I consiglieri Gioveni, Terranova, Biancuzzo e Sanò, Msi Fiamma Tricolore e semplici cittadini segnalano disservizi in diverse zone della città. Molte segnalazioni restano ignorate e i residenti non sanno più a chi rivolgersi
San Filippo, Zafferia e Mili Marina nella zona sud. Il viale Italia in pieno centro città. Via del Fante e i villaggi collinari della zona nord. Una lunga serie di segnalazioni di disservizi e di piccoli disagi che, sommati, creano un quadro sconfortante.
Iniziamo dalla strada di collegamento tra San Filippo Superiore e Inferiore. Il consigliere comunale Libero Gioveni segnala “situazioni di potenziale pericolo per gli automobilisti che transitano dall'arteria, che già di per sé, nonostante sia a doppio senso di circolazione, è di dimensioni parecchio ristrette. I margini della carreggiata in parecchi punti sono invasi da rovi ed erbacce che ne restringono ulteriormente le dimensioni, costringendo quindi le auto in transito a spostarsi verso la corsia opposta col serio e concreto rischio di incidenti con i veicoli incrocianti. Mettendo, pertanto, in secondo piano il degrado ambientale, non si può non esprimere preoccupazione per la sicurezza degli automobilisti che tra l'altro viene ulteriormente compromessa anche dalla mancanza in un tratto del muro e della ringhiera di protezione che, seppur segnalati, non possono certamente rimanere in una simile condizione di precarietà, soprattutto perché, oltre a proteggere la strada da un'altezza considerevole, si trovano in curva”. Gioveni si è rivolto agli assessori De Cola e Ialacqua per chiedere immediati interventi.
A Zafferia, invece, sabato pomeriggio, nei pressi del viadotto autostradale, si è schiantato al suolo l’ennesimo lampione, fortunatamente senza gravi conseguenze. “Sono una decina i punti luce non funzionanti – ricorda il consigliere della II circoscrizione, Giampiero Terranova – lungo la salita che conduce al villaggio. Interi tratti della strada sono al buio e pericolosi. Considerata la densità abitativa della zona e per la presenza di pedoni che transitano lungo la strada priva di marciapiedi la situazione è diventata molto pericolosa per l’incolumità. A nulla sono valse le ripetute segnalazioni, interrogazioni e i vari solleciti di intervento per il ripristino dei pali caduti e dei corpi illuminanti mancanti. Inoltre, ogni volta che piove, il primo tratto di impianto per circa 200 metri si spegne. Le lampade si alternano dal colore bianco a quello giallo creando sbalzi di illuminazione”.
Sul ponte di Mili Marina, nel settembre 2014, si sono verificati piccoli crolli, ma a poco sono servite le richieste di intervento avanzate da Msi Fiamma Tricolore, che ha fato anche un esposto al procuratore della Repubblica. “La struttura – si legge in una nota – è in evidente stato di abbandono, con l’impalcatura in ferro scoperta e il cemento deteriorato. Inoltre la zona è ad alto rischio idrogeologico ed il torrente sottostante funge da discarica abusiva, impedendo il normale deflusso delle acque. Gli interventi messi in atto dal Comune non hanno riguardato la messa in sicurezza del ponte”.
Disagi e disservizi anche in centro città. Sul viale Italia, in corrispondenza dell’ufficio postale, la fogna scorre a cielo aperto da quasi un mese ma le segnalazioni non sono servite a niente. A scriverlo, l’ing. Giuseppe Chiofalo che, dopo essersi rivolto invano ad Amam, Vigili Urbani e Ufficio di Gabinetto del Comune, adesso chiama in causa direttamente il sindaco Renato Accorinti: “Da tre tombini della fognatura comunale vengono fuori liquidi maleodoranti. Il 20 dicembre ho segnalato il problema all’Amam che mi ha risposto che si tratta di un problema strutturale ed avrebbe fatto intervenire l’autoespurgo. Ho poi contattato la Polizia Municipale, il dipartimento comunale e l’Ufficio di Gabinetto. Tutti hanno mostrato disponibilità ma ad oggi nulla è cambiato. Ora mi rivolgo al sindaco come responsabile dell’igiene pubblica e come capo di un’amministrazione che si è sempre detta vicina ai problemi dei cittadini. I residenti sono esasperati e, in mancanza di risposte, saremo costretti a rivolgerci all’Autorità giudiziaria”.
Problema simile anche in zona Annunziata, in via del Fante. ”Quasi un anno fa – scrive un nostro lettore, Francesco Crisafulli – ho denunciato l’invasione di liquami fognari da un vicolo verso la via del Fante, in corrispondenza del numero civico 38. Da allora nulla è cambiato e ancora oggi la strada è invasa dai liquami”.
Nell’estrema periferia nord, infine, torna a latitare il servizio Atm. A segnalarlo, stavolta, il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo: “Niente autobus a Gesso, Castanea, Salice e Le Masse, mentre sulla riviera gli orari non vengono mai rispettati e le due corse mattutine in partenza da Ponte Gallo non sono funzionali. La prima, alle 6.20, fa arrivare i ragazzi a scuola troppo presto; la seconda, alle 7.25, troppo tardi. Da circa un mese sono state soppresse, invece, le corse via tangenziale e i ragazzi e i lavoratori sono costretti all’utilizzo dei mezzi privati”. Biancuzzo si rivolge al prefetto per chiedere l’istituzione di un servizio di trasporto tramite ditte private, o persino con i mezzi militari “per consentire il diritto allo studio, così come recita la Costituzione. I ragazzi non possono svegliarsi alle 5 per rientrare a casa alle 17. Quando si riposano e quando studiano?”.
Parla di diritto allo studio negato anche il collega Giuseppe Sanò: "Mi unisco alle richieste dei colleghi della VI Circoscrizione chiedendo a gran voce che i concittadini che risiedono nei villaggi collinari possano essere trattati alla stregua dei più fortunati residenti in centro, poiché il gettito fiscale colpisce tutti in egual misura ma i servizi che le istituzioni restituiscono sono ineguali, creando reali differenze tra lavoratori e tra ragazzi in età scolare, accentuando situazioni di emarginazione.
Solite storie in salsa messinese. Ciò che fa infuriare è che in questo stato (“s” minuscola di proposito) siamo tassati sanguinosamente, paghiamo anche l’aria che respiriamo e poi dobbiamo vivere e leggere questi disagi veramente incredibili. Si parla di servizi essenziali, di decenza indispensabile. La verità, tanto per cambiare, sta nella “coscienza” di assessori e amministratori passati e presenti, che qui a Messina hanno moltissimo da farsi perdonare (eufemisticamente parlando)…
PS: mi auguro che la parola “assessori” non venga censurata come accaduto in passato…
Solite storie in salsa messinese. Ciò che fa infuriare è che in questo stato (“s” minuscola di proposito) siamo tassati sanguinosamente, paghiamo anche l’aria che respiriamo e poi dobbiamo vivere e leggere questi disagi veramente incredibili. Si parla di servizi essenziali, di decenza indispensabile. La verità, tanto per cambiare, sta nella “coscienza” di assessori e amministratori passati e presenti, che qui a Messina hanno moltissimo da farsi perdonare (eufemisticamente parlando)…
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Una bomba atomica da nord a sud e si ricostruisce messina e messinesi.
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