Lo sostiene Domenico Siracusano, segretario provinciale di Articolo Uno, in merito alla situazione finanziaria del Comune di Messina
MESSINA – Le osservazioni della Corte dei Conti sul Piano di riequilibrio del Comune di Messina. Dopo l’ex consigliere comunale Luigi Sturniolo, interviene il segretario provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano, che osserva: “Il sindaco di Messina, Federico Basile, ostenta calma e sicurezza rispetto alle alle richieste di chiarimenti. Dietro lo scintillio delle luminarie natalizie, nelle pagine dell’ordinanza c’è il rischio, più che fondato, che l’ennesima formulazione del Piano possa non superare l’esame dei magistrati contabili. L’ipotesi del dissesto è tutt’altro che scongiurata”.
Sostiene Siracusano: “Siamo di fronte a richieste specifiche e circostanziate, sulle quali evidentemente ad oggi non si è data risposta: indicazioni sullo stato della massa debitoria, sugli incrementi delle entrate fiscali, sul risparmio nel campo dei servizi sociali, sulla quadratura dei bilanci e delle passività delle partecipate, sul dettaglio di come sono stati spesi i fondi per l’emergenza Covid. C’è anche una richiesta esplicita riguardante la riduzione dei costi della politica, rispetto alla quale stridono gli inopinati aumenti degli stipendi di sindaco e assessori che si è scelto di aumentare e che sono a totale carico delle casse comunali”.
“Si faccia un’operazione verità sui conti e si valuti con prudenza il piano d’assunzioni”
Da qui le conclusioni del segretario provinciale di Articolo Uno: “Auspichiamo, per il bene della nostra comunità, che l’amministrazione comunale sia nelle condizioni di rispondere. Ci sembra, però, che quell’operazione verità sui conti del Comune, che chiediamo da anni, rimanga l’elemento fondamentale. Temiamo, però, che i toni del precedente sindaco e le ingenti risorse arrivate ai Comuni per l’emergenza pandemica abbiamo creato una bolla dalla cui esplosione possano rimanere solo macerie. Si valuti, quindi, con prudenza il piano di assunzioni sbandierato negli ultimi giorni. In caso di dissesto, è evidente che rischia di saltare tutto”.
E’ mai possibile che in questa città ci sono individui che anziché fare opposizione costruttiva, gufano?