Per l’ingresso si pagherà 8 euro e non 5. Il giovane cantautore è giunto al successo dopo l’ultima edizione del talent show di Maria De Filippi. Ha scritto la canzone che, interpretata da Valerio Scanu, ha vinto l’ultimo festival di Sanremo
Titoli di coda sulla 71. Campionaria della Fiera di Messina. E dopo le polemiche di un anno fa, quando fece discutere il “siparietto” dietro le quinte dell’esibizione di Roy Paci, il commissario Fabio D’Amore quest’anno è andato sul sicuro: una giovane “star” dal successo recentissimo, amato dalle teenagers e senza ambizioni politico-pacifiste. Stasera, infatti, alle 21.30 sul palco del cartellone degli spettacoli salirà Pierdavide Carone, divenuto famoso dopo l’ultima edizione di “Amici di Maria De Filippi”. E’ giunto a Messina accompagnato da due tir, da tecnici e musicisti, e verrà accolto da molti (e molte) fan. La prevendita è già iniziata: va ricordato che per l’occasione il biglietto costerà 8 e non 5 euro.
Il giovanissimo Carone (classe ’88) il 28 marzo 2010 ha disputato la finale di “Amici di Maria De Filippi” classificandosi terzo, dopo aver battuto il cantante lirico Matteo Macchioni con il 56% dei voti ed essere stato battuto dalla cantante Loredana Errore con il 51% dei voti, ha vinto il premio della critica giornalistica del valore di 50 mila euro. Il giorno seguente è uscito il suo album di debutto, “Una canzone pop”, che in poco più di 24 ore è stato certificato come disco d’oro, con 35 mila copie vendute e la richiesta di una ristampa, ed è entrato direttamente al primo posto nella classifica ufficiale italiana. L’album, contenente dieci canzoni interamente scritte dal cantautore, è stato anticipato dal singolo “Di notte”, che ha debuttato alla prima posizione della classifica italiana dei singoli. Anche il disco ha esordito alla prima posizione nella classifica italiana. Presente ai Wind Music Awards 2010 viene premiato per l’album di debutto come multiplatino. Suoi testi e musica della canzone vincitrice dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, interpretata da Valerio Scanu: “Per tutte le volte che…”.
