Sicilia Futura-Italia Viva presenta una proposta per il Recovery Fund. Le idee accolte a livello europeo
Lo scorso 18 dicembre il gruppo europarlamentare Socialisti & Democratici, durante il workshop tematico sul “Next Generation EU”, ha fatto propria la proposta dell’arch. Alessandro Tinaglia, responsabile tematiche strategiche Recovery fund di Sicilia Futura-Italia Viva nonché coordinatore, insieme al Prof. Michele Limosani del Comitato scientifico, che dal mese di luglio aveva indicato formalmente al Governo una serie di riflessioni, purtroppo sino ad oggi ignorate, sulla necessità del MES e sulle modalità di utilizzo dei fondi del Recovery Fund.
Le proposte che dalla Sicilia ha lanciato Tinaglia sono state ascoltate a livello Europeo, in un momento in cui il richiamo alla responsabilità di Matteo Renzi, chiaro e fuori da demagogie e calcoli speculativi, non poteva passare inascoltato. “Adesso- si legge in un comunicato di Sicilia Futura-Italia Viva- ci aspettiamo nella rimodulazione in atto del Recovery Fund una risposta concreta, chiara e capace di affiancare quella proposta politica da noi indicata, divenendo in tal modo credibile, fattibile e condivisa”.
Le proposte puntano nella trasformazione del Paese in un vero e proprio motore della politica trasportistica internazionale, una sorta di hub logistico che attraverso le risorse del Mes e del Recovery Fund può diventare realtà. “Oggi la storia del Paese può cambiare – ha commentato Alessandro Tinaglia – crescono nuove sensibilità nei confronti di tematiche da rivedere in chiave non più localistica ma nazionale. Il futuro del nostro Paese, da costruire mediante una visione organica delle infrastrutture. Pertanto siamo lieti che lo scorso 18 dicembre i nostri rappresentanti all’interno del gruppo parlamentare europeo Socialisti e Democratici, durante il workshop tematico sul “Next Generation EU”, abbiano deciso di inserire la nostra visione strategica accompagnata alla precisa individuazione delle infrastrutture da realizzare all’interno del più grande progetto di rilancio dell’Italia dal secondo dopoguerra”.