Realtà e figure che hanno reso migliore quest'anno
MESSINA – Intanto, una premessa. Si tratta solo di un numero esiguo di realtà e figure che hanno fatto bene nel 2024. Ma non è un elenco esaustivo. E ci saranno tanti altri, nel silenzio, che agiscono per il bene collettivo.
Ecco alcune menzioni.
Una prima segnalazione spetta alla Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Un’eccellenza che non merita proroghe ma finalmente stabilità e un giusto riconoscimento dal governo regionale.
Yasmine. Per chi scrive è lei il personaggio dell’anno. O uno dei personaggi del 2024. Ci riferiamo alla undicenne salvata in mare a Lampedusa, dopo il naufragio, dal veliero “Trotamar III” della ong “Compass collective”. Yasmine è stata recuperata grazie alla sua voce, alla sua improvvisa richiesta d’aiuto, mentre era straordinariamente aggrappata a una camera d’aria. Aggrappata alla vita.
Per i migranti e contro i muri
Yasmine e il suo viaggio disperato in barca dalla Sierra Leone non vanno dimenticati. Ma anche agli altri 44 migranti, compreso il fratello della ragazzina, morti in mare. Un altro naufragio. Un’altra strage di migranti, mentre l’Europa e l’Italia non hanno voce e non hanno testa. Non possiedono “un cuore che basta agli occhi”, come canta De Gregori in “Santa Lucia”. Yasmine è la ragazza del futuro perché prima o poi i muri saranno abbattuti e le nostre società si evolveranno.
Alla stazione di Messina al fianco dei più fragili
Sul piano della solidarietà ricordiamo, l’impegno per famiglie e bambini in povertà, a Messina, di Terra di Gesù Onlus, e del gruppo psicoanalitico “Sostieni un paziente a distanza”. E come non pensare al lavoro nel territorio di fra Giuseppe, cappellano della stazione di Messina.
Ha raccontato di recente il frate: ““L’ambiente di Rfi, Rete ferroviaria italiana, è stato sempre accogliente. Ma tutti, dal gruppo Ferrovie dello Stato di Trenitalia a Blu Jet, hanno sempre dimostrato una grande collaborazione. Qui la polizia ferroviaria, insieme con i Servizi sociali del Comune, fa un lavoro meraviglioso. Io ho partecipato a diversi incontri dei cappellani di stazione. Ma l’esperienza alla stazione di Messina è la più bella di tutte. Qui siamo stati fino alle tre o alle quattro del mattino per capire dove collocare una ragazzina che doveva andare a Napoli, dove l’aspettava una signora per motivi che nel frattempo abbiamo intuito. Devo ringraziare poliziotti che dimostrano di essere padri di famiglia. L’aspetto più bello dell’essere padre. Poliziotti quasi in pensione che mi hanno insegnato l’importanza di questa componente paterna. Io ho imparato tanto da loro. Non è automatico. Io non ho figli e ho imparato da loro a essere padre”.
Da sottolineare pure il lavoro straordinario sul piano culturale della Libera compagnia del teatro per sognare, nata all’interno della Casa circondariale di Messina, con D’aRteventi e Daniela Ursino. Ques’ultima è direttrice artistica del Teatro Piccolo Shakespeare, all’interno del carcere. Ed è un vero miracolo quello compiuto da Francesco Torre e dal Cineforum Orione, presieduto da Nino Genovese, con una programmazione d’altissima qualità al Lux. Torre è anche direttore artistico del Cineclub dei piccoli e la realizzazione del Festival dei circoli del cinema, con la sua guida come segretario della federazione, è stata un successo.
A proposito d’eccellenze culturali, un accenno va fatto pure alle associazioni musicali: Accademia Filarmonica, Filarmonica Laudamo e “Vincenzo Bellini” di Messina.
Chiunque volesse segnalare persone e realtà del 2024 significative può scriverci alla mail info@tempostretto.it.