati a Messina con un obiettivo: realizzare una vera e propria oasi, fatta di arte e bellezza, natura, pace e inquietudine. Simbolo di una valorizzazione del territorio da portare avanti, sfruttando ciò che di bello ha lo Stretto da offrire. Sono Andrea Morabito e Federica Quattroni, due messinesi che hanno fondato l’associazione Farisusu e ora puntano alla realizzazione di una residenza per artisti in bioedilizia, per ospitare personalità di vario genere e dare vita a un luogo di scambio e confronto, un museo a cielo aperto. Il tutto immerso nella natura, con un progetto di riforestazione associato alla riqualificazione di un antico edificio.

L’idea: “Valorizzare il territorio partendo dalle sue bellezze”

A raccontarlo è Andrea, che spiega il percorso fatto fin qui: “Stiamo portando avanti questo progetto io e Federica. Entrambi abbiamo vissuto in Spagna per qualche anno, lei un po’ di più. Siamo stati dal 2017 e ci siamo specializzati io in energie rinnovabili e lei in turismo. Abbiamo sempre avuto un occhio per la sostenibilità ambientale, anche lei con il turismo perché si è appassionata a questi temi. Il progetto ha al centro una casa, attorno alla quale ruota tutta la riqualificazione. Si tratta di un edificio che la mia famiglia ha da generazioni e che risale a prima del terremoto del 1908. Il progetto nasce dalla nostra volontà di rivalutare e riqualificare il territorio. La nostra idea è lontana dall’industrializzazione o dal copiare format di sviluppo legati alle imprese, che solitamente sono altamente impattati sull’ambiente. Noi vogliamo valorizzare ciò che c’è e i punti forti del territorio sono la natura incontaminata, il mare, i colli, Peloritani e Nebrodi. Ma ci portiamo indietro delle lesioni dal terremoto del 1908 che non abbiamo ancora superato. Vorremmo far dialogare la natura con cultura e arte, agendo per la valorizzazione stessa dell’ambiente intorno: per noi è questa la via di sviluppo del territorio, sfruttando le caratteristiche dello Stretto di Messina che è un luogo magico, ricco di storie e leggende”.

Il crowdfunding chiuderà ad agosto

Per una parte di progetto ci si è affidati a un crowdfunding già partito, che si concluderà ad agosto: “Stiamo andando spediti, siamo molto soddisfatti. Abbiamo superato il 30 per cento in maniera agevole e siamo quasi al 50. E c’è anche qualcosa in sospeso che arriverà a breve. La cifra complessiva è 10mila euro perché questo è quanto serve per concludere i lavori del primo alloggio in bioedilizia dove ospiteremo gli artisti. Parte è stata fatta con un finanziamento di un progetto europeo che premia l’edilizia che pensa all’ambiente nel Mediterraneo. Il nostro non è un progetto soltanto di riqualificazione di un edificio, ma stiamo pensando a ricreare un ecosistema, con una vera e propria forestazione: saranno impiantati alberi da frutto, ad esempio”. Non un mero circolo, ma un’oasi di bellezza e di pace: “Esattamente. Il nostro obiettivo è questo e di creare un luogo di connessione, che può portare magari alla produzione di opere d’arte. Uno dei nostri obiettivi è anche, ad esempio, un museo. Ma non vogliamo soltanto limitarci a un ambito. Ci piacerebbe ospitare scrittori, poeti, videomaker, tutte le espressioni dell’arte che generano bellezza”.

L’ispirazione dello Stretto di Messina

E in tal senso, per un’artista, lo Stretto può essere una fonte di ispirazione incredibile: “Parliamo di un luogo magico che può trasmettere sia inquietudine sia pace, perché l’arte non è soltanto tranquillità ma anche rottura, caos. Noi puntiamo a questo e il progetto è a Faro Superiore, in un punto in cui si vede tutto. La bellezza dello Stretto nei giorni di quiete e l’irrequietezza della burrasca, con le sciroccate, la lupa, i venti”.

Andrea e Federica tornati dalla Spagna

Andrea e Federica sono stati in Spagna per anni. Ma perché sono tornati? “La volontà di ritornare a casa non è mai mancata. Quando parti c’è sempre quest’idea, perché casa è casa. Forse noi siciliani quest’appartenenza ce l’abbiamo dentro più di altri. Ma il rientro non è sempre facile, perché ci si scontra con una realtà bruta, di una terra con poche possibilità rispetto ad altri luoghi. Noi ci pensavamo e il momento cruciale è stata la pandemia. Ho scoperto che è successo a tanti. Per me è stato un trauma restare forzatamente in un luogo: ho riflettuto su cosa stessi facendo, senza stimoli esterni legati al lavoro o alle varie attività quotidiane. Mi sono chiesto cosa stessi facendo. Ho sempre pensato: ‘Vai fuori, ti formi e poi torni’. Ma appena inizia a vivere lontano ritardi: dici che torni a 40 anni, poi a 50, ma non te ne accorgi e passi una vita fuori. All’interno di quella stanza, lontano dai miei affetti, ho deciso che era ora di tornare. Il progetto è stato un grande stimolo e vi abbiamo lavorato per due anni prima di fondare a gennaio l’assocazione Faresusu e dare il via ai lavori”.

“I prossimi passaggi – conclude Andrea – sono il completamento della prima fase di ristrutturazione e la fine del crowdfunding. Speriamo di riuscire a organizzare le prime iniziative già a fine estate. E intanto dare inizio alla forestazione”. Il progetto prenderà vita, quindi, nei prossimi mesi: “Ci teniamo tantissimo, abbiamo grande voglia di iniziare e metterci in gioco, provando a coinvolgere tutti e la città di Messina”.

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4 commenti

  1. Patrizia Raffaele Addamo 18 Giugno 2023 10:44

    Bellissima idea,pubblicizzate quando inizierete ad accogliere gli ospiti, grazie.

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  2. Franco Fabiano 18 Giugno 2023 15:03

    In bocca al lupo…bellissimo progetto, fateci sapere quando sarà realizzato!

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  3. complimenti Andrea…. coraggio passione e perseveranza non ti sono mai mancati

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  4. spiramu chi poi na distruggirannu i cantieri du “famosu PONTE SULLO STRETTO

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