Il messinese ha fondato con Giuseppe Macca ethics4growth, società che aiuta piccole e medie imprese nel percorso verso la transizione ecologica: "Messina? Migliora"
Da Messina alla Spagna, dove vive da 7 anni, passando per Newcastle e Roma, con nel cuore la passione per i viaggi e nella testa il progetto ethics4growth, recentemente premiato a Lugano e rivolto alla sostenibilità ambientale. Il 31enne Claudio Camarda, lontano dallo Stretto, miete consensi e insegue i propri sogni, in un contesto sempre più attuale, come la salvaguardia dell’ambiente. La sua start-up, fondata con il collega Giuseppe Macca, punta allo sviluppo del territorio, parlando di sostenibilità in vari settori e con un occhio a piccole e medie imprese, aiutate nella transizione ecologica.
La start-up nasce nel 2020
“La start-up nasce nel 2020 – ha raccontato Claudio ai microfoni di Tempostretto -, grazie all’idea del mio collega di università Giuseppe Macca. Durante la pandemia ha pensato di lanciare una società sulla sostenibilità. Lui aveva studiato il settore e aveva bisogno di chi si occupava del marketing e della comunicazione. Questo è il mio ambito, visto che mi sono laureato in media e public relations alla Newcastle University oltre che in Scienze politiche e relazioni internazionali alla Luiss a Roma. Ho subito detto sì, anche perché credo fortemente nell’argomento. Non si parla solo del riciclo, ma è un qualcosa da vivere ogni giorno a 360 gradi”.
Gli obiettivi
Poi gli obiettivi di ethics4growth: “Noi aiutiamo le piccole e medie imprese nel percorso verso la transizione ecologica, fissando vari obiettivi, che solitamente si vedono sul lungo periodo. Creiamo per le aziende dei piani strategici, diamo consulenza esclusiva in base alle loro esigenze, come fossero dei vestiti da indossare su misura. Esempi più in piccolo possono essere l’utilizzare cassonetti diversi, raccogliere la carta o la plastica in modo diverso, ma si va fino a piani strategici complessi di tre, quattro o cinque anni, per tentare di raggiungere vari obiettivi e soprattutto rispettare le linee guide dell’Unione Europea”.
Claudio: “Quando abbiamo capito di essere sulla giusta strada”
Difficile partire durante la pandemia, ma Claudio e Giuseppe non si sono fermati e hanno colto al balzo l’occasione: “Durante il periodo del Covid, non avendo la possibilità fisica per andare a parlare con le persone, abbiamo ideato un format che si chiamava ‘e4g live’, invitando personaggi illustri in quest’ambito per discutere di vari argomenti. Questi esperti, in 20 o 30 minuti, ci spiegavano molte cose in vari settori della sostenibilità. Un giorno abbiamo deciso di parlare di futuro e abbiamo contattato l’ex head of future literacy dell’Unesco, Riel Miller. Non pensavamo potesse dirci sì ma così è stato. E quando si riesce a parlare con personaggi così illustri, che solitamente parlano con capi di stato, capisci che sei sulla strada giusta. Noi diciamo sempre che il mondo è un fazzoletto: magari pensi di non arrivare a una persona, ma invece è vicina a te. Da lì abbiamo iniziato anche a collaborare, con un piccolo laboratorio di futuro, in cui parliamo di come intervenire e cosa si può cambiare”.
“Un esempio – prosegue – è il museo del Mare. Parliamo con 20 o 30 persone e ognuna di loro deve buttare giù qualche idea: come vedi il mare tra 10 o 20 anni, se pensi sia più pulito o sporco. Si sommano tutte le idee e si traggono conclusioni, spesso vengono fuori cose curiose più attinenti al presente che al futuro”. E il futuro della start up? “Spero il più alto possibile, siamo ambiziosi. Ogni giorno vogliamo essere vicino a organizzazioni, municipalità, enti nazionali e internazionali. Ci piace poter partecipare a progetti di questo tipo”.
Claudio: “Messina migliora”
Claudio rivolge uno sguardo anche alla sua città: “Messina ha fatto passi in avanti, sulla sostenibilità. In Italia si guarda a Messina come un esempio nel riciclo della carta e cartone ad esempio. Io ogni volta che torno la vedo migliore, più pulita ed ecosostenibile. Ovviamente ci sono tantissimi passi ancora da fare, ma la spinta verso un miglioramento la vedo”. E infine i viaggi. Il messinese porta avanti anche un altro progetto parallelo, legato alla sua passione per i viaggi. Si tratta di un blog chiamato “Fly and grow”, creato con la sua compagna Luz Elena Royo Garcia, totalmente in lingua spagnola: “Da buon messinese e siciliano cerco di esaltare le mie zone, la mia terra. Quasi pubblicizzo la Sicilia davanti agli spagnoli, spiego loro cosa significhi. Ci sono poi varie sezioni, legati ovviamente alla Spagna”.