L'attore, autore e regista siciliano racconta il viaggio di un ragazzino in un ipotetico "inferno". Una storia autobiografica
Torna alla Sala Laudamo Vincenzo Pirrotta. L’autore, regista e attore siciliano, uno dei più importanti in tutto il panorama italiano, presenterà “All’ombra della collina”, in scena dal 15 al 17 febbraio per il cartellone “Paradosso sull’Autore”, curato da Dario Tomasello.
“All’ombra della collina” un ragazzino compie, come nella più grande tradizione letteraria antica, da Omero a Virgilio, un viaggio in un ipotetico “inferno” scoprendo, accompagnato da un mentore che per lui è stato maestro parlandogli attraverso i libri che sin da piccolo egli leggeva, eredità lasciatagli dal nonno comunista, in un paese della provincia palermitana mafioso e democristiano, dei personaggi che veri o immaginari hanno costellato la sua infanzia. A poco a poco scopre che l’inferno che tutti gli scagliavano in faccia altro non era che il ribollìo della sua immaginazione e che l’inferno è solo dentro la nostra testa. Non esiste l’inferno se noi non ce lo creiamo.
Si tratta di un racconto che può definirsi autobiografico. Non a caso, all’inizio dello spettacolo, appare lo stesso Pirrotta in una sorta di prologo personale: si siede su una sedia e si mette a tu per tu con il suo pubblico, al quale spiega la nascita e l’esigenza di un testo simile.
Vincenzo Pirrotta è stato allievo del maestro Mimmo Cuticchio e si è diplomato alla scuola di teatro dell’ I.N.D.A. (Istituto Nazionale del Dramma Antico). Ha lavorato dal 1990 al 1996 al ciclo di spettacoli classici che si svolgono al teatro Greco di Siracusa. Ha scritto la trilogia “I tesori della Zisa” che comprende i testi: “N’gnanzoù” (edizioni Plectica), “La fuga di Enea”, “La morte di Giufà”. Ha scritto pure: “Male d’attore”, “Almanacco del tempo perso”, “All’ombra della collina” di cui ha curato anche la regia. Ha diretto anche “La lupa” di Giovanni Verga per le Verghiane 2002; Il “Prometeo” di Eschilo per l’associazione Campania grandi classici; “Fondali riflessi” tratto da “Il vecchio e il mare” di Hemingway; Ha scritto a quattro mani con Peppe Lanzetta “Malaluna” (premio E.T.I. olimpici del teatro 2004) che racconta le città di Palermo e Napoli, ospite di numerosi teatri stabili d’innovazione e che ha debuttato nel prestigioso progetto “Petrolio” di Mario Martone.
È stato protagonista nel “Tancredi e Clorinda” e “Histoire du Soldat” in programmazione al teatro dell’opera di Roma, e del “Ratto dal serraglio” di Mozart per la regia del maestro Roberto De Simone, con il quale ha iniziato una collaborazione. Ha curato la regia delle “Nozze di Figaro” per il teatro nazionale dell’opera di Malta. Ha diretto e tradotto le “Eumenidi” di Eschilo per la biennale di Venezia 2004. Ha collaborato con la Rai per la realizzazione della trasmissione il terzo anello ad alta voce (I malavoglia di Giovanni Verga). Ha diretto – per ’Istituto nazionale del dramma antico – “U Ciclopu” di Euripide nella traduzione di Pirandello, per questa regia gli è stato assegnato il premio dell’associazione nazionale critici di teatro quale miglior spettacolo del 2005. Ha diretto per il teatro di Roma “La sagra del signore della nave” di Pirandello rielaborando il testo innestando le arcaiche pratiche mediterranee che sono l’oggetto della sua ricerca, e per il quale ha ricevuto il premio Golden Graal come miglior regista della stagione 2005-2006, finalista ai premi E.T.I. come migliore spettacolo d’innovazione, e finalista ai premi U.B.U. 2006 come migliore regia. I suoi spettacoli teatrali sono stati ospitati dai maggiori teatri e Festival Europei (Francia, Belgio, Spagna, Grecia, Germania, Portogallo, Malta, Inghilterra, Montenegro).
Gli spettacoli andranno in scena venerdì 15 e sabato 16 febbraio alle 21, domenica 17 febbraio alle 17.30. Il costo del biglietto, posto unico, è di 10 euro, ridotto 6 euro.