L'Orsa ha incontrato il dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro Gaetano Sciacca per discutere delle perplessità sulle scelte assunzionali dell'Atm. Sciacca ha chiarito di aver già espresso la sua posizione di contrarietà rispetto a quanto messo in campo dall'azienda
La scelta dell’Atm di continuare a ricorrere al metodo dell’agenzia interinale per reclutare nuovi autisti fa ancora discutere. Questa volta è l’Orsa a mettere la lente d’ingrandimento sulle procedure messe in campo dall’azienda trasporti. Il sindacato ha discusso la questione con il dirigente della Direzione Territoriale del lavoro Gaetano Sciacca, ponendo sul tavolo in primis “la singolare coincidenza per cui fra gli assunti sono presenti troppi soggetti legati da parentela a dirigenti e dipendenti dell’Atm” ed evidenziando come tale sistema di assunzione sia dispendioso per la collettività e produca una compressione trasversale dei salari e dei diritti che alla lunga potrebbe estendersi a tutti i dipendenti. L’ispettore Sciacca ha comunicato di aver preso chiara posizione sull’argomento ed ha consegnato all’Orsa la documentazione con cui l’Ufficio del Lavoro ha comunicato ad Atm che “la normativa vigente consente il ricorso a tipologie contrattuali flessibili, ivi compreso il contratto per somministrazione, solo per esigenze temporanee ed eccezionali”, mentre l’Atm “in meno di due anni è ricorsa per la seconda volta all’utilizzo della stessa procedura, con società di somministrazione e con i costi conseguenziali”. L’ispettorato del Lavoro ha segnalato inoltre che “per esigenze simili l’AMAT di Palermo ha deciso, tramite selezione pubblica, di istituire un elenco con graduatoria, cosiddetta long list, dalla quale attingere per l’assunzione di conducenti di autobus”. Per questi motivi sempre l’ufficio diretto da Gaetano Sciacca sostiene che “la selezione pubblica, con la creazione di un elenco soggetto alla rotazione, sia la procedura da attuare al fine di soddisfare le esigenze manifestate”.
L’Orsa condivide totalmente la posizione dell’Ispettorato del Lavoro e si chiede quale sia il motivo che spinge la dirigenza Atm a utilizzare sistemi “inconsueti”, dispendiosi e poco trasparenti per evitare la selezione con evidenza pubblica. “Visto l’evitabile dispendio di risorse pubbliche, sarebbe interessante conoscere la valutazione del Sindaco sul sistema imposto dal direttore Foti per l’assunzione di personale”. Durante l’incontro l’Orsa ha inoltre rappresentato il paradosso per cui in azienda si fa eccessivo ricorso al lavoro straordinario, ai confini del lecito, mentre per alcune qualifiche, già assunte a tempo indeterminato, vige l’orario di lavoro part-time. L’Orsa ha tenuto a precisare che non può condividere la parvenza di efficienza che l’azienda mostra alla cittadinanza, né tantomeno l’operato, “motivo per cui i propri iscritti sono vessati da continui provvedimenti disciplinari pretestuosi”.
A me, che un’azienda di trasporto pubblico con oltre 600 dipendenti, che come attività prevalente abbia il trasporto utilizzando autobus e tram manchino gli autisti mi pare una caxxxta pazzesca. La singolarità di cui si accenna è il solito clientelismo e nepotismo tanto caro al popolo siciliano. la vera “singolarità”, egregio dirigente della direzione territoriale del lavoro è capire di questi 600, dicasi SEICENTO!! dipendenti, per ognuno di loro il lavoro che svolgono e la loro produttività. La verità, egregio dirigente è che questo è uno dei tanti enti usato dalla politica per creare Stipendicifi per conservare il loro serbatoi di voti per mantenersi le loro poltrone. Con buona pace dei sindacati,anche loro complici.
A me, che un’azienda di trasporto pubblico con oltre 600 dipendenti, che come attività prevalente abbia il trasporto utilizzando autobus e tram manchino gli autisti mi pare una caxxxta pazzesca. La singolarità di cui si accenna è il solito clientelismo e nepotismo tanto caro al popolo siciliano. la vera “singolarità”, egregio dirigente della direzione territoriale del lavoro è capire di questi 600, dicasi SEICENTO!! dipendenti, per ognuno di loro il lavoro che svolgono e la loro produttività. La verità, egregio dirigente è che questo è uno dei tanti enti usato dalla politica per creare Stipendicifi per conservare il loro serbatoi di voti per mantenersi le loro poltrone. Con buona pace dei sindacati,anche loro complici.