Il sindaco si mobilita assieme agli altri primi cittadini: "Giù le mani dai finanziamenti Fsc e Pon Plus"
MESSINA – “Il governo e il ministro Fitto gettano la maschera. Ma non staremo a guardare che vengano scippate le risorse dei Fondi per lo sviluppo e coesione 2014- 20 e Pon Plus 2021-27. E siamo pronti a smascherare le mancate promesse del governo sui fondi Pnrr”. Un sindaco di Messina battagliero per difendere i finanziamenti europei. Scrive in una nota Federico Basile: “D’intesa con gli altri sindaci non permetteremo questo scippo politico sulla gestione di quelle risorse e, per la nostra città, stiamo verificando come tutelare in sede giudiziaria le risorse Fsc che intendono scippare a Messina, nonostante si siano seguite le indicazioni ministeriali”.
“Sui fondi si sta materializzando ciò che da tempo temevamo ma, non credevamo – continua Basile – che si potesse arrivare a tanto. Mentre i Comuni spendono ogni energia possibile per cercare di attuare gli interventi del Piano nazionale per la ripresa e resilienza e rimanere nei tempi come sta facendo Messina, il governo, e il ministro Fitto, lo ribadisco, gettano la maschera. Premesso che – precisa il sindaco – la Città metropolitana di Messina ha attuato ogni intervento a titolarità (cioè di propria competenza) con i fondi Fsc, oggi risulta chiaro perché, dopo diversi solleciti e richieste fatte al dipartimento Coesione e Sviluppo, non è mai stata accettata la riprogrammazione delle risorse disponibili 2014-20, nonostante si fosse formalizzata in tempo e seguendo l’indicazione dello stesso ministro sulla gestione dei fondi non impegnati al 2022″.
“Altro che rassicurazioni ai Comuni dal governo”
E ancora: “Oggi risulta chiaro dove il ministro intende prendere i fondi per coprire la riprogrammazione del Pnrr che i sindaci delle Città metropolitane, e non solo, non hanno mai accettato, ma subìto. Il decreto legge Coesione lo dice chiaramente. Anche se i Comuni sono in regola con i tempi del Piano nazionale per la ripresa e resilienza, il governo vorrebbe utilizzare i fondi Pon Metro Plus 2021-27, già programmati e destinati a interventi pianificati dalle Città metropolitane, per coprire misure del Pnrr che ha in parte, per motivi non certo riconducibili ai Comuni, definanziato. E ovviamente anche le economie degli Fsc 2014 – 20 avranno stessa sorte”.
Conclude Basile: “Dopo le rassicurazioni dei mesi scorsi sulla copertura finanziaria degli interventi di rigenerazione urbana, con i Pui, Piani urbani integrati del Pnrr, oggi si capisce che non hanno trovato altre risorse e hanno messo nero su bianco, con un articolo di legge del decreto coesione, che intendono prendere le risorse dal Pon Metro Plus 2021-27”.