Il rostro di una nave di epoca romana ritrovato alla fine di questa estate al largo di Acqualadroni, sarà esposto all’interno della cittadella fieristica da metà dicembre sino a gennaio del prossimo anno. Lo ha confermato l’assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò. A seguito della richiesta del Comune di Messina, il Consiglio regionale dei Beni culturali, nella seduta del 25 novembre, ha espresso il parere favorevole per il prestito dello storico reperto.
Il rostro potrà essere ammirato nel particolare allestimento che sarà creato per meglio evidenziare il valore del ritrovamento marino. Nelle scorse settimane i funzionari dell’Unità Operativa IV – conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico della Soprintendenza del mare, hanno confermato gli interventi di restauro in corso, per il rostro di epoca romana. Il reperto è di valore eccezionale sia per la rarità dei rostri ritrovati in situ (ndr. gli altri due sono stati ritrovati nelle acque delle Isole Egadi ed a Hatlit in Israele), sia perché per la prima volta si sono conservati i frammenti di legno ed i perni di fissaggio del rostro alla struttura della nave; è infatti presente un doppio incamiciamento del legno fissato con una tecnica particolare. Il rostro, integro e di fattura eccellente, è decorato lateralmente sui due lati da due gladi (spade) dividendosi stilisticamente a formare un tridente.
E’ molto probabile che si tratti di uno dei relitti della flotta di Sesto Pompeo sconfitta da Agrippa davanti Capo Rasocolmo nel 36. a. C., confermando le fonti storiche ed i ritrovamenti effettuati in passato nelle acque di Acqualadroni.