Focus sul Piano spiagge: nei prossimi giorni il PUDM sarà al vaglio della II commissione

Focus sul Piano spiagge: nei prossimi giorni il PUDM sarà al vaglio della II commissione

Focus sul Piano spiagge: nei prossimi giorni il PUDM sarà al vaglio della II commissione

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martedì 28 Agosto 2012 - 08:59

Per il presidente dell’organo consiliare, Domenico Guerrera «sarà necessario effettuare un’analisi approfondita anche con l’ausilio delle immagini». Per il Piano di utilizzo del demanio marittimo, prossimo passaggio in consiglio comunale, sperando che i tempi non siano biblici

Nei giorni scorsi, (vedi altro articolo) la commissione politiche del territorio ha datato parere negativo alla delibera “salva-colline” proposta dall’assessore Corvaja. Un provvedimento importante che, tuttavia, a detta del presidente dell’organismo consiliare, Domenico Guerrera, non determinerà alcun effetto concreto per la tutela del territorio, anzi, rischia di contribuire a creare ulteriore caos rispetto a quello già esistente. Dalle colline si passa però al mare. Prossimamente, infatti, sarà turno d’esame per il Piano spiagge. Lo strumento normativo, che consentirà un uso più accorto del demanio marittimo, è stato redatto ad inizio estate, è stato tenuto in pubblicazione sull’albo pretorio per 30 giorni, tempo utile per la presentazione delle osservazioni (21 in totale quelle avanzate che hanno trovato risposta da parte dei tecnici), e dovrà adesso essere sottoposto al vaglio di commissione, e subito dopo consiglio comunale, prima dell’invio a Palermo per l’approvazione definitiva.

«L’intenzione – ha spiegato il presidente Guerrera – è di analizzare il documento già dalla prossima settimana. Prima però dobbiamo esaminare un’altra proposta deliberativa riguardante un piano di lottizzazione a San Licandro». Provvedimento quest’ultimo, rispedito indietro dal consiglio su precisa volontà del rappresentante Udc, per consentirne un ulteriore approfondimento. Terminato questo passaggio, l’attenzione si sposterà sulla costa: «Il PUDM è composto da numerose carte e grafici – ha continuato Guerrera – l’idea è di discuterlo in due o più sedute (anche aperte alla stampa, ndr) anche con il supporto delle immagini da proiettare durante la seduta». Al dibattito, verranno invitati il Rup (dott. Placido Accolla), i tecnici del team che hanno curato il lavoro, redatto secondo le linee guida pubblicate nel 2005 sulla Gazzetta Ufficiale, i rappresentanti di associazioni competenti in materia. Una volta esaminato, il Piano passerà al vaglio del consiglio per l’approvazione finale. L’obiettivo, che diventa però più una speranza alla luce degli stravolgimenti politici in atto, è quello di renderlo operativo sin dalla prossima stagione.

Il PUDM, come detto, consentirà di effettuare un utilizzo razionale ed eterogeneo del territorio costiero, evitando che il litorale venga sottoposto ad usi ma soprattutto abusi. In particolare disciplinerà gli usi, sia per finalità pubbliche garantendo la fondamentale esigenza di tutela dei tratti di costa che ancora conservano un rilevante pregio ambientale per la salvaguardia delle risorse naturali, sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico, stabilendo principi, criteri e modalità per la concessione dei beni del demanio Marittimo
Al fine di dare una corretta ed organica sistemazione agli ambiti che costituiscono il demanio marittimo di competenza territoriale del Comune di Messina, si è proceduto alla suddivisione del medesimo in Afo (Aree funzionali omogenee) e Zone, In particolare, il litorale è stato suddiviso in 7 A.F.O., ovvero l’insieme degli ambiti costieri demaniali marittimi, compresi all’interno dei confini comunali, tendenzialmente omogenei in considerazione di medesime caratteristiche ambientali, morfologiche ed infrastrutturali.
Afo 1: la porzione di area compresa tra il torrente Gallo, che delimita il confine del comune di Messina con quello di Villafranca Tirrena, ed il Torrente Corsari nel villaggio Acqualadroni. Tale porzione ricade interamente all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS ITA0300042).
Afo 2: la porzione di area compresa tra il torrente Corsari ed il Canale degli Inglesi. L’intera area ricade interamente all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS ITA0300042) e la porzione compresa tra il Torrente Tono ed il Canale degli Inglesi ricade all’interno del D.P. 705 del 1967.
Afo 3: la porzione di area compresa tra il canale degli Inglesi ed il torrente Papardo. L’intera area ricade interamente all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS ITA0300042) e del D.P. 705 del 1967.
Afo 4: la porzione di area compresa tra il torrente Papardo ed il torrente annunziata (limite Nord dell’Autorità portuale). L’intera area ricade interamente all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS ITA0300042) e del D.P. 705 del 1967.
Afo 5: la porzione di rea compresa tra il torrente Annunziata ed il torrente Portalegni, area di competenza dell’Autorità portuale, oggetto di Piano Regolatore del Porto
Afo 6: la porzione di area compresa tra il torrente Portalegni ed il torrente Guidari.
Afo 7: la porzione di area compresa tra il torrente Guidari ed il Torrente Giampilieri a confine di Scaletta

Le Afo sono state suddivise in zone, la cui specificità è determinata sia da caratteristiche ambientali sia da specifiche scelte di recupero o sviluppo degli ambiti territoriali che risultino funzionali per il riassetto e lo sviluppo del territorio costiero. Per ciascuna zona sono state individuate le tipologie di iniziativa attuabili, le modalità di realizzazione dei manufatti e la localizzazione delle nuove concessioni. (EDP)

Un commento

  1. VERREBBE DA DIRE: ERA L’ORA…!
    LA FOTO DEL SERVIZIO RITRAE UNA PORZIONE DELLA “TORRE DEGLI INGLESI” EPPURE DI TUTTE QUELLE VERGOGNOSE COSTRUZIONI ABUSIVE A TORRE FARO, SUL LITORALE DI VIA DEI DUE MARI, NON RIESCE A LIBERARCI NESSUNO. DOBBIAMO SPERARE NELLE MAREGGIATE INVERNALI OPPURE SI PROVVEDE CON ORDINANZE FINALMENTE FATTE RISPETTARE DALL’INERTE CAPITANERIA DI PORTO MESSINESE???? SOLO IN QUESTA CITTA’ SI VEDONO CERTE SCHIFEZZE…!! DOPO 25-30 ANNI QUELLE BARACCHE SONO ANCORA LI E NESSUNO FA NIENTE. MA E’ QUESTO “L’UTILIZZO RAZIONALE ED ETEROGENEO DEL TERRITORIO COSTIERO” DI CUI PARLA IL PUDM?
    SIGNORI, PER TUTELA DEL TERRITORIO COSTIERO, DA CHE IL MONDO E’ MONDO, SI INTENDE RISPETTO DELLE COSTE! PROTEGGENDOLO TANTO DALLE MAREGGIATE (OVE POSSIBILE) QUANTO DA CEMENTIFICAZIONI SELVAGGE E SCRITERIATE CHE, OVVIAMENTE, HANNO FINITO PER DETURPARE, FORSE PER SEMPRE, TRATTI DI SPIAGGIA UN TEMPO MERAVIGLIOSI.
    POI MI VENGONO A PARLARE DI CRITERI E MODALITA’ PER LA CONCESSIONE DEI BENI DEL DEMANIO MARITTIMO. FORSE NON AVETE CAPITO CHE QUI NON C’E’ PIU’ NIENTE DA CONCEDERE. CI SAREBBE, SEMMAI, DA RIPRENDERE. IL DEMANIO DEVE TORNARE PADRONE DEI NOSTRI LITORALI GESTENDOLI CON SOMMO GIUDIZIO E CRITERI DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE, SOTTRAENDOLI ALL’INCURIA E ALL’ABBANDONO! ALTRO CHE VAGLIO DELLA COMMISSIONE, QUI’ NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE. E’ L’ORA DI FINIRLA DI STARE GUARDARE PER VEDERE COME ANDRA’ A FINIRE!!!!!!!!!!!

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