Dalla rissa a Milazzo allo scippo a Messina, 5 Daspo Willy e 3 fogli di via

Dalla rissa a Milazzo allo scippo a Messina, 5 Daspo Willy e 3 fogli di via

Redazione

Dalla rissa a Milazzo allo scippo a Messina, 5 Daspo Willy e 3 fogli di via

martedì 22 Aprile 2025 - 16:21

I provvedimenti del questore Gargano tra divieti di accesso alle aree urbane e divieti di ritormo

MESSINA – 5 Daspo “Willy”. In primo piano la rissa in via Peschiera a Milazzo, a gennaio: cinque giovani sono stati identificati. In più tre fogli di via obbligatori con divieto di ritorno per altri episodi avvenuti nel territorio, compresa la truffa del falso incidente sui Nebrodi. Divieto di tornare per tre anni all’autore del recente scippo in centro a Messina.

Come autorità provinciale di pubblica sicurezza, il questore Annino Gargano, ha adottato 5 provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane (“Daspo Willy”). In particolare, i provvedimenti hanno colpito “i soggetti identificati quali protagonisti della violenta rissa scatenatasi per futili motivi tra numerosi soggetti appartenenti a due distinte fazioni, nella notte tra sabato 18 e domenica 19 gennaio 2025, nella via Pescheria del Comune di Milazzo”. Una zona con molti locali frequentati nelle ore serali e notturne.

I servizi dei Carabinieri contro le risse del sabato sera

I ragazzi hanno tra i 22 e i 31 anni e oltre al Daspo sono stati denunciati dalla Procura della Repubblica di Barcellona, guidata dal procuratore Giuseppe Verzera, dopo le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo. Proprio per arginare il fenomeno delle risse che funestano le zone della movida, come i locali della pescheria, l’Arma ha intensificato i controlli nei giorni “caldi”. Grazie al “giro di vite” predisposto dal Comando è stato possibile sedare sul nascere la rissa violenta scattata qualche giorno fa nella stessa zona, finita con un lieve ferimento per uno dei giovani presi di mira dal “branco”. Al momento dell’intervento o Carabinieri hanno imposto la serrata ai locali.

Dalla rissa giovanile in via Pescheria a Milazzo alla tentata truffa del falso incidente

L’iniziale colluttazione tra quattro ragazzi è deflagrata in una rissa alla quale hanno partecipato una decina di soggetti, uno dei quali è ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo, con 10 punti di sutura per una ferita lacero-contusa e una prognosi di 10 giorni. La polizia fa sapere che la visione delle immagini registrate da un impianto di videosorveglianza ha consentito ai carabinieri della Compagnia di Milazzo di identificare cinque dei partecipanti alla rissa, che in breve tempo aveva messo in pericolo molte persone. Da qui il divieto di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze dei numerosi locali della via Pescheria di Milazzo, e in quelli vicini, per il periodo di un anno. Le persone colpite dal provvedimento avevano anche dei precedenti.

La truffa del falso carabiniere sventata a Tortorici


Sono stati, inoltre, adottati 3 provvedimenti di foglio di via obbligatorio. Il primo nei confronti di un
catanese per il reato di tentata truffa ai danni di un’anziana a Tortorici. Il classico “falso incidente” con annuncio che la figlia era stata arrestata. L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria. L’uomo si era presentato come maresciallo dei carabinieri, estorcendo 300 euro e vari monili in oro del valore di circa 5.000 euro. Da qui un divieto di ritorno nel Comune di Tortorici per un periodo di 3 anni.


Un secondo foglio di via obbligatorio è stato emesso nei confronti di un soggetto originario di Noto,
recentemente deferito all’autorità giudiziaria per i reati di furto con destrezza e tentata truffa, in quanto aveva avvicinato una anziana a Piraino. Ed è riuscito a farsi dare 650 euro, allontanandosi a bordo della propria autovettura. L’uomo è stato poi denunciato poco tempo dopo perché a Brolo, con lo stesso modo d’operare, si è fatto dare 200 euro. Da qui il divieto di ritornare nei Comuni di Piraino e Brolo per un periodo di 4 anni.

Divieto di ritorno per lo scippatore arrestato a Messina

Infine, un ulteriore foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno è stato adottato dal questore nei confronti di una persona della provincia di Cosenza, tratto in arresto nel pomeriggio dello
scorso 16 aprile in flagranza di reato poco dopo aver scippato una donna a Messina. Nella
circostanza, dopo aver inseguito e strattonato la donna, le aveva sottratto la borsa che portava a tracolla,
dandosi a precipitosa fuga. Inseguito da un passante, è stato fermato dai militari dell’esercito impegnati
nell’operazione “Strade sicure” e raggiunto da personale delle Volanti. Ha anche precedenti e ora gli è stato fatto divieto di ritorno nel territorio del Comune di Messina per un periodo di 3 anni.

Un commento

  1. L’unico problema è che nessuno di questi elementi purtroppo farà un giorno di villeggiatura a Gazzi.

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