Il leader centrista interviene dopo un periodo di silenzio. "De Luca fa bene ad alzare l'asticella"
Di seguito il post dell’ex ministro Gianpiero D’Alia dopo la lettera del sindaco e le prime reazioni del mondo politico.
Il Sindaco della nostra città ha assunto una iniziativa che può portare a nuove elezioni a maggio prossimo. Non faccio analisi dietrologiche e mi limito a leggere le sue proposte al Consiglio Comunale. Sono positive. Fino a oggi il rapporto Sindaco-Consiglio ha funzionato proprio perché ancorato al merito dei problemi della città, con tutti i limiti umani di sindaco, assessori e consiglieri comunali.
Finora effetti positivi
Oggi De Luca alza l’asticella e fa bene. L’azione di risanamento finanziario e di riorganizzazione della amministrazione ha prodotto effetti positivi. E dal 2020 si può aprire la strada a risultati migliori per Messina se continuano a lavorare insieme con maggiore sintonia, condividendo nel dettaglio provvedimenti strategici per la nostra comunità.
No a nuova campagna elettorale
Messina è ad un bivio e deve scegliere e per essa deve scegliere il Consiglio Comunale. Al netto della proposta di costituire un intergruppo, che mi sembra inutile, è ancora possibile evitare il trauma di una campagna elettorale se si comprende che, in questi tempi di crisi politica, l’unica cosa da fare è concentrarsi sulla città, sul suo rilancio, sul suo futuro. In poche parole: serve un progetto civico condiviso. Mi auguro che prevalga il buon senso e la voglia di andare avanti perché ci sono tutte le condizioni per fare bene. Dipende da De Luca, a volte in piena tempesta ormonale, dipende dal consiglio comunale, a volte vittima di logiche antiche e maldestre, espressione di un infantile potere interdittivo. Un po’ meno dalle cosiddette forze politiche, posto che esistano. Buon anno a tutti e scusate per il disturbo.
Io credo invece che nella situazione di stallo in cui sono incorse le due istituzioni l’esercizio del voto sia l’unica via d’uscita per sbloccare la situazione. È inaccettabile che venga messo da parte questo sano principio di democrazia. Credere al contrario che debba prevalere la visione della città plasmata dal “demiurgo” su altre visioni altrettanto legittime, frutto della sintesi di una dialettica democratica di liberi rappresentanti del popolo, ci porti verso una deriva di ulteriore imbarbarimento della vita politica di questa città. E questo lo giudico inaccettabile.
Gira e volta ritornano sempre….