Per placare gli animi dei migranti ospiti del centro Sprar di Curcuraci sono dovuti intervenire i carabinieri.

Si sono barricati dentro mettendo tutto a soqquadro, portando i mobili dinnanzi ai cancelli, chiudendoi con catene e non permettendo a due operatori di uscire. Sono dovuti intervenire i carabinieri per placare gli animi dei migranti ospiti del centro Sprar di Curcuraci che, intorno alle 17.30, hanno dato luogo ad una piccola rivolta di protesta. Secondo quanto emerso, alla base del gesto vi sarebbero motivi legati al pocket money, ossia alla diaria concessa ai rifugiati o ai richiedenti asilo ospiti nei centri di accoglienza. Sembrerebbe che i migranti che vivono allinterno dello Sprar di Curcuraci, infatti, non ricevano i loro bonus giornalieri da quasi due mesi. “Mi sono recato sul posto per cercare di capire cosa stesse accadendo”, ha dichiarato il neo eletto all’Ars Antonio De Luca, in forza al MoVimento 5 Stelle. “Adesso la questione è rientrata ma il problema non può dirsi di certo risolto considerando che non è la prima volta, a quanto mi è stato riferito, che si verificano dei ritardi nei pagamenti di utenti e operatori. E’ per questo che, al più presto, promuoverò un incontro con l’amministrazione comunale”. Dopo aver riportato l’ordine, i militari hanno proceduto alla denuncia di violenza privata per quattro migranti. Ve. Cro.)