Il governo Musumeciha dato mandato per avviare le procedure di progettazione e finanziamento dell'opera, nell'ambito del Piano regionale per la ripresa e la resilienza
Dopo tanti anni di attesa, la realizzazione di una strada veloce di collegamento tra la costa del tirreno e quella ionica comincia ad apparire più vicina. L’arteria stradale, chiamata “intervalliva”, di fondamentale importanza per il collegamento fra i Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Rodì Milici, Fondachelli Fantina, Francavilla di Sicilia e Giardini Naxos, ha avuto il via libera dal governo Musumeci, che ha dato mandato ai dipartimenti regionale delle Infrastrutture e della Programmazione per avviare le necessarie procedure di progettazione e finanziamento dell’opera, nell’ambito del Piano regionale per la ripresa e la resilienza.
L’infrastruttura rientra fra gli obiettivi di ammodernamento ed efficientamento delle principali reti viarie dell’Isola e sarà un asse stradale di grande utilità nella provincia messinese, che unirà lungo un tratto di 45 chilometri i due versanti che coprono anche due importanti Bacini turistici, quello tirrenico-Eolie e quello di Taormina.
«Si tratta – dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – di un’opera di interesse strategico per decongestionare il traffico autostradale nell’area del Messinese. Ma anche per valorizzare l’intera valle e rendere più agevole il collegamento con le comunità attraversate dall’arteria».
«Attraverso il dipartimento regionale Tecnico – dice l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – daremo costante impulso alla progettazione di questa strada: un’opera di valenza regionale da anni attesa da un’ampia fascia di popolazione».
Per giungere
al progetto esecutivo si terrà conto di quello preliminare esistente, redatto
dal Comune di Fondachelli Fantina nel 2016, che prevedeva un costo complessivo
di circa 50 milioni di euro. Un Piano che dovrà essere aggiornato alla luce
delle nuova normativa sui lavori pubblici, il cui costo potrebbe raggiungere
anche i 70 milioni di euro. Per la realizzazione dell’opera, la Regione
attingerà a fondi extraregionali, ma non si esclude la possibilità di
utilizzare le risorse del Recovery plan destinate alle infrastrutture di grande
interesse.
Vorrei ricordare al caro assessore Falcone che la provincia di Messina aspetta da almeno trent’anni gli svincoli di Alì Terme e Monforte san Giorgio, indispensabili a decongestionare il traffico dei paesi sempre più popolati. Spero in un’accelerazione dell’iter con inizio lavori al più presto