Entro agosto la riqualificazione del torrente Guardia. E l’amministrazione pensa ad un piano triennale per la messa in sicurezza di tutti i torrenti

Entro agosto la riqualificazione del torrente Guardia. E l’amministrazione pensa ad un piano triennale per la messa in sicurezza di tutti i torrenti

Entro agosto la riqualificazione del torrente Guardia. E l’amministrazione pensa ad un piano triennale per la messa in sicurezza di tutti i torrenti

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giovedì 29 Dicembre 2011 - 11:32

Saranno utilizzate risorse comunitarie e solo il 20 per cento dei costi sarà a carico del bilancio comunale, in un periodo in cui l'Ente è nell'impossibilità di contrarre ulteriori mutui

Proseguono i lavori di tombinatura e di riqualificazione del torrente Guardia , che saranno ultimati entro il 30 agosto 2012 come previsto dalla perizia di variante, con la quale sono stati concessi 120 giorni di proroga per il completamento. Con gli interventi già realizzati a Mili S.Pietro, Mili S. Marco, S. Filippo, ed i cantieri in corso del Trapani e del Guardia, l’Amministrazione Buzzanca intende definire un programma triennale per la messa in sicurezza di numerosi torrenti cittadini con risorse comunitarie e per circa il 20 per cento a carico del bilancio comunale, in un periodo in cui l’Ente è nell’impossibilità di contrarre ulteriori mutui. Tornando al torrente Guardia, ricordiamo che si era resa necessaria la redazione di apposita perizia di variante e suppletiva per la realizzazione della vasca di calma a monte così come già progettato e approvato; e la suddivisione in due tronchi della parte tombinata, che nel progetto approvato aveva uno sviluppo lineare di circa m. 600. Il primo tratto di monte, subito a valle della vasca di calma di circa 300 metri di lunghezza, ricade nella parte urbanizzata del villaggio Marotta, sempre tombinato in quanto non esistono altre soluzioni, che possano coniugare la sicurezza idraulica con le esigenze di viabilità e di accesso alle numerose abitazioni. Il tratto era originariamente previsto con una struttura scatolare chiusa; la variante in corso, invece, prevede la realizzazione del tombino scatolare di luce m. 3.50 e altezza interna m. 3,00 e pertanto con sezione idraulica maggiore del 25 per cento della originaria, tramite una doppia paratia di pali accostati di diametro 500 formanti le due pareti del tombino, unite in testa da un cordolo di dimensioni cm 60×50 su cui si incastra una soletta di spessore cm. 35 in cemento armato, gettata in opera, che collega in testa le due paratie. Il secondo tratto, previsto fino all’imbocco nel torrente a valle, assume la forma di canale scoperto con la realizzazione di una struttura ad U adiacente alla sede stradale di dimensioni nette interne m.3.50×3.00, come prescritto dal Genio Civile. È stato inoltre necessario spostare le linee aeree dell’illuminazione e della Telecom, e le linee interrate dell’acquedotto, della fognatura e del gas, collocando nuove tubazioni. Responsabile unico del procedimento è l’ing. Salvatore Bartolotta; direttore dei lavori, altro tecnico comunale, l’ing. Massimo Pistorino; progettisti dell’opera sono l’ing. Santi Mangano, il geologo Salvo Puccio e l’ing. Angelo Lucentini.

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