Grazie al Cineforum Orione e all'ex assessore Caruso è stato consegnato al Palacultura un fondo di pellicole e manifesti abbandonato per 40 anni
MESSINA – Una storia di tenacia e passione per il cinema. Un intero fondo della società “Angelicus Film”, comprendente più di 500 pellicole in 8 e 16mm e migliaia di manifesti cinematografici (ancora non catalogati) di proprietà comunale, ha trovato casa al Palacultura di Messina. Primo passo per l’avvio di una Cineteca comunale. Ma facciamo un passo indietro. Il punto di partenza è quello paradossale di un patrimonio cinematografico costato alle casse comunali 100 milioni di lire e rimasto dagli anni Ottanta in un deposito dello Zir, appartenente al teatro Vittorio Emanuele.
Da qui anni di battaglie culturali, condotte dal presidente del Cineforum Don Orione, lo storico del cinema Nino Genovese, e dal progettista culturale Francesco Torre. Una sinergia che finalmente trova una sponda efficace nell’assessore comunale alle Politiche culturali Enzo Caruso. E la situazione si sblocca con una delibera del gennaio 2022.
Un protocollo d’intesa tra Comune e Cineforum Don Orione
Poi il passo successivo: mercoledì 20 aprile è avvenuta la consegna di pellicole e manifesti, quest’ultimi distribuiti dall'”Angelicus Film” in ambito oratoriale, nei locali del Palacultura “Antonello da Messina”, nei depositi della biblioteca comunale. All’iniziativa hanno preso parte volontari, professionisti e appassionati del settore (nella foto dalla pagina Fb del Cineforum). La realizzazione della cineteca, promossa dall’associazione Cineforum Don Orione, è stata approvata con delibera del 25 gennaio 2022, con un protocollo di intesa tra l’associazione culturale e il Comune di Messina.
Con la cineteca comunale, si procederà a un’attività di catalogazione, conservazione e valorizzazione al fine di offrire la fruizione a cultori e studiosi. Il Comune, negli anni Ottanta, aveva infatto acquistato sia pellicole, sia attrezzatture. I responsabili di quest’opera di valorizzazione del patrimonio cinematografico, in vista della realizzazione finale della cineteca, sono gli esperti Francesco Torre e Maurilio Forestieri.
“In un’epoca di profonde mutazioni tecnologiche e sociali, auspico – ha dichiarato il commissario straordinario Leonardo Santoro – che i materiali cinematografici e le relative strutture di supporto che faranno parte della Cineteca possano creare una rete di attività di condivisione, con l’obiettivo di un immediato utilizzo e di trasmettere alle generazioni future il legame culturale con il proprio territorio”.
La ricostruzione: le pellicole dimenticate e il primo inventario
Come ricorda il progettista culturale Francesco Torre, “le pellicole e i materiali furono dati, sin da subito, in deposito temporaneo, che divenne permanente, al Vittorio Emanuele. Il teatro, dapprima, li tenne all’interno degli uffici, nella sede principale, e poi negli ultimi anni li lasciò nel deposito delle scenografie. Il presidente del Cineforum Don Orione, Nino Genovese, fu contattato dall’ente teatro perché era nata una querelle sulla proprietà delle pellicole, rivendicata dal Vittorio Emanuele e non dal Comune. Genovese fece dunque un primo inventario in relazione alle pellicole contenute in diverse valigie”.
Torre: “I miei sforzi decennali e la svolta con l’assessore Caruso”
Continua Francesco Torre, esperto di cinema, critico e produttore: “Non si verificò, nel primo inventario, se le pellicole fossero conservate in buono stato. E, da allora, ci sono stati molteplici tentativi per giungere a una valorizzazione. Ma finché non si è sbloccata la situazione relativa alla proprietà, non si è riusciti ad andare avanti. Ed è qui che entro in gioco io: già dieci anni fa andai negli archivi del Comune e recuperai la delibera d’acquisto. Lì era specificato che la proprietà era comunale e già allora veniva specificato che il fondo era acquistato dal Comune per la realizzazione di una cineteca comunale”.
Aggiunge Torre, ricostruendo la sua tenace ricerca di una soluzione: “Con queste carte alla mano, ho bussato alle porte di tutti gli assessori alla Cultura che si sono avvicendati nella sindacatura Accorinti. Ma soltanto con l’assessore Caruso si è riusciti ad arrivare a una concessione al Cineforum Don Orione per l’uso, l’inventario, la catalogazione e un processo di valorizzazione delle pellicole. Processo che possa poi portare, come obiettivo ultimo, alla realizzazione della cineteca comunale”.
“La salvaguardia di un patrimonio che rischiava di andare perduto”
Una prima fase d’inventariato delle pellicole, dopo averne verificato lo stato, è stata avviata al cinema Lux di Messina, gestito adesso dal Cineforum Don Orione. “Di sicuro il recente trasloco consentirà – ha messo in risalto Francesco Torre – di completare il processo già in fieri nella bozza della delibera comunale di acquisizione delle pellicole e che prevedeva la costituzione appunto di una cineteca comunale. Obiettivo che, personalmente e assieme alle associazioni che si sono intestate questa battaglia, come il Cineforum Don Orione, gratificherà un lavoro decennale per la conservazione e salvaguardia di un patrimonio che rischiava di andare perduto”.
“Con la cineteca percorsi didattici e formativi”
Il progettista culturale tiene a precisare: “La cineteca comunale non sarà solo un modo per riappropriarci di una memoria condivisa ma, nell’ottica della mission del Cineforum Don Orione, darà anche la possibilità di sostenere percorsi didattici, formativi, di studio e di ricerca legati al cinema e alla pellicola. Percorsi didattici che si possono potenziare grazie all’avvio della cineteca e che stiamo già concretizzando grazie al supporto delle scuole della città”, conclude Torre.