Sono giornate turbolente a Palazzo Zanca dove si cercano soluzioni per scongiurare lo stop dei servizi sociali a causa della mancanza di copertura economica. La Cisl Fp incalza l'amministrazione e annuncia la mobilitazione se non arriveranno risposte certe entro venerdì.
700 lavoratori e migliaia di anziani, disabili, bambini che rischiano di rivivere l’incubo dello stop dei servizi sociali. Accadde per tre mesi durante il commissariamento targato Luigi Croce. Oggi a Palazzo Zanca la situazione economica è così grave che non si sa ancora se al 30 settembre i servizi continueranno ad essere resi. Sono giorni frenetici per gli assessori ai Servizi Sociali e al Bilancio, Nino Mantineo e Guido Signorino, resta ancora qualche spiraglio per trovare la copertura economica necessaria a garantire gli ultimi tre mesi dell’anno, la decisione potrebbe arrivare già nelle prossime ore ma la strada è tutta in salita. La vera salvezza sarebbe l’approvazione del bilancio di previsione 2014 che sbloccherebbe la situazione potendo prevedere le risorse da destinare ai servizi sociali, ma stando alla condizione di totale immobilismo che regna a Palazzo Zanca appare impossibile anche ipotizzare una soluzione del genere. Il Consiglio comunale è infatti ancora in attesa della comunicazione del commissario ad acta sulla data entro cui approvare il bilancio consuntivo 2013. Un consuntivo che l’amministrazione deve modificare per ottenere il parere favorevole dei Revisori dei conti. Parlare oggi di previsionale sembra dunque un miraggio.
In attesa che gli amministratori di Palazzo Zanca tirino fuori dal cilindro una soluzione, il Coordinamento dei Servizi Sociali della Cisl Funzione Pubblica incalza l’Amministrazione per conoscere il destino dei servizi sociali e dei 700 lavoratori operanti nel settore. Per il Responsabile del Coordinamento Rosario Contestabile “non basta dire che si è seriamente preoccupati per le sorti dei servizi sociali della città. Aspettiamo da venerdì scorso risposte concrete e, oltre le preoccupazioni dell’assessore Mantineo, non vediamo nulla di buono per la continuità dei servizi sociali in scadenza il prossimo 30 settembre”.
L’impegno assunto dal vice sindaco Signorino e dell’assessore Mantineo, ricorda la Cisl FP, è stato quello di confrontarsi passo dopo passo con i sindacati e lavorare a soluzioni per dare continuità ai servizi. “Purtroppo – continua Contestabile – non abbiamo ricevuto alcuna notizia e se non l’avremo entro il 26 settembre saremo costretti a una nuova mobilitazione dei lavoratori per chiedere all’Amministrazione cosa intenderà fare dei servizi sociali dal 1 ottobre”.
“Ribadiamo – aggiunge Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl FP Messina – come le proposte presentate dalla Cisl sul riordino dell’intero sistema dei servizi sociali restano sempre valide perché rappresentano l’unico modo per poter riorganizzare in maniera efficace ed efficiente tutti i servizi domiciliari e residenziali, a partire dall’assistenza domiciliare, al trasporto dei disabili, al ricovero in case di riposo e comunità. Fare l’analisi di tutte le risorse disponibili significa capire quanto si può risparmiare e quanto si può razionalizzare. Evidentemente si pensa di continuare sempre con il metodo di un’ingiustificata ed incomprensibile polverizzazione”.
E’ davvero inaccettabile trovarsi ogni tre/quattro mesi con gli stessi problemi senza avere uno straccio di proposta e/o strategia.
Si troveranno le risorse e si farà l’ennesima proroga (nel migliore dei casi). Siamo di fronte ad un pressappochismo imbarazzante.
Lo ripeto per l’ennesima volta, nel 2014 la gente da 27 del mese non può essere chiamata a gestire i problemi di tutti. Sono inadeguati e incapaci di comprendere la reale portata delle questioni che sono chiamati a trattare.
La buona volontà non basta
E’ davvero inaccettabile trovarsi ogni tre/quattro mesi con gli stessi problemi senza avere uno straccio di proposta e/o strategia.
Si troveranno le risorse e si farà l’ennesima proroga (nel migliore dei casi). Siamo di fronte ad un pressappochismo imbarazzante.
Lo ripeto per l’ennesima volta, nel 2014 la gente da 27 del mese non può essere chiamata a gestire i problemi di tutti. Sono inadeguati e incapaci di comprendere la reale portata delle questioni che sono chiamati a trattare.
La buona volontà non basta