Sicilia, dai Csv l'appello ai candidati presidenti: "Non dimenticate il Terzo settore"

Sicilia, dai Csv l’appello ai candidati presidenti: “Non dimenticate il Terzo settore”

Redazione

Sicilia, dai Csv l’appello ai candidati presidenti: “Non dimenticate il Terzo settore”

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sabato 24 Settembre 2022 - 16:01

Ecco le richieste inviate dai Centri di servizio per il volontariato

I Centri di servizio per il volontariato della Sicilia, il Csv Etneo Catania, il Cesv Messina e il Cesvop Palermo, lanciano un appello ai candidati alla presidenze della Regione siciliana a poche ore dal voto. Una frase semplice, ma perentoria: “Non dimenticate il terzo settore”.

I Csv ai candidati: “Non dimenticate il Terzo settore”

Nel documento inviato dai Csv siciliani, le associazioni spiegano: “I Centri di servizio per il volontariato sono gli enti preposti, come previsto dal Codice del Terzo settore, a qualificare e promuovere il volontariato e la solidarietà organizzata nei propri territori di competenza. Essi, per mandato istituzionale, supportano tutti i volontari degli enti di Terzo settore, e conoscono da vicino il grande valore che essi rivestono nella comunità. In Sicilia, si tratta di un fenomeno che ha proporzioni rilevanti con circa 2.800 enti fra organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, senza contare le imprese sociali e il non profit. Un movimento di partecipazione che coinvolge in maniera attiva decine di migliaia di persone che fanno dell’interesse pubblico il loro interesse, collaborando anche con gli enti pubblici. Chi può dimenticare l’impegno gratuito dei tanti volontari che si sono spesi nell’emergenza sociale scaturita dalla pandemia, così come nell’accoglienza dei profughi ucraini. Questo è solo uno dei tantissimi esempi che si potrebbero fare”.

Le richieste

L’invito ai candidati alla presidenza si divide in vari punti. I centri di servizio per il volontariato chiedono di “cogliere appieno i valori e la visione che muovono il Terzo settore. Non dimenticare il terzo settore significa condurre politiche che siano sempre ispirate all’interesse pubblico e al bene sociale di tutti, con fatti e interventi adeguati”. Poi secondo i CSV bisogna “dare spazi e possibilità di interlocuzione e verifica ai cittadini”. L’aspetto riguardante il confronto costante con la cittadinanza va di pari passo al terzo punto, che riguarda i “processi di coprogrammazione e coprogettazione tra Terzo settore e amministrazioni pubbliche”. E ancora si chiede di “potenziare e supportare la crescita e la qualità del volontariato” e di “valorizzare a fini sociali il grande patrimonio dei beni confiscati alle mafie”.

I Csv poi concludono puntando i fari sul volontariato giovanile, considerato “una formidabile esperienza di cittadinanza da cui maturano scelte di vita e traiettorie professionali all’insegna dei valori umani alla base della convivenza democratica e della nostra Costituzione repubblicana“. Un impegno che va riconosciuto ufficialmente, secondi i centri siciliani. E infine alla Regione si chiede di verificare i requisiti per “la definitiva trasmigrazione degli enti dai registri regionali al nuovo registro unico”.

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