L’allestimento pucciniano verrà rappresentato il 20 settembre con lo stesso cast taorminese. Il Teatro Romano di Aspendos è capace di accogliere oltre 8000 spettatori, e quindi arena ideale per gli spettacolari allestimenti concepiti dal celebre artista romano di origini siciliane
Dopo lo straordinario successo riportato al Teatro Antico di Taormina, il regista Enrico Castiglione porta la “sua” Tosca in Turchia, in un’altra millenaria cavea classica, quella del Teatro Romano di Aspendos, capace di accogliere oltre 8000 spettatori, e quindi arena ideale per gli spettacolari allestimenti concepiti dal celebre artista romano di origini siciliane. Non fa eccezione questa coproduzione che il XXI Festival di Aspendos ha realizzato con il Taormina Opera Festival e il Festival Euro Mediterraneo.
Il maestro Castiglione, direttore artistico della sezione “Musica&Danza” di Taormina Arte e del Festival Belliniano, ha sostanzialmente confermato lo stesso cast taorminese. I costumi sono di Sonia Cammarata, che da anni forma con Enrico Castiglione una coppia teatrale applaudita in tutto il mondo; le scene di Gülden Sayıl Şenlikli. Sul podio torna Cem Mansur, uno dei maggiori direttori dell’odierno panorama musicale, alla testa della sua Turkish Youth Philharmonic Orchestra, qui abbinata all’Antalya State Opera and Ballet Chorus.
Di prestigio il cast vocale che schiera il soprano Silvana Froli nel ruolo del titolo, il tenore Piero Giuliacci (Mario Cavaradossi), il baritono Omar Kamata (Il Barone Scarpia), il basso Gianluca Lentini (Cesare Angelotti e Sciarrone), il baritono Giovanni Di Mare (Il Sagrestano), il tenore Andrea Schifaudo (Spoletta).
Con questa ennesima e prestigiosa trasferta artistica all’estero, Enrico Castiglione si conferma non solo un metteur en scene di prima grandezza, ma anche deus ex machina di relazioni internazionali che stanno assumendo un rilievo strategico per il turismo italiano, segnatamente in Sicilia.
E difatti, quest’estate, la collaborazione con importanti istituzioni musicali di varie parti del mondo ha visto a Taormina la presenza dell’Orchestra Filarmonica della città di Hangzhou, fiore all’occhiello del Teatro dell’Opera dell’omonima metropoli cinese di ben otto milioni di abitanti, di cui Castiglione è stato nominato direttore artistico per il biennio 2015-2017. La formazione cinese è stata apprezzata al Teatro Antico nel dittico Cavalleria rusticana e Pagliacci. In Estremo Oriente, e più precisamente nella città di Shentzen, Castiglione era stato mesi prima, per portare in scena, per la prima volta in Cina, il capolavoro belliniano Norma.
La cooperazione e l’apertura verso le realtà extranazionali è stata allo stesso modo riproposta da Enrico Castiglione nell’ambito del Festival Belliniano, nella sezione Bellini Opera Festival, con la messa in scena a Taormina di un titolo mozartiano tra i più affascinanti, Il ratto dal serraglio (Die Entführung aus dem Serail). La coproduzione con l’Opera Nazionale di Ankara ha sancito una grande collaborazione tra la Turchia e il nostro paese, con il trasferimento a Taormina e a Catania (dove hanno alloggiato), di ben 280 persone tra coro, orchestra, cantanti, comparse, attori, ballerini e tutte le maestranze dei tecnici: macchinisti, elettricisti, facchini, sarte, parrucchieri, truccatori, ovvero l’intero staff del Teatro dell’Opera di Ankara arrivato in Sicilia regalando un’esecuzione che resterà a lungo nella memoria.
Nella rete internazionale creata da Enrico Castiglione rientra appunto anche l’edizione della Tosca di Puccini, andata – si è detto – in scena trionfalmente a Taormina, con l’Orchestra Nazionale della Turchia diretta da Cem Mansur. Si è aperta così una sinergia che adesso vedrà l’allestimento in scena nel meraviglioso Teatro Romano di Aspendos, in Turchia, dove a sua volta il Taormina Opera Festival porterà l’intero cast e l’intero staff messinese che ha preso parte alla produzione: sarte, macchinisti, datore luci, maestri collaboratori. Un crescente affermazione, quello della lirica al Teatro Antico di Taormina, che porta il marchio Castiglione e sta girando il mondo non più soltanto grazie alle dirette e alle produzioni televisive, ma anche attraverso la riproposizione dal vivo degli stessi spettacoli. E il Teatro Romano di Aspendos, ottomila posti, va già verso il tutto esaurito.