Dipendono dai lavori sul viadotto Ritiro, non dalla chiusura dell'uscita di Giostra. Le alternative: la strada dei colli o il treno
Il viadotto Ritiro è stato dichiarato a rischio nel 2012 e il traffico canalizzato su un’unica corsia. Così da 8 anni si patiscono disagi per muoversi da Messina alla costa tirrenica e viceversa. I lavori sono stati consegnati il 29 aprile 2016 e ancora ci vorrà almeno un anno e mezzo per la conclusione.
Dallo scorso 2 marzo è prevista l’uscita obbligatoria a Giostra per chi viene da Villafranca, un provvedimento necessario per consentire lo smontaggio e il rimontaggio della carreggiata lato monte. Le code sono all’ordine del giorno, in questo servizio eravamo stati facili profeti. Se poi, come ieri, un camion va in panne e blocca l’unica corsia, ecco che scoppia il caos.
I lavori a rilento sul viadotto Ritiro
Per questo l’amministrazione comunale di Messina non ha nessuna colpa. Il problema si crea perché per fare le grandi opere pubbliche in Sicilia ci vogliono dieci anni, nella migliore delle ipotesi. E infatti dal 2012 la questione sarà risolta nel 2022, sempre se non ci saranno altri intoppi.
Riaprire l’uscita di Giostra peggiorerebbe la situazione
La vicenda è complicata, tanto che molti non ci hanno capito granché. Chi chiede la riapertura dell’uscita di Giostra, ad esempio. Un’ipotesi che avrebbe peggiorato la situazione di ieri, perché avrebbe portato un flusso in più allo svincolo. Con la chiusura, si aggrava la situazione in città tra Boccetta e Giostra ma delle due l’una perché i mezzi da qualche parte devono pur passare.
Le due rampe Giostra – Annunziata
Certo, logica avrebbe voluto che le rampe di collegamento diretto con la galleria San Jachiddu, e quindi con l’Annunziata, fossero aperte. Ma anche questo non c’entra col caos di ieri, che si sarebbe creato ugualmente perché si tratta di due direzioni opposte. Questo è un capitolo a parte. Solo ora emerge che servono lavori addirittura da un milione e mezzo, nonostante le due rampe non siano state mai aperte e usate. Un’anomalia che potrebbe sfociare nelle vie giudiziarie.
Le responsabilità tecniche da accertare ma anche quelle politiche
Non bisogna dimenticare, però, che ci sono anche delle responsabilità politiche. Com’è possibile che ci si sia accorti del problema solo a febbraio 2020? L’apertura di quelle due rampe doveva essere programmata tre anni fa, cioè in concomitanza con l’apertura dell’uscita di Giostra, avvenuta il 31 luglio 2017. Per un motivo o per un altro, nessuno valido, fu sempre rimandata. Tanto da accorgersi solo quest’anno che servono dei lavori. Se i giusti controlli fossero stati fatti tre anni fa (giunta Accorinti) o due anni fa (giunta De Luca) o l’anno scorso (sempre giunta De Luca), fermo restando l’accertamento delle responsabilità, a quest’ora la città avrebbe già potuto fruire delle rampe.
I vigili urbani
Adesso c’è poco da fare e le file appaiano inevitabili. Né la presenza dei vigili urbani potrebbe cambiare qualcosa. Non possono allargare la strada o spostare un camion che resta in panne e blocca tutto. Il problema è strutturale.
La tecnologia e le alternative
Premesso che i cittadini sono vittime, nel 2020 è bene saper usare la tecnologia per trovare le alternative. Ad esempio si può usare Google Maps, che indica in rosso scuro i tratti dove c’è alto traffico e i tempi per raggiungere un determinato luogo in base alle condizioni del momento, suggerendo la soluzione migliore. La strada statale 113 parte da Villafranca, passa da Gesso e dalle Quattro Strade, permette di arrivare al bivio tra Ritiro e Gravitelli in 23 minuti e in pieno centro città, zona Università e Tribunale, in 35 minuti. Tempi lunghi in condizioni di normalità ma se tramite tangenziale ci si impiega due ore… Perdipiù gratis, rispetto a quell’euro e venti centesimi di pedaggio che suona proprio come una beffa, dopo le code.
Cosa c’entra la strada San Michele – Portella?
Tra le obiezioni errate anche quella di chi ricorda che la strada San Michele – Portella è chiusa per un tratto a causa di una frana. E’ vero, ma cosa c’entra con la strada statale 113 Villafranca – Gesso – Quattro Strade – Ritiro/Gravitelli? Nulla, sono due strade diverse, quest’ultima libera e percorribile. Non sempre, ma in determinati casi, come ieri, è più conveniente passare dai colli invece che dalla tangenziale.
Il treno
Per chi può, infine, c’è anche la soluzione treno. Con le relazioni più veloci, per arrivare a Messina s’impiegano 10 minuti da Villafranca, 14 da Rometta e 20 da Milazzo.
(Marco Ipsale)
Il Vostro articolo è corretto, la sintesi molto razionale, come sempre la Vostra informazione è puntuale e scevra da condizionamenti. Ma mi permetto di fare un paio di semplici osservazioni poichè anche io, ieri, sono stato letteralmente “sequestrato” sul tratto Villafranca-Giostra, che ho percorso in ben 2 ore e 20 minuti… Intanto, su tutta la tratta non c’era un solo (dicasi uno solo) operaio al lavoro. I birilli che da Giostra arrivano ben oltre la galleria telegrafo, hanno creato una tremenda strozzatura che si è tramutata in un tappo di cemento misto alla ferraglia delle automobili roventi. Inoltre, cosa ancor più grave, nessuno segnalava all’ingresso dell’autostrada che ci si sarebbe trovati bloccati e senza via d’uscita alcuna. L’omino con la bandieruola arancione, avvisava gli automobilisti neppure 50 metri dopo che avevano varcato il pedaggio di Villafranca, quando ormai erano “in trappola”. Il buon senso, e direi anche il rispetto per la gente, avrebbe dovuto suggerire ai poco solerti dirigenti del Cas… di far si che si potessero avvisare, anche con dei semplici cartelli, prima di oltrepassare la barriera. Ma tant’è…. Ovviamente le colpe sono sempre di tutti e di nessuno.
Ma ci raccontiamo le favole? Come può sfiorarvi la mente che l’ente autostrade sia interessato al benessere dei suoi utenti?? A loro importa incassare il pedaggio poi non gliene frega niente. Inoltre, avete fatto caso a quanti operai lavorano per il ripristino dei ponti in questione?Di questo passo chissà quanti anni ci vorranno,se la ditta appaltatrice dovrà pagare delle penali per la mancanza di ultimazione dei lavori entro i tempi di contratto, queste saranno devolute all’ente autostrade, che continuerà a intascarsi il prezzo pieno del pedaggio. Perciò, da un’attenta analisi, quelli che pagano siamo sempre noi.
Quando si crea un blocco stradale gli addetti al traffico (CAS e polizia stradale) dovrebbero indicare agli utenti percorsi alternativi nei caselli precedenti. Posso capire il CAS che non avrebbe rinunciato volentieri al pedaggio di migliaia di automobilisti….ma la Polizia Stradale dov’era?
A fare multe per ruote liscie e cinture di sicurezza loro così si finanziano.
Finalmente un intervento fatto bene con intelligenza obiettività, scevro da ogni condizionamento pseudo politico o di parte complimenti Sig Ipsale condivido pienamente le considerazioni fatte. L unica cosa sulla quale non sono pienamente d’accordo è sull’intervento dei vigili urbani e aggiungo vertici autostrada.Nel senso che all’uscita della galleria San Jachiddu avrebbero potuto indirizzare all’ingresso di Boccetta e per quanto riguarda l’autostrada consiglierei l’uscita a Rometta.
non sapevo si potesse lasciare l’autostrada allo svincolo di Villafranca…..che l’addetto al servizio stradale segnalasse mediante dispositivo visibile la situazione di ingorgo prima o dopo la barriera di Villafranca credo che cambi poco
No, sig. Giorgio, non c’è l’uscita Villafranca per chi va in direzione Messina. Ed infatti io ero appena ENTRATO dal casello di Villafranca, quando mi sono trovato imbottigliato dopo appena 200 metri. Tutte le altre osservazioni comuni comunque vanno in un’unica direzione: chi dovrebbe sovrintendere ad una quantomeno “civile” circolazione, dimostra poca capacità di intervenire con logica e raziocinio
sono un pendolare, in questi anni ne ho viste veramente tante su quel tratto di “AUTOSTRADA”, se vi fate il giro della sicilia in auto avete notato che noi a Messina paghiamo il casello per tutta la REGIONE SICILIA? se vuoi andare a catania o a palermo devi pagare… ma tutto il resto della sicilia perchè non è a pagamento? perchè ragusa siracusa trapani ecc ecc non pagano? perchè non hanno un autostrada mi direte, infatti hanno una strada GRATIS nettamente migliore della nostra e noi nonostante tutto paghiamo un euro e venti per fare forse 12 chilometri (giostra villafranca) di fila, di buche e di manto stradale deformato… vorrei sapere chi è il responsabile.. e DOVREMMO FINIRE DI ABBASSARE LA TESTA E FARGLIELA PAGARE A TUTTI QUESTI CIALTRONI, quantomeno dovrebbero scontare il pedaggio visto i disservizi che siamo costretti a subire da anni, ma come ha scritto sopra il sign. Franco Maricchiolo le colpe sono sempre di tutti e di nessuno.
La viabilità è di pochi illuminati………i bei pannelli elettronici quando entreranno in funzione? Tanto per dirne una…….possibile mai che nel messinese non funziona mai niente? Il CAS è un altro enigma, basti pensare la frana di letoianni, per non parlare del tratto da Patti verso Palermo dove abbiamo gallerie buie ad unica corsia da almeno 15 anni e manto stradale assurdo. Mai visti operai in zona………e nessuno fa nulla
Ma io vorrei sapere se queste persone che hanno pensato di chiudere tutti e due i viadotti, rovinando la vita, più di prima, ai cittadini messinesi e non, che studi hanno fatto.. aspettare di finire il primo e spostare il traffico su quello con un doppio senso di marcia, era troppo facile. Avete rovinato una città e ancora il peggio deve arrivare, con la ripresa delle scuole e il rientro in città sarà impossibile la viabilità x tutta la zona nord. Siete da galera, x disastro volontario.
…riguardo le rampe di collegamento diretto con la galleria San Jachiddu, e quindi con l’Annunziata, che ancora sono chiuse mi chiedo: ma il collaudo a fine lavori è stato eseguito? e come è risultato? …
In questo articolo la risposta alla sua domanda https://www.tempostretto.it/news/messina-tempi-lunghi-per-le-rampe-giostra-annunziata-servono-interventi-seri.html
Ieri sera alle 21 ho visto degli operai lavorare sul viadotto ritiro.
Dovremmo proteggerli meglio dei panda.
Sono più rari questi operai rispetto ai cari animaletti.
Magari si nutrono pure loro di foglie di eucalipto.
La magistratura DEVE intervenire, tanto poi la prescrizione risolve tutto.
Il messinese è un poltrone nato ed anche limitato mentalmente.
Non è da oggi che si sa di questi disagi, ma il messinese buzzurro e buddace prende lo stesso la tangenziale, ben sapendo le cose come vanno.
Se uno è deficiente perchè prendersela con chi non può fare altrimenti che eseguire questi lavori?
Quando, poi, i ponti crollano, la colpa è sempre degli altri!!!!!!
Si parla sempre di code e di problemi da risolvere ma gli operai che lavorano nella zona interessata dove sono? io personalmente ne ho visti in tutto il periodo estivo due o al massimo tre e non tutti i giorni. L’unica soluzione e la forza lavoro in quanto non penso che senza di loro si possa risolvere il problema.
È vergognoso quello che succede in questo tratto di autostrada, il casello di ponte Gallo non dovrebbe esistere, a maggior ragione con tutti questi disservizi , pagare x fare interminabili file è una follia, penso che solo a Messina si vedono certe cose, non voglio ancora pensare cosa succederà alla ripresa delle scuole
Continuiamo a farci prendere in giro da chiunque, società appaltatrice dei lavori compresa che afferma che già da un mese almeno avremmo visto lavorare 80 (!) operai. Io, come tutti, e da sempre, quando transito nei pressi del cantiere raramente vedo operai al lavoro, al massimo (e raramente) 4/5. In altre città si sarebbe riversata in strada tutta la cittadinanza bloccando strade, autostrade, caselli compresi!