l sindacato ha scelto Messina per il suo I congresso regionale. Un'occasione per tracciare un bilancio sulle battaglie portate avanti in questi anni e sui risultati ottenuti grazie al dialogo costante e ad un'azione di lotta unitaria
Il Royal Palace Hotel di Messina ha ospitato il I° Congresso Regionale di S.L.M. Fast Confsal Sicilia. Per il Sindacato dei lavoratori della Mobilità non è stato solo un appuntamento per rinnovare gli Organi Statutari, dopo un percorso di fusione con altre sigle sindacali autonome, divenendo di fatto un unico soggetto più forte nelle contrattazioni, ma anche l’occasione per tracciare un primo bilancio.
“Questo Congresso non è stato convocato a caso nella Città dello Stretto, – ha dichiarato Nino Di Mento, segretario della Fast Confsal porti e navigazione. Dopo la consegna dei lavori del Porto di Tremestieri e la recente istituzione della XVI° Autorità Portuale, ho chiesto espressamente che venisse fatto a Messina proprio dove in questi anni, la Fast Confsal si è spesa in modo esemplare e significativo come organizzazione sindacale autonoma, con risultati straordinari in modo unitario”.
A margine di una conferenza stampa pre-congressuale alla presenza del Segretario generale Nazionale Pietro Serbassi, dei vertici del Sindacato di Sicilia e Calabria, ospite il consigliere Comunale Giuseppe Fusco, in rappresentanza della Deputazione Regionale e Nazionale del Movimento 5 Stelle, si sono ripercorse le fasi salienti di un percorso duro, faticoso e complesso ma in cui si è stati promotori attenti, coerenti e organizzati.
“Un traguardo sofferto ma raggiunto, l’avvio dei lavori del Porto di Tremestieri, dopo la consegna alla Coedmar, da parte dell’Amministrazione De Luca, riscriverà tra due anni e quattro mesi la geografia della portualità nello Stretto, ma già da adesso – continua Di Mento – si avvertono i primi importanti risultati, a cominciare dall’inizio del maxi dragaggio che eviterà l’insabbiamento dell’attuale approdo, ampliandone l’operatività, che vuol dire niente più invasione dei tir in città e conseguenzialmente la continuità lavorativa dei Terminalisti, ed allo stesso tempo il ripascimento nei tratti di costa colpite dalle erosioni. A tal proposito seguiremo attenti e vigili tutte le fasi dei lavori, come abbiamo fatto in tutti questi anni – afferma il Segretario – attraverso un tavolo aperto con l’Amministrazione Comunale per monitorare i vari stadi di avanzamento dei lavori”.
Un altro importante traguardo non meno sofferto, riguarda la XVI° Autorità Portuale, quella dello Stretto, con i porti di Messina, Tremestieri, Milazzo Villa San Giovanni e Reggio Calabria, per la quale la Fast Confsal si è fatta promotrice dell’iniziativa fin dalla prima ora in modo fortemente unitario come federazioni di Sicilia e Calabria col sostegno della Segreteria Generale Nazionale, un impegno a 360 gradi.
Questo accadde quando il precedente governo accorpò in modo illogico Messina con Gioia Tauro, coinvolgendo tutta la cittadinanza con l’avvio di una Petizione Popolare portata avanti attraverso un notevole sforzo organizzativo nelle piazze, nei mercati e nelle feste patronali, e che si è conclusa con più di diecimila firme a sostegno. Oggi l’Autorità Portuale è una realtà, grazie ad un governo che, in questo caso specifico, ha saputo ascoltare le esigenze vere e motivate del territorio, ed al quale la Fast Confsal dà atto ufficialmente e pubblicamente.
“Ma oggi il Sindacato, conclude – Nino Di Mento – deve ancora ultimare la propria opera, attraverso la fattiva collaborazione del Segretario Fast Confsal Calabria Enzo Rogolino, avanzeremo delle iniziative fra le Istituzioni di Sicilia e Calabria per favorire un sano dialogo di integrazione e contenuti, poiché dopo l’ultimazione del Porto di Tremestieri e la chiusura della Rada San Francesco, le due Regioni devono proficuamente realizzare quel sogno di integrazione per lo sviluppo che è stato messo in atto e ridisegnare in modo moderno e pratico la mobilità per rendere competitiva l’Area dello Stretto, creando vantaggi reciproci di sviluppo e occupazione per le due città metropolitane, assicurando allo stesso tempo un’offerta di infrastrutture e di servizi di trasporto efficienti ed in linea con gli standard europei, il 2019 dovrà essere l’anno del dialogo.