Dall'Acquario allo svincolo di Giampilieri: la commissione Ponte a caccia di nuove proposte

Dall’Acquario allo svincolo di Giampilieri: la commissione Ponte a caccia di nuove proposte

Giuseppe Fontana

Dall’Acquario allo svincolo di Giampilieri: la commissione Ponte a caccia di nuove proposte

martedì 12 Novembre 2024 - 18:00

L'idea di Pippo Trischitta è di predisporre una delibera in cui inserire nuove opere compensative da far visionare alla società Stretto di Messina spa

MESSINA – Nuova sessione di lavori per la commissione Ponte. Il presidente Pippo Trischitta anche stavolta ha puntato i fari sulle opere compensative, spiegando la sua idea di predisporre una delibera d’indirizzo da sottoporre di fatto alla società Stretto di Messina spa e al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, per chiedere nuove opere compensative oltre a quelle già chieste dall’amministrazione Basile.

Trischitta: “Una delibera per inserire altre opere”

“La seduta – ha spiegato Trischitta – è stata convocata perché la giunta ha proposto opere compensative su cui c’è stato il sì di tutto. In consiglio abbiamo discusso su alcune opere in particolare e per questo vogliamo preparare una delibera di proposta da parte della commissione per altre opere che si potrebbero inserire. Vada da sé che i consiglieri possono fare le loro proposte”. Nella delibera che punta a predisporre Trischitta saranno inseriti lo svincolo di Giampilieri di cui si è parlato tanto, la metropolitana di Messina che costerebbe 800 milioni, ma anche il colossale progetto dell’Eco Grande Acquario dello Stretto che dovrebbe nascere nella Zona Falcata. Il consigliere ha anche aggiunto: “Aspetto le vostre proposte”. Proposte che ci sono state, durante un lungo dibattito, durante il quale Pd ha comunque spiegato che non avrebbero votato favorevolmente l’eventuale delibera, essendo contrari al Ponte sullo Stretto.

L’Eco Grande Acquario dello Stretto

La prima parte di seduta, però, si è concentrata interamente sull’Eco Grande Acquario dello Stretto. Si tratterebbe di una struttura “da un milione di visitatori l’anno”, ha spiegato l’ideatore, il professor Josè Gambino. Andrebbe a essere costruita nella Zona Falcata, affacciata sul mare, con attività di vario tipo legati alle tradizioni messinesi, a cultura e cucina, centri congressi, il “padiglioni dei delfini”, il palazzo Colapesce, l’edificio della Pangea che sarà sede di un polo scientifico, aree dedicate alle scuole e molto altro.

3 commenti

  1. Hai voglia a proporre. Aspetta e spira….( La “i ” non è un refuso)

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  2. Colapesce senza Dimartino 12 Novembre 2024 18:41

    No,il grande acquario degli abissi dello stretto dovrebbe essere costruito tra la ex fiera e la rada San Francesco;ovviamente dopo aver fatto sloggiare i PRINCIPI DI MESSINA E SCALETTA

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  3. Marcella Millimaggi 12 Novembre 2024 22:44

    lo lo dico da tanto tempo! Il grande acquario è l’unica opera che consentirebbe a Messina di avere bellezza, lavoro per tanti e tante professionalita’ e la città salva da inutili quanto faraoniche opere di modernizzazione. Il grande acquario, una volta finito diverrebbe attrattivo al pari e anche più di quello di Valenzia, potrebbero lavorarci dagli ausiliari per opere di manutenzione ordinaria e gestione pulizie ai pizzaioli e ai barman, gli ammaestratori di delfini, l’università e la ricerca, gli amministrativi e via con altre qualifiche, il tutto in un’area ben definita. Realmente ci sarebbere prospettive lavorative per tanti giovani! Il ponte semmai potrebbe solo essere strumento di attraversamento della città per raggiungere altre mete. Un selfie e via!

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